lunedì 11 aprile 2016

Kone: "Nei play-off può succedere di tutto"

Qui Villa Silvia - Tanto sole al Rognoni per la giornata odierna di allenamento dopo la domenica concessa da Mister Drago per il riposo. La volata play-off impazza e venerdì sera il Cesena dovrà cercare di migliorare il sesto posto in compagnia proprio del Pescara, squadra a cui andrà a fare visita alle ore 20.30.
Chi non è sceso in campo contro il Vicenza ha aperto il pomeriggio con lavoro fisico in palestra, aerobico e fase tattica. In particolare sono state affrontate le situazioni di uno contro uno per saltare maggiormente l'uomo e due contro due. Il resto del gruppo invece hanno svolto defaticamento con corsa alternata. Partitella con limite di tocchi finali per tutti. In gruppo sono rientrati gli ex febbricitanti Agliardi, Improta, Dalmonte. Falco e Sensi hanno lavorato a parte ma il trequartista farà rientro con i compagni la prossima settimana, Sensi (diffidato) invece è atteso per mercoledì o giovedì. Infine rimane Milan Djuric che ne avrà ancora per 2 settimane almeno. Dalla squalifica rientrerà Valzania, dovranno invece fare massima attenzione Lucchini, Caldara, Renzetti e Kessie.
E' arrivata la convocazione nella B Italia per Matteo Gasperi: il centrocampista parteciperà all'amichevole contro il Parma al Tardini mercoledì alle ore 15.00.
Appuntamento martedì alle ore 15.00 sul sintetico del Rognoni per un nuovo allenamento.

Ospite di Bianco e Nero d'Autore a Teleromagna è stato Moussa Kone.
"Col Pescara sarà una partita difficile, ma come le altre. Dovremo andare lì a fare il nostro gioco.
Il Cesena fuori casa non so cosa gli possa mancare per poter fare le stesse prestazioni del Manuzzi. Di recente siamo molto migliorati. Se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo continuare così.
Nei play-off può succedere di tutto. Sono partite a parte perché sono andata a ritorno. Con l'Avellino abbiamo battuto lo Spezia ma poi abbiamo perso con lo Spezia.
Col Vicenza sono le classiche partite che occorre stare attenti fino alla fine. Calano e Sampirisi hanno preso due pali alla fine. E' un punto guadagnato.
Stanchezza? Non più di tanto. Nel finale è vero che siamo calati.
La promozione col Pescara è stata molto bella. Ci siamo divertiti ed è stata una bella annata. In settimana facevamo molta fatica con Zeman. Analogie? A Cesena la situazione diversa. Per tanti aspetti. Drago è diverso da Zeman, entrambi però danno fiducia ai giovani.
Non ho mai avuto episodi di razzismo in carriera".

In radio a Studio Delta è intervenuto Antonino Ragusa.
"Il mio nome deriva da mio nonno paterno, è molto diffuso al Sud Italia. In Sicilia però mi chiamano però Antonio, ma non so il motivo. E' una cosa un po' strana.
A 16 anni ho lasciato casa per andare a Treviso. Non è stato facile perché dopo i primi giorni volevo tornare a casa dai miei amici e dalla famiglia. Hanno sempre cercato di convincermi a tenere duro e fortunatamente ci sono riuscito grazie al loro aiuto. Ora ho un po' di frutti di quei sacrifici. Un ricordo brutto? Quando andavo a scuola al mattino vedevo tutto buio per la nebbia. Era un po' un trauma il livello dell'atmosfera e della temperatura.
Essendo abituato a vedere il mare tutti i giorni, sono sempre stato vicino al mare come a Pescara, Salerno e Reggio Calabria. Mi son sempre trovato benissimo in città abbastanza belle.
Ultimamente ho visitato poco la riviera romagnola, ma son andato a Rimini, Riccione, Milano Marittima. Non ho girato tantissimo ma appena il meteo sarà migliore, andrò in giro in maniera approfondita. A Ravenna non sono mai andato.
In Romagna si sta benissimo ed è un posto ben organizzato. Non la conoscevo e la consiglio anche per fare una vacanza.
Ascolto molta musica, anche dal tragitto da casa al campo di allenamento. Ultimamente ascolto il raggaeton, ce lo ha inculcato Tabanelli.
Non sono fidanzato. La mia ragazza ideale deve avere tante piccole cose che vadano oltre l'estetica.
La mia esultanza del calcio sulla bandierina simile a quello di un karateka mi è venuto istintivamente dopo un gol con la maglia della Reggina.
Fino ad ora mi son trovato benissimo, anche prima di iniziare la mia avventura sapevo già cosa avrei trovato. Non era facile rifiutare in estate, ci sono state stagioni in Serie A anche recentemente. La Serie A? Non è un obiettivo facile".

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