sabato 6 ottobre 2018

Sangiustese - Cesena 2-2 5° giornata Serie D 18/19


SANGIUSTESE - CESENA 2-2 (4' Pezzotti, 18' Ricciardo, 43' Valeri, 85' Herrera)

Sintesi
Altra trasferta nelle Marche per i bianconeri che si recano a Monte San Giusto con Biondini in borghese per un problema all'adduttore, c'è Gori dal 1'; confermati tutti gli altri titolari visti con la Sammaurese. Allo stadio Villa San Filippo presenti trecentocinquanta tifosi bianconeri, speranzosi di trovare la vittoria dopo il colpaccio di Avezzano e la beffa di Matelica. La Sangiustese si porta avanti al 4' su corner: Pezzotti batte dalla destra e Scognamiglio incorna in rete dimenticato colpevolmente da Stikas. Tanto possesso palla per gli uomini di Senigagliesi mentre quelli di Angelini non reagiscono. Perfetti al 15’ si inserisce, palla a mezz’altezza per Argento che colpisce male: Cavalluccio ancora in bambola. Il totem Ricciardo riporta il match in pari dopo un avvio anonimo! Al 18’ Valeri fa partire il traversone dalla sinistra, la punta viene trattenuta in area ma non abbastanza per colpire di testa, è 1-1! 20', Cheddira calcia di prima dal limite dell'area, Sarini si butta sulla destra per mettere la sfera in corner. Al 24’ Valeri centra per Stikas che incorna trovando il palo, Cheddira respinge e Chiodini salva a un soffio dalla riga di porta. Rigore per i locali al 28': Cheddira salta Ciofi che lo atterra in area, decisione sacrosanta. Pezzotti sul dischetto: tiro moscio alla sinistra di Sarini che blocca, risultato immutato! Al 40' Sangiustese pericolosa con un imbucata per Cheddira, Sarini esce in tackle fuori dall'area. Il Cesena sta soffrendo oltremodo in retroguardia. 43', punizione centrale da trentacinque metri: Valeri fa esplodere il mancino che si spegne alla destra di Chiodini, la bomba del terzino porta gli ospiti sull'1 a 2! Il primo tempo termina dopo un minuto di recupero. I marchigiani in vantaggio dopo un prologo spento dei bianconeri che impattano al primo acuto. La chiave di volta è il penalty fallito da Pezzotti che, nonostante gli svarioni difensivi, dà fiducia a De Feudis e compagni poi bravi sul finire della frazione a trovare la rete con il missile di Valeri. Da segnalare il metro di giudizio di Costanza da Agrigento, permissivo con i duri interventi dei rossoblu.
Nessun cambio dopo l'intervallo. 49', Zamagni crossa per Ricciardo, palla in rete ma Costanza annulla: fuorigioco millimetrico. Al 53' esce Argento per Tizi. 55', Sarini batte una punizione sui piedi di Cheddira, il tiro dell'attaccante va alto: che paura per il Cesena! Pochi secondi dopo Herrera entra per Pezzotti. I romagnoli paiono un po' provati e la Sangiustese avanza. Al 71' Pluchino va in campo per Moracci e Tola rileva Gori. Ciofi molla per crampi al 73' ed entra Cola, ripristinati i quattro under con l'ingresso di Andreoli per Alessandro. Pluchino rifila un calcione ad Andreoli, giallo al 75'. Un minuto dopo Andreoli trova Tortori in area, tiro bloccato dal portiere. Al 78' Laringe prende il posto di Cheddira, dentro anche Capellini per Tortori. Il ricciolone si fa vedere davanti a Chiodini che chiude sul suo tiro ravvicinato, palla out. Giallo a Scognamiglio all'81 per proteste dopo alcuni rimpalli in area romagnola. 85', Perfetti centra la traversa dalla distanza, Herrera raccoglie il rimpallo e infila Sarini per il 2-2. Dopo la rete esordisce Bisoli ed esce De Feudis, anche lui colpito dai crampi. Decretati cinque minuti di recupero. Il Cesena è sulle gambe, partita infinita. 91', corner di Valeri controllato goffamente dalla difesa. Al 95' Tola calcia dalla distanza, tiro fermato da Chiodini. Triplice fischio: Sangiustese -  Cesena 2-2. Un pareggio giusto dopo una partita viva e intensa di emozioni. Il vantaggio meritato dei locali, il pari al primo tiro, il rigore neutralizzato, il missile prima dell'intervallo, tanta sofferenza e il gol poco prima del novantesimo a chiudere novanta minuti infiniti. Un punto in casa della seconda in classifica non è da buttare via ma la gestione della gara è da rivedere assieme ai compiti difensivi, oggi non assolti.

