domenica 16 ottobre 2016

Maurizio Ciaramitaro

Maurizio Ciaramitaro ha calcato il campo del Dino Manuzzi dal 2004 al 2006, il suo “final score” con la casacca bianconera è di 70 presenze e 11 reti. Maurizio venne in prestito dal Palermo, sua città natia, e l’esperienza romagnola al "nord" lo fece maturare a tal punto che gli anni successivi riuscì a calcare i campi della Serie A e della massima serie svizzera. Già dalle prime uscite estive da "nuovo" della combriccola fece vedere il suo fosforo, buona tecnica e piede piuttosto educato. Inesauribile motorino, vedeva anche la porta quando possibile. In gol in amichevole estiva, a causa della sua capigliatura viene soprannominato "Olmo" e si vociferava che pure Confalone e compagni lo chiavamavo in quella maniera. I primi impatti alla B e fino a gennaio sono duri perchè gioca fuori ruolo. In primavera però sboccia e a fine anno entra nel cuore dei tifosi facendo anche i primi gol in bianconero, per un totale di quattro. Alla sua prima rete segna dalla parte della Curva Ferrovia e si fa tutto il campo con le lacrime agli occhi.
Maurizio (ora tesserato per il Trapani) ha ricoperto il ruolo di mezzala condividendo il reparto con altri beniamini della curva mare come Pestrin e Salvetti. La sua miglior stagione è stata senza dubbio la stagione 2005-2006, anno in cui il Cesena si arrese ai play-off di serie B perdendo contro il Torino e la vergognosa direzione di Farina, ora ai vertici della federazione arbitri. Maurizio quell’anno fu un titolare inamovibile nel 4-3-3 di mister Castori guadagnando tanti palloni a centrocampo e fornendone altrettanti al tridente d’attacco formato da Ferreira Pinto, Papa Waigo e Bernacci. È stato un centrocampista di inserimento dotato di un buon tiro da fuori, entrambi gli anni ha indossato la maglia numero 14. Proprio un suo gol, sfogliando l'album dei ricordi, sancì l'ingresso nei play-off, proprio contro i granata. Insieme a Salvetti la coppia realizzò addirittura 24 reti, nessuno come loro in quella magnifica stagione. "Il segreto sta nel disegno tattico di Castori - analizza Ciaramitaro al Corriere Romagna nelle cronache dell'epoca -: il modulo che ha scelto e l’organizzazione di gioco che ha dato esaltano le caratteristiche di tutti. Soprattutto le mie e quelle di Salvetti, giocatore, mi sia concesso, che non c’entra niente con la B. Per le qualità tecniche, tattiche e fisiche, Emiliano avrebbe meritato di giocare almeno per una volta in una squadra di A in lotta per lo scudetto. Dal calcio ha avuto meno di quanto meritasse".
Indimenticabile anche il suo colpo di testa vincente contro il Torino nel 1-0 del Manuzzi con un Toro atteso dal rientro in Serie A. Correva l'anno 2004-2005, 13 marzo, e proprio sotto la Curva Mare il centrocampista la mise nel sacco beffando tutti a 20 minuti dalla fine. "Il gol-vittoria che realizzai - ricorda il centrocampista - al Torino fu importante per il Cesena ma fu soprattutto per me. Credo che quel giorno sia nato, con un po’ di ritardo, il vero Ciaramitaro. Nei primi sei mesi vissuti in Romagna, infatti, avevo faticato tremendamente. Però, quel periodo nero, mi ha fatto crescere e maturare. E penso di averlo dimostrato in seguito".
I saluti definitivi arrivano nei primi giorni di giugno del 2006, con comunicazione di Giorgio Lugaresi in persona. "L’ambiente in generale, la città, i compagni, il rapporto con il tecnico, che mi ha insegnato tantissimo nonostante un brutto inizio, tutti quelli che lavorano nell’ombra per il Cesena, i tifosi. Tutti. Ho ricevuto tantissimo da tutte queste persone ed è anche grazie a loro che questi due anni rappresentano la svolta della mia carriera. Io ci ho ripensato e ho ripensato soprattutto a Cesena-Torino: impossibile non vincere dopo una partita così bella, purtroppo quell’1-1 ha pesato troppo nella doppia sfida. Il rammarico è grande, ma il Cesena si è fatto rispettare ed è uscito a testa altissima".
Rumors di mercato l'hanno visto vicino al ritorno a Cesena qualche anno fa, ma poi l’affare non si concretizzò, oggi Maurizio gioca nel Trapani e l’anno scorso ha sfiorato la promozione in serie A perdendo la finale col Pescara. Il suo palmares vanta un campionato di serie C col Palermo e un campionato di serie B con il Chievo Verona.

1 commento:

  1. Grande Mauri, campione di umiltà e serietà. Grazie di tutto

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