giovedì 12 maggio 2016

"Arrendersi non è una opzione"

Qui Villa Silvia - Primo allenamento a porte chiuse all'Orogel Stadium Dino Manuzzi. Riscaldamento a base di torelli e poi via alla tattica. I ragazzi di Drago hanno lavorato tanto sui movimenti e coperture tra i diversi reparti. Soliti schieramenti: difensori e mediani contro attaccanti e trequartisti. Sgambata con tocchi a tema, poi partitella finale conclusa 2-1 per i rosa. In gruppo è rientrato Fontanesi. Out rimangono ancora Lucchini e Kone (entrambi fermi per una elongazione), per sabato al 90% non ci saranno. Il centrocampista ha svolto lavoro personalizzato in campo e dovrebbe però rientrare contro l'Avellino, mentre il difensore (solo palestra) potrebbe avere addirittura terminato la stagione in attesa degli eventuali play-off. Squalificati Capelli, Sensi e Rosseti (2 turni), si attende l'esito delle contro analisi effettuati dall'Acqua Acetoso per Dalmonte atteso per venerdì.
Dalla biglietteria fanno sapere che sono stati venduti 1191 tagliandi, di cui 178 per la Curva Ferrovia destinata ai tifosi ospiti.
Proprio in avvicinamento a tale gara, Milan Djuric che sarà al centro dell'attacco del 4-2-3-1 di Drago, sprona la folla con il suo "Arrendersi non è una opzione". Ci vorrà non solo grinta, ma anche cuore e mente fredda fino oltre il novantesimo. In casa il Cesena non ha perso un colpo, ma lo sconto con i piemontesi è davvero ostico e di vitale importanza per la post season. Due giornate al termine, l'improbabile lotta alla Serie A (Bari, Pescara e Trapani sembrano nettamente superiori) e soprattutto la vicenda dei sequestri della Guardia di Finanza pesano eccome. Tutto questo non fa bene alla truppa bianconera, ma non ci si può sottrarre dalle proprie responsabilità. I giorni scorsi i rappresentanti della Curva Mare hanno chiesto di compattare il tifo e di colorare quanto più possibile lo stadio sabato pomeriggio. L'obiettivo è uno solo: occorrerà unità di intenti, solo così lo si potrà centrare, nonostante le possibili "distrazioni".
Venerdì mattina allenamento di rifinitura a porte chiuse allo stadio, poi alle 12.30 Drago parlerà in conferenza stampa.

Una copia del fascicolo dell'operazione ter che riguarda la pazza gestione di Igor Campedelli ai tempi del Cesena è stato consegnato alla Procura Federale della FIGC alla cui guida vi è Stafano Palazzi. Questo è quanto scrive il Corriere Romagna. Altri occhi dunque per fare luce sul caso che potrebbe far saltare il banco al Cesena.
Intanto proseguono i sequestri (per un totale di 11 milioni) delle Fiamme Gialle gestite dal capitano Arturo Tavani. L'azione iniziata due giorni fa è al 90% tra beni immobili, mobili, finanziari. Al Cesena Calcio, Giorgio Lugaresi non ha subìto nessun sequestro, sono stati congelati 3,6 milioni. Proprio quel denaro che secondo le indagini è stato gonfiato nella plusvalenza fittizia durante la cessione di Yuto Nagatomo. Sul conto corrente bloccato però ci sarebbero stati solo 440 mila euro e poco più. Come già detto entro il 30 giugno andranno saldati gli stipendi e pagata la quota di iscrizione alla Serie B. Se il ricorso presentato non sarà accolto, sarà fallimento e lo Stato perderebbe i 22 milioni spalmati per l'erario non versato in precedenza.
Di quegli 11 milioni quindi ancora di fatto ne mancano la maggioranza. Le quote degli interessati sono: Trovato 2 milioni e 900 mila euro; Marin 1,5 milioni, Mancini 1,2 milioni, Campedelli 733 mila euro, al pescarese Mastrorazio (350 mila euro) e Leoni 150 mila euro. La caccia al tesoro quindi pare essere tristemente ferma a 3 milioni su 11 totali. Ora spetta capire dove siano finiti gli altri per far tornare i conti.

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