sabato 13 luglio 2019

Rosaia, Marson e Sabato: "Tutti vorrebbero il Cesena"

Da sinistra: Marson, Rosaia, Pellicioni e Sabato (foto Cesena FC)
Qui Villa Silvia - Seconda giornata sul campo per gli uomini di Francesco Modesto. Il gruppo per un 65-70% è al completo, fatto salvo gli ultimi inevitabili colpi "pesanti" da portare a casa per puntare ad una tranquilla salvezza diretta. Lo ripetiamo assiduamente, l'obiettivo è proprio questo e nulla più.
Come detto sabato mattina la truppa bianconera ha sudato nell'afa all'Orogel Stadium Dino Manuzzi per poi spostarsi alle 18 nel fresco del Rognoni. Alle 8 di domenica è prevista una partenza per il ritiro di Ronzone in Val di Non.

Spazio quindi a nuove presentazioni, Alfio Pelliccioni ha così scortato tre nuove pedine. Il primo a prendere la parola è il centrocampista Giacomo Rosaia.
 “A Carrara sono diventato capitano ma dopo tre anni era giunto il momento di cambiare e fare il salto di qualità. Quando ho saputo dell'interesse del Cesena ho pensato che fosse una grande opportunità da cogliere al volo. Sono felice di approdare in un club storico come questo.
Ci aspetta un campionato duro e tosto in cui il gruppo verrà prima dei singoli. La cosa importante sarà costruire una famiglia, un gruppo che lavori compatto per un unico obiettivo: se ci riusciamo, potremo toglierci belle soddisfazioni.
La mia prima dote è l’aggressività: recuperare palloni e abbinare qualità magari con qualche gol da fuori area o con l’inserimento da dietro, come ho fatto alla Carrarese. Oggi in mezzo al campo c’è bisogno di gente dinamica, pronta a sacrificarsi.

E' toccato quindi al portiere Leonardo Marson.
“Cesena è una piazza che non si può rifiutare e infatti non ci ho pensato due volte: questa è un’opportunità importantissima. Per me inizia la seconda stagione da professionista: a Olbia ho disputato diciotto partite fra alti e bassi che fanno parte della crescita.
Giocare il più possibile per acquisire consapevolezza nei propri mezzi è ciò che voglio: l’obiettivo è pertanto quello di mettere il massimo negli allenamenti e migliorare.
Lo stadio di Cesena? E’ bellissimo da vuoto, figuriamoci quando si riempirà.
Sono un portiere tradizionale, concreto che non cerca la parata spettacolare. In carriera ho avuto la possibilità di lavorare con colleghi del calibro di Sorrentino, Consigli e Pomini, a cui ho cercato di “rubare” le cose migliori, ma se devo indicare un modello come si fa a non dire Buffon? E mi piace anche lo stile di Handanovic".  

A chiudere il difensore Roberto Sabato, fratello di Rocco ex Cesena.
“Col mister c’è da correre tanto ma ha anche idee e con lui ci si diverte. A un difensore lui chiede di essere sempre propositivo e di giocare senza paura quando la squadra ha il pallone, di accorciare e “mangiare” l’avversario in fase di non possesso. Giocando così alti anch’io pensavo che potessimo correre più rischi dietro ma in realtà l’anno scorso ci è capitato di prendere gol più sulle situazioni da fermo o dalla distanza. Con Modesto si corre e basta.
Quando ero ragazzino venivo a vedere Rocco ed essere al Manuzzi era già emozionante. Sapevo già a cosa andavo incontro e non c’è stato bisogno che mi dicesse molto altro. Cesena è un posto dove si respira calcio vero, che non ha paragoni con altre piazze della Romagna: tutti vorrebbero venire qui.

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