martedì 26 marzo 2019

I campionati si vincono a marzo

Qui Villa Silvia - Inutile negarlo: il Cavalluccio sta passando un periodo nero. Quattro punti raccolti nelle ultime quattro giornate, frutto di una vittoria con l’Isernia, un pareggio in extremis con la Savignanese e due ko con Recanatese e Pineto ad inizio e fine di questo mini ciclo. In queste occasioni il Cesena ha realizzato sei reti ma subendone altrettante: quest’ultimo dato stona in confronto a quanto visto in precedenza quando la porta di Agliardi restava spesso inviolata. Ricciardo non segna più, Angelini non ha il polso della situazione, gli schemi sono prevedibili ormai, gli under in panchina non sono (ovviamente) all'altezza dei titolari, il pubblico esige vittorie, la pressione del dover sempre vincere si fa sentire. Queste sono le maggiori cause della crisi: nati per vincere, a tutti i costi, in una piazza che accoglie, abbraccia e a volte fischia ma sà stare vicino alla squadra con applausi (come avvenuto domenica scorsa anche) nei momenti di difficoltà. Chi voleva vedere vittorie facili e calcio champagne doveva fare l'abbonamento allo Juventus Stadium, qui siamo in provincia, l'anno zero della rinascita. Come ha detto Giuseppe De Feudis "il clima nello spogliatoio è sereno, le difficoltà sono in campo". Il contradditorio: il girone F non è il più difficile caro capitano, ma in una stagione è normale avere ostacoli, ci sono anche gli avversari (sia noti che non). Lo sport è fatto così. Allontamiano i leoni da tastiera e i commenti suicidi che chiedono la testa di Angelini a sei giornate dal termine, la dirigenza si è esposta confermando la fiducia al mister, ma perchè era in dubbio? I dati fino ad ora sono chiari: da quando il Cesena è salito in testa alla classifica non è mai sceso, miglior difesa, tanti bomber nell'organico. Tutti dati positivi, occorre però non frenare nei mesi caldi e decisivi perchè "i campionati di vincono a marzo", questo è il mantra. E' vero, le sterzate decisive si danno adesso, ma se piomba la paura del vincere bisognerà sudare fino alla fine. Basta anche 1 punto al 5 di maggio per gioire e lasciare gli inferi dove siamo stati relegati. Testa alta quindi e idee chiare con una forma fisica tutt'altro che perfetta, infatti gli uomini di Angelini stanno pagando gli sforzi relativi alla rincorsa e al sorpasso sul Matelica che ora è secondo a quattro punti di distanza. La sconfitta casalinga con il Pineto è stata archiviata e i 'capi supremi' Patrignani, Pelliccioni e Martini hanno garantito la fiducia al mister che martedì pomeriggio ha ritrovato la squadra al Centro Sportivo Conte Alberto Rognoni. Sul rettangolo verde la giornata primaverile si è aperta con riscaldamento a base di corsa, possesso palla e partitella finale con gol di Capellini. A parte lavorano Ciofi, Campagna che sono sotto osservazione entrambi, De Angelis e Mantovani.

6 commenti:

  1. In assenza di ciofi, perché non far giocare rutjens? Così si possono schierare 3 over in attacco.

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    1. Rutjens è un '98 come Valeri, vorrebbe dire giocare con 5 under.

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  2. Agliardi
    Noce
    Benassi
    Rutjens
    Valeri
    Fortunato
    De Feudis
    Munari
    Tortori
    Ricciardo
    Alessandro

    4 under.

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    1. Qui ci sono due '98 (Rutjens e Valeri) e un solo '99 (Noce). Serve obbligatoriamente un altro giocatore nato dopo il 01/01/99...

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    2. e comunque Rutjens dovrebbe giocare di più a prescindere

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