mercoledì 13 marzo 2013

TOCCATA E FUGA -- Roberto Cortellini

LA SCHEDA DEL GIOCATORE

Nome: Roberto
Cognome: Cortellini
Nazionalità: Italiana
Luogo e data di nascita: Brescia, 19/02/1982
Ruolo: Difensore Sinistro
Altezza e peso forma: 182 cm, 75 kg
Stagioni a Cesena: 1 (2007-2008, serie B)
Presenze-reti: 26-2 Serie B e Coppa Italia
Carriera: Brescia (1999-2002); Lumezzane (2002-2004); Treviso (2004-2005); Brescia (2005-2007);  Cesena (2007-2009); Spal (2009); Modena (2009-2011); FeralpiSalò (2011-2013); Torres (2013-2014); Barletta (2014-2015); Andria (2015-2016); Albinoleffe (2016-2018); ValgobbiaZanano (2018-).
Roberto Cortellini (foto Cesena Calcio)
26 presenze tra campionato e coppa, 2 reti e un assist. Questo il resoconto finale dell'unica stagione disputata da Roberto Cortellini a Cesena. I numeri non sono malvagi per un terzino, in ogni caso attendete la fine del racconto prima di dare un giudizio. Correva l'anno 2007 e il cavalluccio si apprestava a disputare la cadetteria per il quarto anno consecutivo. Confermatissimi Fabrizio Castori al timone di comando dalla panchina ed Emiliano Salvetti a guidare la squadra in campo. Il mercato estivo regala qualche colpo che lascia presagire ai tifosi un percorso tranquillo per ottenere la salvezza: arrivano in riva al Savio l'esperto portiere Gianluca Berti, dal Genoa il centrocampista Stefano Botta e il difensore Dario Biasi, in attacco viene designato come centravanti titolarissimo Davide Moscardelli. Non è lo squadrone che nel 2006 conquistò i playoff per tentare di conquistare la massima serie, comunque c'è a disposizione una rosa discreta e con un'età media molto giovane. Il bottino al termine delle 42 giornate? Retrocessione diretta a braccetto con i cugini del Ravenna. Certo, quella squadra era piena di zeppa di casi umani da fare impallidire Barbara D'Urso e le sue interessantissime trasmissioni televisive. Il corpulento Daniel Ola, l'ex muro granata Diaw Doudou, il già pensionato Giuseppe Cardone e il maniaco dei capelli Marco Turati... abbiamo citato soltanto i difensori e preferiamo risparmiare aggettivi per il trio Vascak - Aurelio - Paponi. Torniamo a parlare di Cortellini: come si è comportato il difensore nato a Brescia e prodotto del vivaio delle rondinelle? Male, molto male rispetto alle aspettative. Eppure le interviste estive dei quotidiani locali lo descrivono come un ragazzo tranquillo, un vero e proprio professionista reduce discrete stagioni a Treviso e a Brescia e che intende dare tutto per la nuova maglia. Il passato a Lumezzane e la guerra dei playoff del 2004 sono ormai acqua passata e a questo proposito fa una battuta ai giornalisti riferendo, da nativo della zona della Franciacorta, di essere un amante del buon vino. I tifosi iniziano a prendere in simpatia il numero 6 ma non sanno ancora che da lì a poco cominceranno ad odiarlo. La fascia sinistra diventa un'autostrada a quattro corsie per le altre 21 compagini della cadetteria, il nostro spinge in avanti - o almeno ci prova - ma in difesa restano sempre ampi spazi per gli attaccanti avversari. Stagione da incubo e discesa diretta in terza serie. Castori, Vavassori e nuovamente Castori nulla possono e nemmeno il cambio alla presidenza da Giorgio Lugaresi a Igor Campedelli riesce ad cambiare l'andazzo: dopo quattro stagioni in B si ritorna a giocare nei campi sportivi e non più negli stadi da 40.000 spettatori. Arriva Pierpaolo Bisoli e Cortellini, senza ombra di dubbio uno dei protagonisti in negativo del 2007/2008, è destinato ad andarsene. A dire il vero è lo stesso giocatore che non ne vuole sapere di giocare in serie C, ormai divenuta Prima Divisione di Lega Pro. Nonostante quanto visto nel campionato precedente un giocatore come lui avrebbe fatto comodo dato che le alternative da terzino sinistro sono l'acerbo Regini e il riciclato Biserni. Seguono 6 mesi di esilio, Cortellini è stipendiato dal Cesena ma è un fuori rosa a tutti gli effetti e gli almanacchi riportano la dicitura "inattivo" tra il luglio e il dicembre 2008. Arriva gennaio e la Spal chiama il nostro eroe a giocare con la divisa biancoazzurra. Il Cesena lo incontrerà il 3 maggio 2009 al Mazza di Ferrara nella vittoria esterna ottenuta con il gol di Schelotto che si rivelerà fondamentale per la risalita in serie B. Roberto gioca titolare da terzino sinistro e ad ogni tocco di palla gli 800 bianconeri giunti a Ferrara lo fischiano. A fine stagione andrà a giocare a Modena e in seguito finirà nella FeralpiSalò, società con la quale conquisterà una promozione dalla Seconda alla Prima Divisione. Una carriera che probabilmente avrebbe meritato esiti migliori ma che è stata frenata dalla fallimentare stagione in Romagna e da un pizzico di presunzione di troppo.

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