giovedì 23 giugno 2022

Domenico Toscano si presenta: "Essere qui è un sogno"

Qui Orogel Stadium Dino Manuzzi - Ventiquattro ore dopo la presentazione del nuovo direttore sportivo Stefano Stefanelli arriva quella dell'allenatore che guiderà i bianconeri nella stagione 2022/2023. E' il turno di Domenico Toscano, reduce da un'esperienza in Serie B con la Reggina.

E' il co-presidente John Aiello a introdurre la guida tecnica: "Benvenuto a mister Toscano, siamo molto fortunati che sia entrato a far parte della nostra famiglia. È un grande allenatore e si merita di essere qui a Cesena. Con il termine del rapporto con Viali, ho chiesto ad Agostini un elenco di nomi per il nuovo allenatore e il suo era il primo. È una brava persona, finora io e Robert Lewis l'avevamo visto conosciuto in video, il primo incontro faccia a faccia è avvenuto ieri e mi ha colpito. Sono molto contento e non vedo l’ora di cominciare la stagione".

Il neo ds Stefano Stefanelli è entusiasta della scelta: "Quando abbiamo fatto i primi colloqui conoscitivi, il nome di Toscano ha trovato d’accordo tutti. Siamo estremamente orgogliosi e felici di averlo portato a Cesena, siamo convinti sia quello giusto per voglia, umiltà e serietà che trasmetterà a tutti noi. Siamo già al lavoro per comporre insieme la nuova rosa".

Il responsabile dell'area tecnica Massimo Agostini appoggia la scelta e le parole dei colleghi: "Questa piazza ha bisogno di qualcosa di nuovo rispetto a quanto provato ultimi anni. Domenico Toscano ha la cultura del lavoro, di calcio ha dimostrato di saperne capire e di allenare. Robert ha avallato il nostro incontro e ha capito che poteva essere il nuovo allenatore. Il mister è stato di parola, fin dal primo incontro ha detto di voler venire qui. Quanto scritto o raccontato Padova non ci ha preoccupato, eravamo sicuri che questo giorno sarebbe arrivato".

Il nuovo allenatore Domenico Toscano presenta se stesso e il campionato che il Cesena dovrà affrontare: "Ringrazio la proprietà, il direttore, Massimo che hanno riposto in me la loro fiducia. La persona fortunata sono io, sono felicissimo di far parte di questa famiglia. Fin dal primo incontro ho avuto sensazioni positive e sapevo di aver a che fare con persone vere, chiare, dirette come piacciono a me.
Io non sapevo nulla di un possibile interessamento del Padova, il primo giorno che ho incontrato i dirigenti ho dato la mia massima disponibilità per venire a Cesena. Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia: il Cesena è storico, ha blasone. Ogni volta che sono venuto qua ho sempre sognato di venire ad allenare, come dicevo ad un mio amico ristoratore di Cesenatico.
Come sono fatto? Mi ritengo un uomo passionale, Cesena sembra una piazza del sud ma ancora più bella. Il pubblico guarda e gioca la partita, come piace a me. Non ho mai guardato la categoria, vivo di emozioni e sensazioni. E qui ne ho avute di positive.
La Serie C è il campionato più difficile, il girone B sarà agguerrito. Noi cercheremo di abbreviare i tempi e metterci al passo delle squadre più forti e agguerrite. Vince chi commette meno errori degli altri.
La scorsa stagione del Cesena? Se non sei dentro è difficile giudicare. Mi interessa il presente è quello che faremo. C’è da valutare il lavoro dell’anno scorso e di colmare quei 25 punti di distacco da chi si è giocato i primi due posti attraverso la fame, la motivazione e una forte cultura del lavoro e identità. Il campo è un mezzo per esprimere chi sei.
Sono una persona molto diretta e schietta. Pretendo tanto, parlo poco e mi piace lavorare duro. Le chiacchiere stanno a zero: i risultati si ottengono lavorando. Col direttore mi sento di più che con mia moglie: stiamo cercando giocatori per creare un gruppo di lavoro che faccia appassionare la gente. Si ha difesa forte quando la squadra è forte, così come l’attacco. Non mi piace parlare di numeri ma di concetti e principi e cercherò di trasmetterli il più possibile alla mia squadra.
Questo è un mestiere bellissimo ma difficilissimo. Solo noi sappiamo cosa c’è dietro alla domenica. La proprietà è ambiziosa, la categoria è difficile: a luglio partono tutti per vincere ma il campionato non si vince nemmeno a gennaio, figurarsi ora. Ci sarà un lavoro quotidiano.
Faremo delle attente valutazioni per sbagliare il meno possibile e valutare bene il materiale a nostra disposizione. Le opportunità saranno tante perchè è una piazza ambita da tanti allenatori, direttori e giocatori. In entrata valuteremo prima l’uomo e poi il giocatore. Mercadante e Albertini saranno ufficializzati a breve.
Chi arriverà avrà fame: ho scelto Cesena non per fare un bagno al mare o mangiare la piadina, che è buonissima, ma per lasciare il segno. Non faccio percentuali sulla costruzione della rosa: le opportunità ci saranno fino al 31 agosto. Fretta non ne abbiamo. Possiamo partire anche con 10 calciatori in ritiro ma dobbiamo sbagliare il meno possibile. Solo il campo mi potrà far conoscere meglio ai tifosi più dubbiosi e i risultati. Momenti difficili li attraversano tutte le squadre, anche chi ha vinto. Ci vogliono le spalle larghe, perché quando si vince tutti sono bravi".

3 commenti:

  1. Ok, di numeri non parla, ma pare che di solito giochi col 3-5-2 e allora mi chiedo: dove giocherà pierini? Il suo ruolo ideale e' trequartista o attaccante esterno in un attacco a 3. Nel 3-5-2 dovrebbe adattarsi a un ruolo diverso: o seconda punta (ma rischia di venir penalizzato, trovando meno spazio) o da mezz'ala (ma dovrebbe correre e coprire molto di più). In entrambi i casi, non ideale, secondo me.

    A meno che toscano modifichi il modulo in 3-4-3 o 3-4-1-2.

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  2. Gioca anche col 4 3 3, quindi buono per Pierini. Mi aspetto molto da Frieser, sono convinto che ci darà delle soddisfazioni, come il Mister.

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  3. Spero tanto tu abbia ragione; a me invece Frieser è sembrato proprio una ciofeca. Magari era problemi di adattamento, ma mi è sembrato proprio scarso...

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