Cesena - Olbia 1-0 20° giornata Serie C 23/24

RISULTATO: Cesena - Olbia 1-0

Marcatori: 19' Corazza

Sintesi della gara

Primo impegno di questo 2024, contro la formazione sarda, unica capace fino ad oggi di battere i bianconeri in campionato. Sotto una pioggia incessante e battente, i bianconeri dominano la gara, non concedendo nulla agli isolani. Passano appena tre minuti e Saber impegna subito un attento Rinaldi. Al quarto d'ora Bellodi salva sul tiro di Corazza e dal corner Prestia salta più in alto di tutti ma non inquadra clamorosamente lo specchio. I bianconeri sono arrembanti e subito dopo Varone con un tocco sotto scavalca Rinaldi ma anche questa volta la sfera va sul fondo. Manca solo il gol al Cavalluccio che arriva al 19': De Rose dal limite impegna Rinaldi e sul tap-in si avventa Corazza, capace di mettere a referto il primo gol del nuovo anno, poi decisivo. Il raddoppio è mancato con il tiro a giro di Kargbo impreciso, poi Corazza si vede negare il bis da Palomba. Prima del riposo è il guizzo di Donnarumma a costringere ancora Rinaldi agli straordinari e rifugiarsi in corner. I bianconeri collezionano tiri dalla bandierina e prima del riposo è Pieraccini di testa a sfiorare il 2-0.

Nella ripresa Berti dà maggiori brio tra le linee e impensierisce Rinaldi che tiene a galla la baracca con un'altra parata delle sue. Dove non arriva il portiere dei biancazzurri ci pensa il palo: infatti al 57' su tiro di Adamo è il legno a salvarlo. Subito dopo si alza la tensione alle stelle: il neo entrato Shpendi in fuorigioco è murato da Rinaldi e resta a terra dolorante. L'italo albanese, dopo una manata sempre di Rinaldi, si rialza con un taglio al sopracciglio destro da cui sgorga sangue e viene medicato, promettendo battaglia (e forse altro) all'estremo difensore che prova a scusarsi. Passano quattro minuti e ancora Corazza si divora la doppietta, poi si entra negli ultimi 10 minuti in cui l'Olbia cerca di pareggiare con un episodio. All'88' è Ragatzu a calciare in maniera imprecisa, tutta qui la potenza dell'Olbia di oggi. Al 91' è Scapin che va quindi in gol ma il disastroso Di Reda di Molfetta ferma tutto per fuorigioco evidente. Arriva il liberatorio triplice fischio che riproietta il Cesena in testa alla classifica con 49 punti, due di vantaggio sulla Torres. Non c'è tempo per festeggiare perché succede l'impensabile: il padre di C. Shpendi entra in campo e cerca di farsi giustizia da sé e prova a colpire Rinaldi con un pugno che gli sfugge di pochissimo, anche per via di Chiarello e di un componente della panchina bianconera. Sarà poi scortato fuori dalla gradinata con De Rose. Ultimo episodio assurdo e inconcepibile, vedremo cosa accadrà.

Il pagellone

Pisseri sv

Pieraccini 7: fa buona guardia dalla sua parte con Ragatzu nei pressi.

Prestia 7: mette dietro alla lavagna l'ex Nanni e spadroneggia sulle palle alte.

Silvestri 6,5: presidia la sua zona e a volte usa le maniere forti.

Adamo 6,5: avanza con la sua falcata e fa male. Meno spumeggiante, ma efficace, tanto da colpire un palo.

Varone 6: non brillantissimo, si divora un gol nel primo tempo.

De Rose 7: onnipresente e recupera palloni a quintali.

Donnarumma 5,5: opaco e va a rilento. ANCORA IN VACANZA

Saber 6: tra le linee prova a creare scompiglio. Aiuta i compagni.

Kargbo 6,5: al galoppo fa male. Nel primo tempo

Corazza 7: il Joker risolve una pratica non così tanto facile, almeno dal punto di vista del punteggio. CHE COLPO

Berti 6,5: dà quel brio giusto al reparto.

Francesconi 6,5: entra col giusto appiglio e crea una cinta muraria con il collega Ciccio.

Shpendi sv

Ogunseye 5,5: macchinoso e lento, perde una palla sanguinosa che per poco non costa il pari.

Toscano 6,5: mescola un po' le carte e piega l'Olbia. Il risultato sta molto stretto ma risponde alla Torres per un testa a testa che andrà avanti ancora per molto.

Curva Mare 6: tutti sotto la tettoia, come anche in gradinata, i cori spingono i bianconeri a fasi alterne. La bolgia finale sotto l'acqua torrenziale è da cartolina.

Curva Ferrovia Olbia 5: si presentano in quattro. Va bene tutto però...