martedì 17 febbraio 2015

Perico: "Pubblico da Europa League"

Qui Villa Silvia - Nella mattinata di ieri i 14 scesi in campo contro la Juventus hanno effettuato una seduta di scarico in palestra. Invece tutti gli altri hanno lavorato a pieno ritmo sul campo centrale in sintetico con fase tattica e partitella finale. Pulzetti, Valzania, Marilungo, Tabanelli sono indisponibili e hanno proseguito le cure fisioterapiche.
Perico è stato squalificato dal Giudice Sportivo per una giornata, mentre Di Carlo non salterà la sfida a San Siro col Milan per squalifica dopo l'espulsione di domenica sera. Il tecnico ha ricevuto solo una ammonizione con diffida.
La prima squadra oggi riposerò, mercoledì invece ci sarà una doppia seduta al Rognoni.

Il terzino destro Gabriele Perico è stato ospite su Teleromagna. Le sue dichiarazioni.
“E’ difficile fare il paragone delle prestazioni con Empoli e Juventus. In casa sfoderiamo buone prestazioni e creiamo qualcosa in più. Ci portiamo questo discorso da inizio campionato. Fuori invece abbiamo una carenza di personalità. Abbiamo trovato un campo pesante oltre alla giornataccia generale. Noi allenandoci su un terreno sintetico, appena affrontiamo un campo in erba normale ci dobbiamo adattare. Dobbiamo fare qualcosa di più fuori casa perché non bastano le gare al Manuzzi.
E’ difficile per le grandi squadre venire qua e impattare su questo terreno. I giocatori hanno tecnica sopraffina ma il loro rodaggio è stato propiziatorio per sfruttarlo. Abbiamo rovinato tutto dopo 25 minuti con due blackout. Siamo stati fortunati a tenerli sul 2-1, perché poi le grandi squadre ti castigano, come successo col Napoli e Fiorentina. Nel finale siamo stati premiati dal pareggio di Brienza.
La squadra ha dimostrato di essere viva. Sappiamo che tra due domeniche la situazione potrebbe essere o completamente negativa o positiva. Vogliamo rimanere lì e vivi. 7 punti di distacco dal Chievo Verona sono tanti ma dobbiamo fare il massimo come successo ieri con la Juventus.
Mi volevano espellere? Non è volontario il mio tocco e non credevo di avere il braccio così staccato. Evra ha protestato con l’arbitro ma Russo ha detto che l’Italia non è come l’Inghilterra. Non ci sarò domenica prossima col Milan.
Anche Lucchini sul rigore non è stato ammonito sul rigore. Nel mio caso credo sia compensazione: il primo giallo è stato anche severo, per un’entrata decisa. Se mi buttava fuori dopo 20 minuti cambiava la partita.
Giocatori davanti sfruttano le ripartente e gli inserimenti. Poi se devi fare la partita le difficoltà aumentano. Dove siamo mancati molti è fuori casa. Abbiamo fatto partite troppo timide per portare a casa qualcosa. Il cambio di marcia va fatto fuori casa.
La statistica più rilevante è stata quella dei contrasti vinti. In settimana Di Carlo voleva più aggressione e pressione forzata. Bisognava rischiare qualcosa per ottenere i punti e lo abbiamo fatto in un modo ragionevole.
La pressione a turno di Pirlo era stata studiata in settimana. Avevamo due moduli. Uno dei tre attaccanti doveva sacrificarsi e hanno limitato il giocatore che è il faro della Juventus.
I gol subìti? Se qualcuno è libero vuol dire che c’è qualcosa che non va. Tra errori singoli e di reparto, ne abbiamo fatte di tutti i colori. Trovare una soluzione è dura, poi cambiato allenatore e diversi moduli. Ci sono giocatori esperti e giovani all’esordio che si trovano attaccanti dormienti per 20 minuti e poi risolvono la partita. Sta a noi, ci vogliano maggior attenzione e concentrazione. Se riguardo il 2-1 preferivo una mazzata nei denti. La palla ha rimbalzato tre volte in area.
Il giallo doveva essere dato a Pogba per fallo su Nica.
Rigore su Lichsteiner? Ha fatto di tutto per togliere la mano, non è rigore.
La Curva senza barriere incide molto. Il tifo è quasi da Europa League. La cornice era importante, splendida. Vengo da stagioni a Cagliari in cui giocavamo con lo stadio chiuso. La scena di Brienza è fantastica".

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