martedì 16 ottobre 2018

Alessandro: "Il mister mi ha tranquillizzato ed è arrivato il gol"

Qui Villa Silvia - Superato il lunedì di riposo dopo l'impegno con il Francavilla terminato 2-0 con la doppietta di Alessandro, il martedì è stato incentrato sull'inizio della preparazione in vista del derby con il Santarcangelo di sabato alle ore 15.00: l'anticipo del match è ufficiale. La seduta pomeridiana è cominciata con un lavoro in palestra ed è poi proseguita sul rettangolo verde con esercizi sul possesso palla e con partitella decisa dalla rete di Tortori. Nella parte finale della sessione la rosa si è sottoposta ad una serie di allunghi. Gli affaticati De Feudis e Ricciardo hanno svolto una seduta personalizzata mentre Zamagni (flessore della gamba destra dolorante), Zammarchi (problema alla schiena, la prossima settimana è previsto un esame specifico) e Stikas (elongazione al flessore ormai guarita, dovrebbe rientrare mercoledì) non erano in gruppo. Il prossimo allenamento dei bianconeri è programmato per mercoledì pomeriggio sempre al Rognoni.

Danilo Alessandro è stato ospite di Pianeta Bianconero.
"Entrare all'Orogel Stadium Dino Manuzzi è un'emozione unica. Dieci anni fa avevo vissuto tutto dalla panchina o dalla tribuna, ora invece ci ho giocato. E' stato bellissimo.
Avevamo preparato la partita così come l'avevamo iniziata ma poi l'espulsione di Biondini ha cambiato le carte. A fine primo tempo ci siamo guardati in faccia e abbiamo conquistato la vittoria.
Ci è scattato qualcosa dentro per dare di più e ce l'abbiamo fatta. Vincere partite così ti dà compattezza e ti fa capire i tuoi mezzi. Durante la gara si cambia pelle e una partita così vale 6 punti.
Trovare stimoli in casa non servono con la gente che abbiamo in rosa, in trasferta invece è diverso in stadi piccoli.
Non si finisce mai di migliorare. Dobbiamo essere consapevoli che siamo forti e l'abbiamo dimostrato anche col Francavilla.
Il gruppo è eccezionale. Ci sono tanti giovani e alcuni anziani ma l'impatto è stato molto buono. Siamo un gruppo perfetto, non sono giovani che vanno bacchettati e imparano in allenamento.
Il nuovo manto erboso è un po' strano rispetto ai tradizionali: sotto c'è il sintetico e forse deve ancora assestarsi. Il primo rimbalzo è buono, poi rallenta.
In settimana avevo parlato col mister e con qualche compagno. Quando non arriva il gol, lì davanti ti porti il peso se gli altri corrono e non riesci a buttarla dentro. Il mister mi ha tranquillizzato dicendomi che se gioco per il gol non arriva, se gioco per la squadra sì.
Angelini viene criticato per il modo calmo in panchina, ma io lo preferisco così rispetto a qualcuno che urla.
Biondini è un giocatore importante, al di là del gesto non dobbiamo prendercela con lui perché è  un elemento importante.
A gennaio del 2009 arrivai a Cesena. In Pro Sesto-Cesena 0-2 feci l'esordio al posto di Emanuele Giaccherini. Fu una emozione unica, non ci credevo. Sono entrato nel recupero con Bisoli, in campo c'era De Feudis e in panchina Palumbo ora al Francavilla. Ricordo che alla prima partita in panchina guardai per tutto il tempo la Curva Mare.
In Serie B non sono riuscito a giocare con continuità e ho qualche rimpianto. Ho sbagliato qualcosa in passato, quando ero a Grosseto.
Non me l'aspettavo di tornare a Cesena, ma sono stato contento della chiamata di Pelliccioni".

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