domenica 26 aprile 2015

Genoa - Cesena 3-1 32° giornata Serie A 2014/2015

GENOA CESENA 3-1 (Bertolacci 38', Perotti 47', Pavoletti 53', Carbonero 69')



RISULTATO FINALE: GENOA CESENA 3-1
Genoa CESENA 3-1. Seconda sfida in due settimane per il CESENA a Marassi. Bianconeri che non vincono dal 1 marzo e devono recuperare punti sull'Atalanta, a pranzo con un pareggio contro l'Empoli ha allungato a +8. L'attacco latita e urgono rimedi, Brienza ha recuperato in extremis, mentre Cascione è stato innestato per l'assente Giorgi. Nica e Agliardi hanno vinto le concorrenze di Perico e Leali.
Spettacolare coreografia della Gradinata Nord con un maxi telone che copre tutto il settore, lustrini e fogli rossoblù in grande quantità, spazio poi al verdetto dal campo. Nei primi minuti le squadre non si studiano e partono direttamente in fase offensiva ma le difese hanno la meglio. Si accende il match al 13': Bertolacci si incunea in area, serve dal dischetto Iago Falque che a botta sicura spara in porta. Miracolo di Agliardi che devia di piede! Sul rovesciamento di fronte è Carbonero a spezzare la difesa, va sul fondo e serve Defrel dal limite, destro sul primo palo ma Perin blocca! Gara vivissima tra le due compagini ma è scatenato Iago Falque: palla al piede si accentra e prova il sinistro a giro ma non è preciso.
Si vola al 24' con una grossa occasione per il CESENA: Defrel ruba palla a Roncaglia in una posizione delicata, alza la testa il francese e fornisce un buon assist a Cascione ma il suo esterno destro viene deviato da De Maio, palla che carambola su Carbonero. Il colombiano da ottima posizione spreca tutto mandando a lato, mani nei capelli per lui! Ancora Genoa in avanti con il solito Perotti: si beve Nica ed entra in area, destro a giro sul primo palo ma è altissimo. Agliardi era in traiettoria al 31'. Replica il CESENA con un lancio lungo di Cascione, Burdisso buca l'intervento e Djuric si infila nello spazio ma il suo destro è ciabattato. Perin non si scomoda dal divano. E' un botta risposta tanto che Marchese scodella bene sul secondo al 34' per la testa di Iago Falque, ottima sponda per Bertolacci.
Agliardi compie un miracolo e respinge la conclusione in corner poi infruttuoso. Il gol è nell'aria e si materializza al 38': corner battuto corto tra Marchese e Perotti, cross in mezzo e tutto solo Bertolacci infila di testa Agliardi. Esplode Marassi con un soddisfatto Preziosi in tribuna, Di Carlo invece mastica amaro. Risposta CESENA: sugli sviluppi di un corner Carbonero posizionato dal limite dell'area spara in porta ma il tiro è deviato da Perotti. Ne scaturiscono altri due corner consecutivi in cui Brienza innesca Carbonero a destra, palla in mezzo per Djuric che batte a colpo sicuro, ma Perin di piede nega il pareggio! Dall'altra parte Perotti supera Nica in area, tackle da dietro e rigore concesso da Peruzzo. Camminata del numero 10 rossoblù che spiazza al 47' Agliardi. Si finisce negli spogliatoi col 2-0 pesante e per il CESENA è durissima risalire!
La prima mossa di Di Carlo è l'innesto di Renzetti per Lucchini. L'esterno mancino ritrova il campo dopo un infortunio. Al 48' cambio forzato per Gasperini con un problema muscolare per Perotti, al suo posto Lestienne. Il Genoa spinge e arriva il 3-0: De Maio verticalizza per Pavoletti e tutto solo insacca il tris in scivolata. Festa rossoblù totale, ancora una volta è Nica a tenere in gioco tutti. C'è spazio per l'esordio di Dalmonte che sostituisce uno spento Brienza, mentre Gasperini innesta Laxalt per Bertolacci. Arriva una fiammata bianconera: Carbonero si strascina dal limite Burdisso e fa partite un bolide di destro che si infila sotto la traversa!
Un altro gol epico per il colombiano che riapre disperatamente la gara al 69'! Si alza il baricentro del CESENA che mette pressione e con Defrel – Djuric riprova al risalita. Carbonero pare essersi svegliato e mette paura al Genoa ch si chiude nella propria metà campo. Il cuore dei romagnoli sta venendo fuori e Di Carlo si gioca l'ultima carta chiamata Succi per Djuric al 79'. Risponde Gasperini con Izzo per Rincon un minuto dopo. Ci si avvia nelle fasi finali di gioco e la morsa del CESENA si è allentata col Genoa che fa accademia. Addirittura è Kucka che può siglare il 4-1 con una capocciata ma la sfera sfiora il palo all'82'!
Rispondono i bianconeri con una incursione di Succi anticipato da Perin in uscita alta, ma dal corner la difesa di casa libera. Ancora CESENA, Dalmonte all'87' recupera un palla interessante a metà campo, Succi verticalizza per Defrel ma la corsa si infrange su Perin che spedisce in corner. Nei 5 minuti i recupero viene anche espulso Zè Eduardo (92'), come se non bastasse la disfatta. Anche Di Carlo viene espulso a fine gara per proteste.
Finisce così la gara a Marassi: il Genoa affonda il CESENA per 3-1 e le speranze di salvezza sono praticamente finite. In campo si sono viste due quadre e l'alto tasso tecnico degli uomini di Gasperini ha pagato. Il CESENA arriva con le ossa rotte allo scontro diretto con l'Atalanta mercoledì prossimo.

