martedì 17 marzo 2015

Nica, il pitbull romeno

Qui Villa Silvia - Martedì di ripresa dei lavori al Centro Sportivo Conte Alberto Rognoni (leggi qui il programma completo settimanale). La seduta unica pomeridiana è stata scandita dal consueto riscaldamento seguito da lavoro tecnico a metà campo con torelli e possesso nello stretto, infine si è passati alla parte atletica. In conclusione partitella finale a campo ridotto. Viste le numerose assenze dalla Primavera sono stati aggregati Saporetti, Fabbri, Pierfederici, Gaiola, Dalmonte, Severini e Raffini. A metà giri hanno sudato Lucchini, Renzetti e Cazzola. I primi due dovrebbero recuperare per la sfida di domenica sera contro la Roma. A parte invece hanno svolto lavoro defaticante De Feudis, Magnusson, Djuric, Mudingayi e Defrel. Franco Brienza, Valzania e Marilungo invece sono rimasti coi fisioterapisti per recuperare dai loro guai fisici. Buone notizie da Tabanelli: a Bologna è stato visitato per il decorso post operatorio e la sua frattura al quinto metatarso del piede sinistro si sta rimarginando a dovere.
Per mercoledì è prevista una doppia seduta sempre a Villa Silvia a porte aperte, e alle 13.50 parlerà in conferenza stampa Luka Krajnc.

Martedì sera Giorgio Lugaresi sarà premiato tra gli altri, per "aver saputo mettere in atto, con equilibrio e profonda passione, un attento piano di risanamento della società romagnola riconsegnandola ai palcoscenici della massima serie". L'evento si terrà al Palace Hotel di Sansepolcro e verrà presentato il Torneo Città di Sansepolcro edizione 2015.

Ospite a Radio Studio Delta su "Scarpini 4" è stato il difensore Constantin Nica alla vigilia del suo 22° compleanno.
"Ho saputo solo cose buone di Cesena. Conoscevo Popescu che giocava qui e mi ha parlato bene della squadra. Meglio per me.
Possiedo ben 4 pitbull in Romania in cui possono scorrazzare nel giardino molto grande. Mi piacciono perchè sono aggressivi, come me in campo. Il mio paese è cambiato molto. Non ci sono molti disordini rispetto alla gente che viene qui. Si mangia molta carne e poco pesce.
La Nazionale? Devo trovare più continuità qui a Cesena per guadagnarmela.
Nel mio paese si gioca molto a calcio ma anche la pallamano è uno sport molto praticato.
Io e Zè Eduardo siamo amici: siamo stranieri e lontano da casa. Parliamo in diverse lingue. Ma tutto il gruppo è unito. Sono qui da 2 anni ma l'italiano si assomiglia al romeno perchè sono due lingue latine.
In Italia c'è molta tattica. In Romania i giocatori sono bravi ma il campionato è molto diverso. Tra Roma e Juventus non c'è molta differenza di qualità ma cambia l'atteggiamento in campo.
Il mio esordio in Europa League è stato difficile. Davanti ho avuto Taison del Metalist e giocavo con la Dinamo Bucarest.
L'attaccante più difficile da marcare è Higuain. Se vai da una parte, lui sfugge dall'altra.
Se non fossi venuto in Italia mi sarebbe piaciuto andare in Inghilterra: è un calcio fisico e veloce adatto alle mie caratteristiche.
Una delle mie passioni oltre al calcio sono le auto, ma sono pericolose. Non mi piacciono la Formula 1 e la Moto Gp, preferisco la pesca.
La musica fa parte della mia vita a partire dal mattino appena alzato. Anche in auto durante i viaggi ascolto i brani.
Nel tempo libero sto a casa a riposare, gioco alla playstation. Gioco a Fifa col Real Madrid di Izco e Assassin's Creed ma l'ho già finito. Quando esco sto nelle vicinanze. La città è tranquilla e tutto è a portata di mano. Sono anche su Facebook e Instagram, così rimango in contatto con i miei amici lontani e passo il tempo in qualche modo.
Se non avessi fatto il calciatore avrei fatto il Carabiniere come mio padre. In Romania però ci sono i Gendarmi.
Vacanza ideale? Parlavo con Zè Eduardo di Rio de Janeiro e credo andrò con lui".

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