martedì 24 febbraio 2015

Zè Eduardo tra Zico e Falcao

Qui Villa Silvia - Grandi problemi di formazione per Di Carlo. Pulzetti, Cascione e Valzania si sono allenati a parte mentre Cazzola, Tabanelli e Marilungo sono i lungodegenti e salteranno per certo la sfida di domenica con l'Udinese.
Duro il bollettino medico, in particolare per Zè Eduardo: indossa una struttura semi rigida al ginocchio sinistro dopo lo scontro terribile con De Jong nemmeno punito domenica scorsa nella gara col Milan. Mercoledì (prevista una doppias seduta al Rognoni e conferenza stampa di De Feudis alle 14.00) sarà visitato dai medici per capire l'entità del suo infortunio.
Nica invece sta meglio, i 4 punti di sutura al sopracciglio si stanno rimarginando. In gruppo sono rientrati Perico e Moncini.
Chi è sceso in campo al Meazza ha svolto lavoro atletico col preparatore Riela, mentre tutti gli altri sono stati impeganti in una sfida amichevole con la Primavera di Angelini. La gara è stata condizionata dalla forte pioggia ed è terminata 1-1 con le reti di Moncini e Marioana.

Zè Eduardo è stato ospite a Scarpini4 in onda su Radio Studio Delta.
"A 18 anni sono andato via di casa in principio sentivo la mancanza. La mia famiglia era sempre con me quando mi sono spostato, c'era pure mio fratello più grande di me di due anni. Prima in Olanda e poi qui in Italia. Sono stato fortunato, la famiglia è molto importante.
Ero partito a 7 anni a giocare a calcio e tutti hanno il sogno di giocare a calcio. Dell'Italia conoscevo poco, ero venuto a 14 anni col Cruzeiro per un torneo poi perso con la Fiorentina. Con me c'era Dodò e invece come avversario Juan Jesus anche lui dell'Inter.
Con la maglia verdeoro ho vinto diverse competizioni. Per un brasiliano è una emozione molto grande, non ci sono le parole per descrivere l'emozione. E' un sogno che si realizza.
Sono stato a Padova, Empoli e Parma. Sono stato bene in tutte le città, penso che siano tutti posti diversi ma piacevoli ognuno nel suo modo. L'Italia è ricca di storia, si mangia bene le città sono belle.
Questa estate mi hanno aiutato molto a inserirmi Defrel, Renzetti, De Feudis che conoscevo già. E' un buon gruppo. Quando sono arrivato a Cesena mi ha colpito molto la tranquillità. C'è troppa calma ma fa bene. Nella riviera ci sono i divertimenti e si trova tutto. Ogni tanto faccio anche delle piccole gite nei paesi limitrofi.
Lo stadio è bellissimo e la tifoseria molto calda. Voglio finire nel migliore dei modi la stagione e poi penserò al futuro.
In stanza sono con Nica, ora sta meglio nonostante i punti di sutura.
Il Mondiale? Ero in Brasile e alla nostra Nazionale non è mancato nulla, forse un pizzico di rispetto. La Germania era molto forte e credo sia stata la prestazione più brutta di tutta la storia.
Se non giocassi in Italia mi piacerebbe giocare in Bundesliga. Sono stato due volte e conosco qualche amico. Preferirei la Germania rispetto a Spagna e Inghilterra, al Bayern Monaco mi piacerebbe.
Tifo Juventus questa sera in Champions League.
Mi piacerebbe raggiungere la carriera di Zico o Falcao. Hanno fatto cose molto importanti e più o meno sono nel mio ruolo.
Preferisco la piadina alla pasta. Mi piace molto col prosciutto e col formaggio.
Nel tempo libero guardo la tv e le telenovela brasiliane oppure gioco con la playstation.
Vacanza? Torno in Brasile appena ho lo stacco dal calcio. Mi piacerebbe andare anche a Singapore e in Australia.
Se non avessi fatto il calciatore avrei intrapreso comunque la carriera sportiva, magari in altri ambiti. Oppure anche l'imprenditore della piccola ristorazione.
Hobby? Colleziono le maglie di calcio, ne possiedo una ottantina".

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