venerdì 18 ottobre 2019

Una "mano" per migliorare il Cesena

Qui Villa Silvia - Basta una mano al Cesena. Sì, sono cinque come le dita di una mano i punti in cui i bianconeri devono assolutamente cambiare marcia, pena un campionato infernale che vorrebbe dire forse retrocessione. I 15 gol incassati in appena 9 giornate sono troppi e fanno rima con 5 sconfitte. Decisamente troppe. L’attenzione maggiore è da riporre sulle palle inattive: anche contro la Sambenedettese si è stati troppo molli e disattenti, un aspetto fondamentale questo da migliorare. Modesto nell'allenamento del venerdì si è concentrato proprio su questo. La difesa che ne deriva è un colabrodo ovvero la seconda peggiore del girone solo dietro a quella della sorprendente Virtus Verona ma era preventivabile, a causa della visione di gioco di Francesco Modesto, confermato da Patrignani lunedì sera alla guida del Cavalluccio. Proprio il tecnico ha le sue responsabilità perché al giorno d’oggi non ci si può permettere di usare un solo schieramento in gara (Bisoli qui insegna, lo prometto, non tiro fuori scheletri dall’armadio). Gli undici in campo se sbilanciati in un 3-4-3 devono per forza di cose essere mutevoli e poter cambiare assetto in corso di gara. Un esempio? Ritorniamo alla gara col Vicenza, Di Carlo cambia schieramento e puf… vittoria per i biancorossi con un Cesena imbrigliato nel secondo tempo e messo a cuccia. Con un nuovo modulo (è stato provato il 3-5-2) intercambiale forse occorrerebbe anche effettuare qualche nuova scelta sui titolari: il bilancio economico impone l’uso dei giovani ma per puntare alla salvezza forse occorre, almeno per ora sia chiaro, metterli un attimo da parte. E’ difficile affrontare squadre avversarie la cui rosa è composta da tutti giocatori navigati e mandare “al massacro” una truppa di ragazzi cresciuti a pane e nutella. De Feudis deve tornare ad essere intoccabile, da rivedere Rosaia e Franco. Maddaloni, Sabato e Franchini non convincono, Sarao ancora non ha ingranato. L’unico in palla è stato Russini finchè è durato. Ricci invece sarebbe dovuto essere una sicurezza ma ha sofferto, Borello troppo solitario Valeri non è stato impiegato con Zerbin e Giraudo acerbi e a corrente alterna. Zerbin si è inceppato dopo un avvio prorompente, ce ne è un po’ per tutti insomma. L'ultimo punto: passare alla difesa a uomo. Troppe sviste a zona sono costate caro, l'inversione potrebbe forse risolvere il problema. L'obiettivo è migliorare, crescere e centrare questa dannata salvezza. Poche polemiche e chiacchiere, bisogna fare sul serio già da Rimini, il derby è da portare a casa! A mezzo servizio risultano ancora Russini, Pantaleoni, Valeri, Sabato e Franchini. Sabato mattina alle 10 è prevista la rifinitura a porte chiuse all'Orogel Stadium Dino Manuzzi con a seguire la conferenza stampa di Modesto che anticipa la decima gara di campionato con i riminesi di domenica. Come detto, Curva Ovest riservata ai tifosi bianconeri esaurita con largo anticipo.

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