domenica 31 maggio 2020

Davide Biondini

Questa è la storia di uno di noi. Un tifoso bianconero, passato dai gradoni della Curva Mare al campo portando sempre con il Cavalluccio nel cuore. Davide Biondini è nato a Cesena, è cresciuto a Villa Silvia, è orgoglioso di essere di Montiano, piccola città delle prime colline cesenati.
L'esordio con la maglia del tanto amato Cavalluccio giunge nella stagione 2001/2002, un'annata senza infamia e senza lode per un Cesena costretto nei gironi infernali della C1 di inizio millennio. La benedizione ufficiale arriva da mister Giuseppe Iachini, arrivato in Romagna nel campionato successivo. Il giovane tecnico, ex centrocampista di temperamento nei campi della massima serie, prende a cuore questo ragazzo, deve rimpiazzare l'ondivago e infortunato Vasari, lo promuove tra i titolari nella stagione che porta alla semifinale playoff persa con il Pisa. Tanti lampi di genio del Rosso e un gesto che lo rende ancor di più un piccolo idolo della tifoseria. Domenica 2 marzo 2003, Carrarese - Cesena 0-1, gol vittoria del ragazzo di Montiano che si toglie la casacca e correndo verso il settore ospiti mostra la maglietta ULTRAS. 
Terminata la corsa verso la serie B, il Biondo riesce comunque ad accedervi trasferendosi al Vicenza proprio assieme a Iachini: due anni in biancorosso, l'ultimo culminato con una ingloriosa retrocessione in C. Davide ha già le valigie in mano, destinazione Serie A con la divisa della Reggina per il campionato 2005/2006. 
La prima stagione tra i grandi non comincia alla grande ma, pian piano, Davide trova spazi importanti tra gli amaranto con cui raggiungerà la salvezza. Lo Stretto gli sta...stretto e così decide di trasferirsi a Cagliari. L'esperienza con la maglia rossoblu sarà la più longeva: 5 stagioni e mezzo, ovviamente tutte nel massimo campionato. Durante gli anni trascorsi in Sardegna il nostro eroe riceve la chiamata dal commissario tecnico Marcello Lippi per disputare due amichevoli con la maglia azzurra. La prima è uno 0-0 a Pescara contro l'Olanda, la seconda invece è quella che lo vede tornare a casa. Il 18 novembre 2009 la nazionale italiana affronta la Svezia allo stadio Dino Manuzzi di Cesena. Il Biondo è tornato a casa con la maglia più prestigiosa. Per la cronaca, la rete di Chiellini che decide la sfida fa da contorno a quella che è una vera e propria festa: in curva Mare prendono posto i tifosi bianconeri e tra gli spalti ci sono tantissimi amici di Davide. 
L'avventura in terra sarda finisce quando si trasferisce al Genoa nel gennaio 2012. Mezza stagione in Liguria, un campionato in prestito all'Atalanta e poi ancora Genoa per un solo girone. A gennaio 2014 è la volta del Sassuolo, prima in prestito e poi a titolo definitivo. In quattro anni di militanza in terra emiliana arrivano tante gioie, salvezze e l'avventura in Europa League nella stagione 2016-2017. Proprio durante un match di coppa contro l'Athletic Bilbao arriva l'infortunio al tendine d'Achille, il più grave occorso in tutta la carriera.
Il contratto che lo lega al Sassuolo termina nel giugno 2018 e Davide pensa già ad appendere gli scarpini al chiodo. I neroverdi gli offrono un futuro all'interno della società da dirigente, allenatore delle giovanili oppure osservatore. Nel frattempo, il suo Cesena subisce l'onta del fallimento ed è costretto a ripartire dalla serie D con un nuovo sodalizio. La tentazione è forte: un ultimo sforzo per aiutare la squadra del cuore per poi ritirarsi. Alla fine cede e firma per il rinato Cavalluccio
Gli ultimi mesi di carriera di Biondini sono tutt'altro che semplici da affrontare per via di numerosi guai fisici. Il Rosso non si spaventa e affronta l'ultima avventura nel migliore dei modi. Allenamenti mirati per non minare un fisico deteriorato da oltre quindici anni di dure battaglie. Il Matelica parte forte, il Cesena non è un fulmine ma comincia a ingranare tra l'autunno e l'inverno e a suonare la carica ci pensa la trojka dei veterani De Feudis - Biondini - Agliardi, un trio di lusso per la quarta serie. All'ultima giorna del girone d'andata il Biondo gonfia la rete nel match interno con il Giulianova, proprio sotto la sua Curva Mare. Il finale di stagione del rinato Cesena non è privo di ostacoli: la promozione è a un passo ma il Matelica non molla l'osso. 
Le emozioni che valgono una carriera arrivano alla giornata numero 37 quando il Cesena ospita un Castelfidardo già retrocesso ed è costretto a ottenere 3 punti per scacciare il pericolo Matelica. La vittoria arriva in scioltezza con 4 reti di bomber Ricciardo ma i brividi più forti arrivano quando Davide Biondini da Montiano viene sostituito sul finire di partita. Applausi scroscianti da tutto il Manuzzi per quel bambino allevato a Villa Silvia, diventato grande altrove e tornato a Cesena per l'ultimo ballo. L'ultima passerella in bianconero arriva sette giorni dopo a Giulianova, in quel 5 maggio 2019 che ha segnato il ritorno del Cesena tra i professionisti. Anche quel giorno la squadra e i tifosi rendono il doveroso omaggio ad un vero Leone di Romagna.

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