Il pagellone
Sarini 6: via di mezzo tra gli applausi per il penalty parato e le ingenuità commesse lungo l'arco della partita. La lettura sul tiro telefonato di Perfetti che porta al pari è alquanto terribile. Si scrive sufficienza, si legge "svegiat!".
Zamagni 6,5: gli avversari odierni lo riportano al lavoro dopo la domenica in ciabatte con la Sammaurese. Spinta quanto basta, rintana in tempo quando i compagni alzano bandiera bianca uno ad uno.
Ciofi 5: tanti, troppi pasticci che mandano in fumo il buon lavoro fatto dai compagni. Provoca il più sacrosanto dei rigori e non si intende mai con Stikas. Ostacolo tra gli ingranaggi del Cavalluccio. PAPEROGA
Stikas 5: dalle lodi per la doppietta ai bestemmioni in italiano, romagnolo e greco. Dimentica Pezzotti sull'1 a 0, iellato sul palo colpito. Vive un sabato malvagio nelle operazioni di controllo su Cheddira.
Valeri 7: un gol, un assist e grande operato sulla fascia di competenza. Sopperisce anche alle mancanze dei colleghi del pacchetto difensivo. Continuare così.
Gori 6: prima prova dal 1'. Conosce bene la categoria e questi campi, guadagna la pagnotta al fianco del capitano facendosi sentire in mediana.
De Feudis 7: uomo silenzioso, uomo ovunque. Costruisce il gioco e ferma ogni pallone che passa dalle sue parti. Resiste finché i crampi non hanno la meglio. Altroché serie D, questo faceva comodo in cadetteria. UNO E TRINO
Campagna 5,5: acuti smorzati a ridosso dell'area avversaria. Nella ripresa è costretto a alzare il muro abbassandosi a centrocampo.
Tortori 6: si occupa di avvicinare la squadra alla porta dei padroni di casa. Canna l'occasione dell'1 a 3 pochi secondi prima di lasciare il campo.
Alessandro 5,5: resta piantato sul terreno sintetico e umido del Villa San Filippo. Più altruista rispetto alle abitudini, proprio oggi sarebbe servito un ego maggiore per portare a casa la vittoria.
Ricciardo 6: quasi invisibile nei primi minuti, viene destato dal cross al bacio di Valeri che gli fa riaprire le ali. Sgomita e si danna come sempre ma, nel complesso, vede poco la palla.
Tola 5,5: vecchio lupo della quarta serie, è chiamato in causa per blindare il successo ma non dà certezze. Un paio di passaggi errati mettono in moto i rossoblu.
Cola 6: prende il posto dello sventurato Ciofi. Tiene alta la guardia del Cesena ma non riesce ad opporsi all'offensiva marchigiana.
Andreoli 5,5: rileva Alessandro ma il suo apporto non è migliore. Anche lui non è nuovo a questi mari e il popolo bianconero non ama i cuori pavidi.
Capellini 6: in un momento più che opaco della squadra riesce a darle una scossa. Troppo poco e troppo in fretta, purtroppo.
Bisoli sv

Angelini 6: i suoi uomini partono al piccolo trotto ma faticano più per colpa del singolo che del collettivo. Si rifanno e si portano avanti, finendo però la benzina troppo presto. Unica grande colpa (non insignificante) i cambi attardati. Il Cesena non può adeguarsi ai toni da gradasso che indicano la propria storia mille volte più importante di quella della Sangiustese. La classifica parla chiaro e alla giornata numero 38 occorrerà tenerne conto. Umiltà, umiltà, umiltà.

Curva Sangiustese 6,5: una ventina di ultras in tribuna che, di tanto in tanto e con il supporto dei tifosi giunti grazie alla Giornata Rossoblu, si fanno sentire reagendo ai cori degli opposti romagnoli.

Curva Mare Cesena 7: onestissima presenza degli aficionados romagnoli in terra marchigiana. "Il tuo ricordo resterà sempre vivo... Ciao Checco": le Weisschwarz Brigaden firmano questo striscione per Francesco Martini, appassionato ragazzo deceduto in settimana. Dalla gradinata non manca mai il supporto con battimani e bandiere al vento.

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