mercoledì 20 giugno 2018

Ricorso disperato del Cesena, il fallimento è dietro l'angolo

Qui Corso Sozzi - La bomba è scoppiata: dopo 78 anni di storia del nostro amato Cavalluccio, mai più che ora il fallimento è così vicino. Martedì pomeriggio l'Agenzia delle Entrate ha bocciato il piano di risanamento snocciolando la motivazione in diversi punti. Nella fattispecie pesano:
_ il ridimensionamento dei costi non ben supportato da un piano aziendale, inoltre per i primi 5 anni occorrebbe mantenere almeno la Serie B e cercare plusvalenze "sicure" e non gonfiate (come nella "collaborazione" con il Chievo messa sotto la lente d'ingrandimento dalla Covisoc), nonchè la mancata ricapitalizzazione della società;
_ i creditori terzi sembrano essere più tutelati del fisco con una fidejussione a copertura, cosa non prevista nei primi 5 anni e poco chiara nei successivi fino al 20° anno;
_ dei 73 milioni di debiti (a marzo 2018), non 52!, ben 40 (al 25 maggio 2018) sono nei confronti dello Stato. A pesare, oltre agli interessi e la mora, c'è una grave mancaza di versamento dell'IVA, ovvero la società pare essersi autofinanziata non versandola con un incremento di 21 milioni dal 2013 al 2018 rispetto al periodo 2002 - 2012 erodendo inoltre il proprio patrimonio netto.
_ mancata presentazione di un piano di liquidazione su immobili, terreni, partecipazioni, crediti verso altri club e verso la Lega con il paracadute. E' stata esclusa la procedura fallimentare;
_ nelle ultime 5 stagioni il Cesena ha costruito in media 5mln di plusvalenze (nette) e nel piano di rientro servirebbero per pagare i debiti. Peccato che proprio tali plusvalenze creino IVA per un totale di 13milioni dal 2013 ad oggi.
Il ricorso è stato presentato in tempo fulmineo ma sembra evidente che rientrare in così poco tempo è davvero impossibile. Le alternative sono quindi: il ricorso con le fidejussioni a copertura dei primi 5 anni di dilazione del debito e maggiori certezze per gli altri 15 (difficilissimo che ciò avvenga); la cessione ad un compratore che si dovrebbe accollare tutti i debiti e pagare anche le mensilità ed emolumenti di marzo-aprile-maggio e presentare l'iscrizione al prossimo campionato. Dopo il 30 giugno se ciò non dovesse avvenire sarebbe fallimento con la presentazione dei libri contabili in tribunale.

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