giovedì 16 aprile 2015

Dossier infortunati: parlano Foschi e il medico Bazzocchi

Qui Villa Silvia - La squadra di Mimmo Di Carlo ha effettuato l'allenamento del giovedì pomeriggo a Villa Silvia in una giornata climaticamente gradevole. Il mister ex Mantova ha fatto lavorare i suoi uomini sul possesso palla e sulla velocità, concludendo la sessione con una partitella ed esercizi sui calci piazzati. Ritorno in gruppo per Tabanelli, Giorgi e Brienza mentre Bressan, convalescente dall'influenza che lo fermato negli ultimi giorni, si è allenato a parte. Aggregati i Primavera Saporetti, Makarov e Venturini. Il Cesena tornerà a sudare nella rifinitura a porte chiuse che si svolgerà sempre a Villa Silvia venerdì alle 10:30.

Più ombre che luci sull'operato dello staff medico dell'A.C. Cesena. Una raffica di infortuni ha colpito i bianconeri in questa stagione ma il numero degli stop rientra nella media, quello che più preoccupa sono però i tempi di recupero e la gestione dei singoli casi. Il Corriere Romagna ha intervistato il medico sociale Paolo Bazzocchi e Rino Foschi ponendo gli esempi di Marilungo (si opererà martedì prossimo per una sintome retto-adduttoria dal dottor Cugat a Barcellona, la stessa persona che lo ebbe come paziente ai tempi dell'infortunio al legamento crociato), Magnusson (lesione di I grado all'adduttore con l'Inter, convocazione e match in nazionale islandese: dopo il pasticcio il biondo tornerà tra un mese), Valzania (lesione di II grado al bicipite femorale destro ormai recuperata, tornerà col Genoa) e Renzetti (Foschi ammette le colpe per aver forzato il recupero dalla lesione al bicipite femorale, ora il terzino ha solo un sovraccarico al tendine ed è quasi guarito).

Corriere dello Sport Stadio - L'ultima frontiera del tifo violento
Corriere dello Sport Stadio - La nuova emergenza dalle Coppe Europee
Il Corriere dello Sport - Stadio ha stilato un dossier sulla violenza negli stadi, tema caldo che fa parlare tutti e di cui pochi hanno realmente coscienza. Si parla di criticità su cui intervenire come sistemi di sicurezza e gestione degli impianti sportivi e c'è una classifica che elenca una top 20 dei Daspo in vigore (sinceramente non si capisce se sia motivo di vanto per chi li emette o ragione di scherno per chi ha sempre il dito puntato verso i tifosi). L'impressione è che spesso la carta stampata parli per partito preso e per luoghi comuni che oramai si ripetono da decenni mentre nessuno tra Stato, federazioni e club faccia qualcosa per intervenire per il bene dei tifosi, sempre meno presenti negli stadi.

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