giovedì 30 settembre 2021

Missiroli, sangue romagnolo: " Squadra forte, voglio essere d'esempio"

La prima caduta in campionato nel derby casalingo con il Modena non ha smorzato l'entusiasmo portato dall'arrivo in bianconero di Simone Missiroli, ufficializzato domenica scorsa. Il centrocampista è giunto a Cesena dopo essersi liberato qualche settimana fa dal contratto che lo legava da tre anni alla Spal. La mossa è marchiata a nome del ds Moreno Zebi che ha così presentato il nuovo acquisto: "Avete avuto il piacere di vedere Simone già martedì sera. C’è stato un contatto a fine agosto, poi le dinamiche sono state quelle di non poter procedere nell'immediato, in seguito l’opportunità si è presentata concretamente e ha accettato la nostra proposta.
Ringrazio personalmente il club per aver colto questa opportunità per fare una operazione finalizzata per migliorare il bagaglio tecnico della squadra. Non era scontato, il Cesena dimostra un ulteriore atto di fiducia e voglia di essere il più competitivi possibili."

Simone Missiroli, nativo di Reggio Calabria ma con sangue romagnolo nelle vene, spiega le dinamiche del suo arrivo a Cesena: "C’è stato un primo contatto negli ultimi giorni di mercato. Io ho fatto delle valutazioni solo sotto l’aspetto personale, non volevo stabilizzare il percorso della mia famiglia e fare le cose di fretta. Ho chiamato il mio procuratore, a Ferrara ho fatto la risoluzione e ho rispettato la parola data al direttore sportivo. Per me la famiglia è fondamentale, ho due bambine che vengono prima di tutto. Viviamo a Modena da 10 anni, da quando sono arrivato a Sassuolo. 
Ho esordito in uno stadio che non è da C, in una partita che non c’entra nulla con la categoria. Il primo impatto è stato positivo, contro una squadra forte. Ci sono stato parecchie volte da avversario, è un campo caldo. Ho avuto tanti compagni che ci hanno giocato che ho sentito prima di venire qui, come Biondini e D’Alessandro. 
Siamo propositivi, abbiamo dimostrato di potercela giocare contro ogni avversario. Contro il Modena è stata una bella partita, abbiamo affrontato forse la squadra più attrezzata del campionato ce la siamo giocata alla pari e abbiamo avuto la possibilità di vincere. Abbiamo un'identità di gioco, ci deve dare la forza per dare continuità di prestazione e risultati. Ce la giocheremo e lo abbiamo dimostrato. Come visto ad Olbia, la squadra sta sul pezzo, concentrata, non molla mai, lotta sulle seconde palle e non lascia niente al caso. 
Da giovane ero seconda punta, poi piano piano mi sono completato come centrocampista e mezzala. Con l’età maturi sotto l’aspetto mentale, ho fatto anche il mediano che, all’inizio, per me era impensabile. Ormai è indifferente giocare in un centrocampo a due o tre. Per assurdo, ora mi trovo male a fare la seconda punta. 
Mio padre è di Ravenna, venivamo sempre qui dai nonni in estate quando ero piccolo. Lui ha giocato sempre al Sud, ha sposato mia madre che è di Reggio Calabria e si sono spostati lì. Treviso mi è servita come esperienza fuori casa dopo tanti anni di Reggina. 
Mi piace sposare un progetto, stare tanto in un posto, con i calciatori che credono in una cosa, come al Sassuolo e alla Spal, l’ho sempre detto che volevo fare un percorso importante lì. Reggio Calabria è stato un trampolino di lancio verso il calcio vero, Sassuolo mi ha fatto maturare di più e diventare un calciatore vero, la Spal ha dato continuità al percorso del Sassuolo. Mi piace dare continuità nelle scelte che faccio quindi spero di trovarmi bene per restare anche in futuro. Ho avuto la fortuna di avere solo 5 anni fa un infortunio muscolare grosso. Da allora, sono sempre stato sopra le 30 partite a campionato. 
Sono il più vecchio della squadra, per la prima volta è così. Spero di essere un esempio positivo per i più giovani per farli crescere, visto che ne abbiamo tanti. Dagli allenamenti che ho visto sono forti. 
Nell’ultimo mese mi sono allenato da solo e non è la stessa cosa di fare allenamenti in gruppo. Parto da una buona base, ho un fisico leggero e mi ci vorrà poco per arrivare al pieno della forma. Ci sono tanti giocatori importanti in gruppo, devo capire le dinamiche dello spogliatoi e del gruppo".

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