martedì 13 ottobre 2020

Gonnelli e Steffè vogliono emergere per il Cesena


Zero punti anche nella seconda uscita interna per il Cavalluccio, caduto nei minuti finali contro la Feralpisalò. Archiviata la sconfitta contro i Leoni Rampanti, in conferenza stampa sono stati presentati gli ultimi due arrivati dalla sessione di calciomercato. Il direttore sportivo Moreno Zebi ha gonfiato il petto parlando di Lorenzo Gonnelli e di Demetrio Steffè: "I loro profili erano noti al sottoscritto fin dal passato. Sono arrivati solo nell’ultimo giorno di mercato ma è normale come trend, tra strategie e opportunità. Hanno un bagaglio di esperienza importante nei rispettivi ruoli
Gonnelli lo avete visto domenica, è partecipativo. Il Cesena ci ha investito molto con un accordo pluriennale. Come altri nuovi arrivi, è arrivato rifiutando altre opportunità. Ha caratteristiche umane, tecniche e fisiche importanti. 
Steffè viene dalla Triestina, ha raccolto 150 presenze tra i professionisti. Sono contento del suo arrivo, può dare un grande aiuto alla squadra".

Il difensore centrale Lorenzo Gonnelli è arrivato dal Livorno e ha siglato un contratto di tre anni con i bianconeri: "Sono un ragazzo pulito, sincero e anche a livello calcistico nessuno mi ha regalato mai niente, mi sono conquistato tutto da solo. Ho voglia di fare, lavorare e mettermi in gioco altrimenti non venivo via da Livorno che è casa mia ed ero lì da 6 anni. In Toscana ho giocato con calciatori di esperienza, sicuramente mi hanno trasmesso qualcosa e spero di farlo ai ragazzi qui più giovani. 
Il gruppo segue il mister: domenica abbiamo disputato un buon match ma non è arrivato il risultato. Esordire e subire 4 gol non è piacevole. Perdere così fa male per come abbiamo giocato. Bisogna ascoltare Viali, è stato un difensore e ci aiuterà. Tutti siamo arrabbiati perla sconfitta.
Sui calci piazzati dovremo migliorare, vedremo di lavorare con i video per cercare di non ripetere più questi errori. Siamo andati sotto da calci piazzati. Due anni fa a Livorno a uomo prendevamo gol lo stesso, poi abbiamo cambiato e siamo migliorati. Qui difendiamo a zona sui piazzati, non è detto che cambiando difesa si ottengano risultati migliori. Bisogna attaccare la palla di testa, stop.  
La storia del Cesena parla da sola, qui c'è voglia e fame di calcio".

Parola a Demetrio Steffè, centrocampista di qualità giunto in extremis dalla Triestina, per lui un anno di contratto con opzione di rinnovo (25 presenze) per la stagione 2021 - 2022: "Ogni anno vengono fatte scelte a Trieste, dal mio punto di vista volevo giocare il più possibile. La cosa migliore è stata cambiare aria.
Sono arrivato martedì, mi hanno accolto quasi come un fratello da subito. Mi ha fatto capire che qui c’è qualcosa di importante. Differenze tra vecchia e nuova squadra? Due spogliatoi diversi, qua c’è molta più cattiveria e voglia di fare risultato. 
Anche a causa della giovane età della squadra, non abbiamo fatto punti quando potevamo pareggiare. Con la Feralpisaló fino al 2-2 continuavamo a giocare, forse noi siamo stati troppo convinti delle nostre qualità. Sul rinvio di un portiere e poi su una palla alta abbiamo sbagliato. Abbiamo recuperato due volte la partita, dobbiamo restare in partita per 95 minuti come a Perugia. C’è l’aspetto mentale da trovare. 
Mi sento molto bene fisicamente, ho fatto tutto il ritiro con la Triestina ma mi mancava giocare partite vere. Di testa sono al 110%, di fisico all'80%. Ho finito la scorsa stagione a luglio, era ora di ricominciare. 
È un peccato vedere ora lo stadio così, ero abituato a Trieste ma forse vengono meno tifosi. Fa strano, è un peccato. Sabato i tifosi sono venuti al campo di allenamento a sostenerci, la loro carica è fondamentale. Avere troppa ambizione non è controproducente, perché ti fa fare qualcosa in più e arrivare al meglio alla partita. Qui c’è gente che vuole affermarsi in una piazza che merita qualcosa di più".

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