PAGELLE - Diamo i numeri!

Agliardi 7: vince il ballottaggio ancora con Leali e salva il risulato già al 13' su Iago Falque e al 34' sulla botta di Bertolacci. Nulla può sul rigore di Perotti e sulla giocata magnifica di Pavoletti. LEALTA'
Nica 4: vita dura la sua con Perotti e Marchese da arginare. Il numero 10 rossoblù gli fa vedere i sorci verdi e la corsia è un'autostrada. Suidico sul fallo da rigore prima di bere un the caldo. Condanna i compagni sul 3-0 tenendo in gioco Pavoletti. DISASTRO
Volta 6,5: battaglia continua con Pavoletti, proprio ricercato lungamente nelle sessioni di mercato. Cerca di fermarlo come può e spesso ci riesce. Anche con Perotti mantiene solidità. E' l'unico a tenere alto l'onore. THE WALL
Krajnc 5,5: fatica ad anticipare gli avversari e Bertolacci gli mette paura. Pavoletti fa quello che vuole. FRENO
Lucchini 5,5: ancora fuori ruolo non è facile il suo compito e difatti Iago Falque lo anticipa nel possibile 1-0 sventato poi da Agliardi. A parte questo tappa i buchi. Esce a fine primo tempo per Renzetti. ONESTO
Cascione 6: prende lui le chiavi in mano della squadra con Brienza affogato. Vince la sfida con Rincon nel testa a testa a metà campo. Prova anche qualche conclusione offensiva in cui non è fortunato. LAVORATORE
Zè Eduardo 5,5: botte e contrasti in mezzo al campo. Fa quello che può. Nel finale viene espulso per riparare a un errore, l'ennesimo di Nica. SACRIFICATO
Carbonero 6: inesistente come al solito in fase difensiva, dà però supporto in quella offensiva. Rischia anche di segnare al 24' ma manda tutto alle ortiche. Irruento nei ripiegamenti, si riscatta col bolide al 69' che risulta la rete della bandiera. GOLAZO
Brienza 5: in settimana non si è mai praticamente allenato e viene rischiato. Imbrigliato da Kucka e Rincon, deve scendere per recuperare palla. Anche Roncaglia a scalare gli mette pressione e non può gestire palla. Esce dal campo affranto al 59'. BUIO
Defrel 5,5: corsa e impegno non bastano. Chiuso da Burdisso, si sveglia solo negli ultimi 10 minuti dove spreca tutto davanti a Perin su lancio a tu per tu con il portiere. POCHEZZA
Djuric 5: qualche tocco sporco e nulla più. Non marca Bertolacci sul gol da corner, ma la domada è: perchè deve farlo lui? Ha l'occasione del pareggio al 41' ma Perin gli nega la gioia del gol. FANTASMA
Renzetti 6: tiene la posizione e limita Rincon e Lestienne. In avanti combina poco. SBENDATO
Dalmonte 6: esordisce in Serie A e si gioca le sue occasioni in mezz'ora di gara. Qualche discreta giocata l'ha fatta come quando ruba palla per un contropiede pericoloso a pochi minuti dalla fine. La salvezza non passa da lui. ALUNNO
Succi 6: offre un assist al bacio all'87' per Defrel ma è tutto vano. CARTA DELLA DISPERAZIONE

