martedì 12 luglio 2016

TOCCATA E FUGA -- Graziano Pellè

LA SCHEDA DEL GIOCATORE

Nome: Graziano
Cognome: Pellè
Nazionalità: Italiana
Luogo e data di nascita: San Cesario di Lecce, 15/07/1985
Ruolo: Attaccante
Altezza e peso forma: 194cm, 84kg
Stagioni a Cesena: 1 (2006-2007, serie B)
Presenze-reti: 38-10 Serie B
Carriera: Lecce (2003-2005); Catania (2005); Lecce (2005-2006), Crotone (2006), Cesena (2006-2007), AZ Alkmaar (2007-2011), Parma (2011-2012); Sampdoria (2012); Parma (2012); Feyenoord (2012-2014); Southampton (2014-2016); Shandong Luneng (2016-attualmente).

Graziano Pellè (foto LaPresse)
Ora è il perno dell'attacco della Nazionale. Qualcuno dirà che siamo in un periodo di penuria di attaccanti in Italia, e che Pellè fino a 10 anni fa la casacca azzurra l'avrebbe vista dalla TV con tutti i campioni che c'erano. Può darsi, fatto sta che Graziano Pellè, anche se non sarà un top player, ha fatto una buona figura agli Europei di Francia, prestazioni le sue di un attaccante generoso, cerca spesso le aperture verso i compagni che scattano sulla fascia (vedi Eder, Giaccherini, Candreva, ecc). Indubbiamente contro Belgio e Spagna ha giocato due buonissime partite, condite anche da due reti nel finale quasi fotocopia (calciando al volo di collo pieno). Tutto è stato però mandato alle ortiche con la sua presunzione folle: sbeffeggiarsi di Neuer, il miglior portiere al mondo, dagli undici metri. Mimo del cucchiano di Re Totti e palla clamorosamente a lato. Nemmeno le sue scuse sono servite ad evitare una figuraccia colossale.
Ma veniamo a noi. Quel Graziano Pellè risalito agli onori della cronaca sia nel bene che nel male, una decina d'anni fa, poco piu che ventenne, era invece il perno del Cesena di Castori, precisamente nel campionato 2006/2007. Arriva per sostituire il partente Bernacci, completando il tridente con l'allora compagno di Under 21 Lazzari (Del Core dopo gennaio) e il mitico Papa Waigo.
Una stagione in chiaro scuro, condizionata in parte dall'atteggiamento superficiale di un ragazzo giovane con nottate passate in discoteca a Milano Marittima. Campionato che, fino a dicembre, sembrava potesse ripetere la grande stagione precedente 2005/06 culminata con l'accesso ai play-off, anche se una serie B, quella 2006/07, con Juventus Genoa e Napoli, sicuramente era "leggermente" più difficile di quella precedente. La partenza di giocatori come Pestrin e Lazzari a gennaio e l'arrivo di gente come il già citato Del Core, Anastasi, Doudou, Danucci, peggiorò di non poco l'andamento della squadra, che fece un girone di ritorno di un grigiore pazzesco, culminato con una salvezza a due giornate dalla fine, salvezza ottenuta più che altro per il buon girone d'andata disputato dal Cesena, non certo per la pessima seconda parte di stagione disputata.
In Romagna segnò 10 gol, stesso numero di reti di Bernacci l'anno prima, una stagione discreta, memorabile la marcatura annullata nel derby con il Rimini al Manuzzi in piena zona regolare.
A dir la verità, in pochi avrebbero pensato che un giorno quel Graziano Pellè sarebbe diventato titolare agli europei con la Nazionale. Sicuramente era un buon attaccante di serie B, forte di testa per via della sua stazza fisica. A fine anno succede che in una gara con l'Under 21, trasforma un calcio di rigore con un cucchiaio, rigore che gli farà avere molta notorietà. Passerà poi in Olanda, dove pian piano si formerà come attaccante e come bomber. Prima all' AZ Alkmaar e poi al Feyenoord, (con una parentesi fra il 2011 e il 2012 di nuovo in Italia). Nel Feyenoord si consacra come bmber di razza pregiata e segna gol a grappoli: 50 reti in 57 presenze totali! Media stratosferica, tanto che attira le attenzioni della Premier League, il campionato a detta di molti piu prestigioso a livello europeo e mondiale, dove in questi due anni ha collezionato 23 reti in 68 presenze totali con la maglia del Southampton. L'11 luglio 2016 è stato ceduto in Cina allo Shandong Luneng dove percepirà 38 milioni in appena due stagioni e mezzo. Cifra da capogiro considerano che davanti a lui ci sono solo Cristiano Ronaldo e Messi (20 milioni), Hulk fermo a 19,5. Dietro al Pellè nazionale che occupa la quarta posizione, c'è un certo Neymar, con 15 milioni. Fantascienza.
Graziano Pellè, sicuramente un buonissimo attaccante. Se nel suo cognome avesse avuto una L in meno sarebbe stato un grandissimo, presunzione permettendo.

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