mercoledì 18 luglio 2018

Le tappe per la resurrezione del Cavalluccio

Pubblisole al momento è la candidata numero 1 per la ricostruzione
Ci siamo presi del tempo per riflettere. Un giorno forse non basterà per realizzare quanto accaduto: il nostro amato Cesena non esiste più, ora si è allineato alle altre società romagnole fallendo il 16 luglio 2018, una data che è già scritta nel libro nero della storia dopo quella del 21 aprile 1940, data di nascita del club.
Giorgio Lugaresi ha chiuso baracca e burattini con l'accettazione della richiesta di fallimento posta dalla procura di Forlì. Intanto, martedì davanti al Tribunale federale con la Procura ha patteggiato (quindi ammesso le proprie colpe) per la questione delle plusvalenze gonfiate con il Chievo Verona al fine di rientrare nei parametri richiesti per l'iscrizione a precedenti campionati. Sia per i dirigenti romagnoli che per quelli veneti sono state comminate numerose inibizioni, per quanto riguarda quelli dell'ormai ex A.C. Cesena: 24 mesi per Edmeo Lugaresi; 16 mesi per Mauro Giorgini, Graziano Pransani, Mauro Urbini, Giampiero Ceccarelli, Roberto Desiderio, Walther Casadei, Marino Vernocchi, Claudio Manuzzi, Annunzio Santerini; 12 mesi per Gabriele Valentini; 10 mesi per Roberto Checchia e Christian Dionigi. Per Cesena e Chievo sono stati chiesti 15 punti di penalizzazione a testa da calcolare sulle classifiche della scorsa stagione, ciò avrebbe comportato una retrocessione in C per il Cavalluccio. Ora si aprirà un ciclo di ricorsi per riammissioni e ripescaggi da parte di Ternana ed Entella in primis, a scalare interverranno anche Novara, Catania e Siena.
Per i tifosi non basterà: al momento con il sindaco Lucchi la diatriba è a parole ma in città è caccia ai responsabili, sia dell'attuale dirigenza sia di quella dell'era Campedelli dove la voragine da 73mln ha iniziato a prendere forma sempre di più, partendo da una base di 9mln (ammesso nella lettera delirante del figlio di Edmeo) lasciata al momento della vendita della maggioranza delle quote proprio a Campedelli.
Ed ora il tempo stringe: venerdì 20 luglio alle 12 (lunedì 23 per le raccomandate) scade il bando emesso dal Comune di Cesena per far ripartire il calcio in città, altrimenti si rischia di perdere una stagione sportiva. Al momento l'ipotesi più accreditata è che la società pubblicitaria Pubblisole, attraverso alcuni partner che ne fanno parte (Amadori e Technogym sembrano non interessati) ai quali si sono aggiunti altri (si parla di una decina di aziende in totale che sborserebbero dai 25 ai 100mila euro), crei il fondo finanziario per costruire la nuova società che andrebbe a rilevare quella del Romagna Centro in Serie D (Daniele Martini si è sempre detto disponibile a farsi da parte, ma è conflitto di interessi con lo sposo della figlia, ovvero l'assessore allo sport Castorri).
In questo caso la matricola "vecchia" risparmierebbe l'esborso di 300mila euro, con soli 50mila di iscrizione alla categoria. Anche qui resta da capire se sarà Serie D o addirittura Eccellenza in caso di matricola ex novo.
Resta tuttavia da cercare la figura trainante del progetto che riporti immediatamente il pallone in città con i colori bianconeri. Nelle vesti di presidente potrebbe profilarsi Lorenzo Lelli direttamente dal settore giovanile, come suggerisce Tuttocesena nel pomeriggio, con il supporto di Michele Manuzzi, figura ampiamente negli ambienti calcistici locali.
Secondo Il Resto del Carlino esisterebbero altre piste: da Firenze spunta Francesco Giuseppe Cioffi che fa parte dello studio tributario e legale Russo con sede in alcune città italiane. Con lui ci sarebbero altri soci interessati al Cavalluccio. Una voce di corridoio dice anche Ferrero della Samp, ma al momento sembra solo una suggestione.
Qualche sirena anche da Malta, oppure, sempre il quotidiano bolognese analizza la possibile mossa di Gianpiero Samorì o addirittura di un ritorno di Luca Mancini paventato lo scorso mese dopo che il San Marino è stato costretto a traslocare sotto la provincia di Ravenna.
Ancora la nuvola di fumo è densa ma una volta chiuso il bando, il 23 luglio la commissione eletta dal primo cittadino Lucchi, dal vicesindaco Battistini e dall'assessore Castorri esaminerà i progetti e quello migliore avrà il via libera. I tifosi intanto sperano...

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