martedì 24 marzo 2015

Agliardi: "A Bologna situazione difficile, Cesena scelta azzeccata"

Qui Villa Silvia - Ripresa nel pomeriggio al Rognoni sotto la guida di Di Carlo. Il lavoro intrapreso è stato di scarico con parte propriocettiva, esercizi tecnici, calcio tennis, partitella e fase aerobica finale prima di buttarsi sotto la doccia. Hanno invece lasciato il gruppo già da lunedì sera i nazionali Djuric, Krajnc, Leali e Magnusson. In differenziato hanno lavorato Giorgi, De Feudis e Mudingayi mentre hanno proseguito le terapie del caso Valzania, Brienza, Tabanelli e Zè Eduardo. In gruppo è però rientrato Cazzola, mentre Marilungo è ancora in fase di rodaggio. A rilento procede il recupero di Renzetti per via di una tendinite al bicipite femorale della coscia sinistra. Si è allenato a parte tra terapie e palestra.
Mercoledì è prevista una doppia seduta al Rognoni con inizio alle 10.30 e alle 15.


Federico Agliardi è stato ospite di "Scarpini 4", programam radiofonico di Radio Studio Delta.
"Si è creata all'ultimo giorno di mercato la possibilità di venire a Cesena e ho colto la palla al balzo. Campagnolo si era infortunato e a Bologna la situazione per me era difficile. Io faccio il professionista e non ci ho pensato due volte anche se sono dovuto scendere di categoria. Il passato non si può cancellare ma ho avuto ottime sensazioni fin da subito; conoscevo il Mister e sapevo come lavorava.
Mi sono giocato le mie carte e la scelta è stata azzeccata. Spero di fare ancora grandi cose e di dare tutto me stesso anche come persona.
I maestri? Buffon sicuramente. Mi stupisce la sua voglia di mettersi in discussione e non fermarsi mai. Lui e Casillas sono incredibili. Ho cercato di rubare segreti anche un grande come Antonioli ma in passato è chiaro che ci sono stati grandi portieri come Zoff, Sebastiano Rossi...
Da piccolo prima di giocare a calcio ho iniziato a praticare mini basket fino ai 12-13 anni. Poi mi sono infilato in porta dove ho fatto la trafila delle giovanili
La Serie A nel 2003 è stata una grande emozione. Ho coronato un sogno di tanti ragazzi e fu la prima partita che non prendemmo gol in Brescia - Bologna. Avevo vent'anni.
Gimmy Fontana? Io avevo 23-24 anni lui invece sui 38. Fu un periodo molto bello a Palermo perchè era una piazza ambita al tempo. Andammo in Europra e giocavamo contro l'Inter per i primi posti. Lo ricordo in maniera positiva. Sono esperienze che fanno crescere parecchio a livello di squadra.
La passione per la musica me l'ha trasmessa mio padre da piccolo. Nel weekend metteva su sempre i dischi dei Pink Floyd.
Durante la sosta del campioanto non so cosa farò. Forse andremo a Palermo dai parenti di mia moglie.
A Pasqua vorrei trovare dentro l'uovo la salvezza del Cesena: per me e per i mie compagni. La mia vita è quella".

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