Di Carlo 5,5: ancora una volta ha una lunga lista di assenti ma decide di innestare Nica dal primo minuto per Perico non al top. Rischio mal ripagato per la pessima prestazione del romeno, a questo punto è meglio convocare Venturini o Zamagni della Primavera. Getta nella mischia Brienza ma è nullo, l'attacco non ingrana e nemmeno un super Agliardi salva dalla disfatta. Tatticamente c'è poco da commentare: corsa e gamba non hanno dato frutti contro l'alta scuola del reparto avanzato rossoblù. Una reazione piccola c'è stata ma di poco conto.

Gradinata Nord Genoa 9: coreografica che rimandata dal derby viene proposta contro il Cesena. Lo show è sugli spalti, tutto Marassi è rossoblù, in tutti i settori. Soddisfatti Preziosi e Gasperini, il livello di supporto è altissimo. La festa è solo loro già dopo 45 minuti.

Settore Ospiti Cesena 6: nella bolgia ligure i bianconeri si fanno sentire come possono, intervallando i cori dei padroni di casa, soprattutto ad inizio gara. Facce sconvolte dopo il verdetto dal campo.

INTERVISTE POST PARTITA

Domenico Di Carlo
"In casa il Genoa è una squadra che mette grande pressione e fa giocare poco gli avversari. La prima mezz'ora il Cesena ha fatto la gara che doveva fare, senza essere remissiva. Paghiamo soprattutto gli errori individuali perchè hanno pregiudicato il rendimento della squadra. Il Genoa è una buona squadra ma su tre occasioni avute sono usciti 2 gol. Purtroppo gli errori individuali sono quelli che ci condizionano anche sull'aspetto del risultato. A livello di collettivo non posso rimproverare nulla, i ragazzi hanno dato tutto e mi è piaciuto l'approccio alla gara.
Otto punti dall'Atalanta sono tanti ma dobbiamo guardare a noi stessi e cercare in casa di vincere le partite, mentre lontano dal Manuzzi avere un atteggiamento meno timoroso".


Gian Piero Gasperini
"E' stata una bellissima giornata e vogliamo provare ad andare avanti fino alla fine. È una ricorsa con Milan, Inter e Torino dobbiamo incontrarle tutte e tre e vogliamo concentraci su questi sconti. Andremo a Milano con l'entusiasmo per la vittoria di oggi e se dovessimo ottenere punti nelle due gara davanti a noi allora potrebbe veramente succedere di tutto".

Juraj Kucka
"Oggi siamo stati molto bravi perché non era facile. Tre gol pesanti, peccato averne subito uno. Crediamo all'Europa, ma guardiamo partita dopo partita. Ora testa a Milano, cercando di fare punti anche lì".

Andrea Bertolacci
"Sapevamo di affrontare una squadra ostica ma abbiamo messo subito grande intensità in campo: il risultato è giusto.
Ogni volta che scendo in campo do tutto, poi se le mie qualità possono servire sia per difendere che inserirmi in avanti mi fa molto piacere. L'importante è continuare a pensare che siamo una squadra forte e che da qui alle prossime sei partite sarà sempre battaglia".

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