martedì 22 settembre 2020

Capellini e Sala, esperienza e gioventù per il Cesena


Qui Orogel Stadium Dino Manuzzi - Una gradita - seppur tardiva - conferma di un veterano e l'aggiunta di un ragazzo promettente. Nella sala stampa dell'Orogel Stadium Dino Manuzzi si è tenuta la presentazione di Nicola Capellini e Alessandro Sala. Come da programma, è stato il direttore sportivo Moreno Zebi a presentare le due pedine a disposizione di mister Viali: "Presentiamo altri due pezzi della nostra nuova rosa. Con grande felicità li presento per due ragioni: seguo Sala da due anni, quando giocava nel Milan Primavera. Ha le qualità di una mezzala moderna, abbina molto bene le fasi di gioco. Ha caratteristiche che mi piacciono per chi gioca in quel ruolo. È un arrivo importante, rappresentava un cruccio per me. Non nego che a Novara mi sarebbe potuto averlo. Sull'acquisto Alessandro ho ricevuto tanti apprezzamenti, il Milan di buon grado ha accettato, ci considera una piazza credibile per la sua crescita. Le sue caratteristiche combaciano con le idee di Viali. 
Capellini lo conoscete meglio di me. Ha un altro tipo di percorso, ha doti tecniche e tattiche che fanno bene ad ogni squadra. Nicola è utile in più zone del campo e con diversi moduli. È un ragazzo di Cesena e questo particolare ci può dare qualcosa in più: un senso di appartenenza e territorialità. La sua ufficialità è tardata ad arrivare per la questione degli spazi in lista, un dettaglio che conosceva bene".

Nicola Capellini, il ragazzo di casa, non vede l'ora di rappresentare per un'altra stagione la maglia del cuore. "È da tre anni che do priorità al Cesena. Ho sempre dimostrato al direttore di capire come il mercato potesse influire sulle scelte di mercato. Paura di non essere richiamato? L’ho avuta, perché il mercato di Lega Pro era a rilento. Tante squadre scelgono prestiti e ragazzi giovani invece che fare acquisti a lungo termine. La lista a 22 giocatori mi ha spaventato, questa regola è una rovina per la Serie C. Se non fossi stato di Cesena probabilmente avrei fatto altre scelte. In questi due mesi ho sentito praticamente tutti in maniera quotidiana, mi fa effetto essermi presentato. Avevo altre opportunità in Lega Pro e in B, la mia priorità e la mia speranza erano di aspettare il Cesena, anche perché ho un rapporto diretto con Viali e Zebi. Con il mister si è subito instaurato un bel rapporto. Non mi vedeva esterno di centrocampo come giocavo con Modesto, infatti mi trovo meglio come mezzala. A Imola infatti giocai al posto di titolari come Rosaia e Franco. 
Capisco la scelta dei tifosi del Cesena di non entrare allo stadio. Si sono compattati in attesa di poter entrare tutti, questa scelta onora la loro organizzazione. Le incertezze sul campionato non aiutano a capire le aspettative sulla stagione. 
Ogni anno un professionista deve migliorare rispetto alla stagione precedente, non è soltanto una questione di risultati o prestazioni. Noi veterani dobbiamo far capire ai giovani cosa vuol dire indossare questa maglia. Chiunque abbia l’onore di giocare a Cesena deve far capire lo spirito di appartenenza. Vincere qui è stimolante per il futuro di un calciatore. Tutte le persone coinvolte in questa squadra sanno cosa significa giocare in questa città e cosa si può ricevere. 
La squadra dal punto di vista fisico e mentale è pronta. C’è unità d’intenti, come ho visto a Fano nonostante la sconfitta di misura. Non si perde tempo, non si tira indietro la gamba. I presupposti mi sembrano buoni. Non mi aspetto la fascia da capitano, sceglie l’allenatore chi dovrà indossarla. In passato l’ho ricevuta, sarebbe un onore ma non cambierebbe di molto la mia professionalità. Mi farebbe piacere ma ci sono elementi più esperti".

Dal veterano al baby promettente. Alessandro Sala ha solo 19 anni ma dimostra di avere le spalle larghe di fronte ai microfoni: "Fin dal primo giorno ho capito dove mi trovavo, passare da un gruppo di ragazzi in un altro di uomini veri è importante e mi farà crescere. Ho giocato otto stagioni nelle giovanili del Milan, mi hanno aiutato a crescere come uomo e come giocatore. 
Sono qui per migliorarmi sempre di più. A Milanello hanno investito tanto per far maturare noi giovani. Vedere chi esordisce in Serie A è motivo di orgoglio. Tante persone mi hanno convinto a venire a Cesena, uno di questi è Franck Kessie', tra l'altro mio pari ruolo in campo. Mi ha consigliato vivamente di trasferirmi in Romagna. Cerco di sentirlo sempre e mi dà consigli anche a distanza: lui sa fare il mediano ma è capace anche di inserirsi sotto porta. 
La Serie C è un campionato tosto con gente adulta. In amichevole a Fano ho notato la differenza di mentalità e di adrenalina rispetto al campionato Primavera. Mi piace, ci saranno tante occasioni dove bisognerà duellare per avere la possibilità di entrare in campo. 
Walter De Vecchi, anche lui ex cesenate, mi ha aiutato tanto al tempo dei Giovanissimi. Sono arrivato al Milan da terzino, dopo qualche mese che non giocavo mai mi prese da parte e mi disse che dovevo cambiare ruolo. Mi ha fatto crescere e ho fatto tesoro dei suoi insegnamenti. 
Conosco lo stadio di Cesena perché qui ho giocato nella finale nazionale degli Allievi, poi vinta contro la Roma. E' davvero stupendo, la città è calorosa e vive per la sua squadra. Ovviamente, spero riaprano il prima possibile gli stadi e che i tifosi possano darci il loro aiuto dagli spalti".

Ufficiale - Mattia Bortolussi è un giocatore del Cesena. L'attaccante si è legato ai bianconeri fino al 2024. Nel pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento agli ordini del tecnico William Viali.

Nessun commento:

Posta un commento

Più letti di sempre

Seguici su Facebook

Ultimi commenti