venerdì 26 ottobre 2018

Re Ricciardo III: "L'istinto mi ha detto di tuffarmi in Curva Mare"

Qui Villa Silvia - Nuovo allenamento nel pomeriggio di venerdì per i ragazzi di Angelini che si sono ritrovati al Centro Sportivo Conte Alberto Rognoni per preparare la gara a Jesi di domenica. Pomeriggio con un timido sole aperto però in sala video con l'analisi del match col Forlì, prima di andare sul campo dove il gruppo è stato diviso tra difensori - presi in consegna da Arrigoni - e centrocampisti e attaccanti, al lavoro con Angelini. L'allenamento è proseguito con schemi di attacco contro la difesa schierata in inferiorità numerica, per chiudersi con esercitazioni sul possesso palla.
La squadra si ritroverà sabato per la consueta rifinitura che precederà il match in trasferta di domenica contro la Jesina, al momento la prevendita conta 545 tagliandi.
Mister Angelini dovrà fare a meno di un'importante pedina: il Giudice Sportivo ha fermato Ciofi per una giornata dopo l'espulsione rimediata nel derby infrasettimanale con il Forlì. L'assenza del difensore, in qualità di under, costringe quindi a un cambio di formazione. Certo il rientro di Biondini dopo i due match saltati per squalifica, non è da escludere un turno di riposo per capitan De Feudis che finora ha sempre giocato ed è appena entrato in diffida. 

Un Cesena che vive di certezze. Tre vittorie consecutive, i cinque risultati utili in fila, nessuna rete subita in quattro turni casalinghi equamente divisi tra lo stadio Morgagni e l'Orogel Stadium Dino Manuzzi. Il secondo posto in classifica con vista sul trono ora occupato dal Matelica (la sconfitta-beffa al 95' brucia ancora) fa sognare i tifosi romagnoli, sempre pronti a criticare la squadra del cuore ed eppure disposti a lodarla e caricarla in ogni circostanza.
Il Cavalluccio attuale, nonostante le critiche poste al termine del calciomercato, gode di buonissima salute. Ottobre è passato senza intoppi rilevanti - il pari di Monte San Giusto resta comunque accettabile - e l'uomo immagine sul calendario è il Cigno di Messina, all'anagrafe Giovanni Ricciardo.
I presunti esperti della serie D storcevano il naso di fronte all'attaccante ex Rende accreditandolo come "una punta che non segna". Nocciolini, Granoche, Magrassi... tutti nomi affidabilissimi per la categoria ma con richieste economiche che non andavano d'accordo con il budget del ds Pelliccioni. Nel bel mezzo delle trattative estive, il gigante è arrivato e ha messo radici in riva al Savio. I frutti stanno già nascendo e maturando velocemente: 8 gol in 8 partite. La perla in rovesciata vista al Mazzola di Santarcangelo è il premio migliore per il giocatore e la dimostrazione che un numero 9 come lui, in fondo, vale come i tre "mostri sacri" citati sopra...
L'ultimo sigillo con il Forlì per tre punti che permettono al Cesena di stare lì, dietro al solo Matelica. "E' stata una serata particolare perchè il gol è valso 3 punti e sognavo di farlo sotto la Curva Mare, un sogno che si realizza. Ho seguito l'istinto. Purtroppo, nonostante il grande cammino che stiamo facendo, il Matelica sta facendo meglio e lo scontro diretto sta risultando fondamentale. Il campionato è lungo".

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