giovedì 9 ottobre 2014

Chiesti 6 anni e mezzo per Chiodi

Qui Villa Silvia - Dal campo fa clamore la prima uscita di Hugo Almeida con i compagni. Rete e assist in partitella che strappano applausi dei circa 100 presenti. La condizione ideale ancora è lontana ma l'impegno non manca e tantomeno la classe. La seduta al mattin o è stata svolta in palestra mentre al pomeriggio Bisoli ha incentrato il lavoro sulla tecnica dei singoli e sui movimenti. Nella partitella finale, da registrare anche le due reti di De Feudis, che ha quindi smaltito la botta ricevuta alla testa dal pallone ad Udine.
In infermeria rimangono Coppola, Renzetti per febbre e Pulzetti a causa di uno stiramento. Tabanelli, Volta e Marilungo hanno svolto lavoro differenziato, mentre Cazzola è tornato finalmente in gruppo. Oggi è prevista una doppia seduta al Rognoni.

Riscoppia la bomba legata a Danilo Chiodi. A darne notizia è il TG3 dell'edizione serale di mercoledì 8 ottobre. La Procura Nazionale Antidoping del CONI ha chiesto 6 anni e 6 mesi all'attuale preparatore atletico del Cesena per somministrazione o tentata somministrazione di sostenze vietate, inoltre pare essersi avvalso di consulenza o prestazione di soggetti inibiti.
Il periodo a cui fa riferimento la procura è relativo al lasso temporale lavorativo presso il Rimini Calcio. Infatti accadde nel lontano giugno 2011 che al recidivo Vittorio Bianchi, 61 anni, furono commissionati gli arresti domiciliari per doping. Il medico riminese, secondo le ricostruzioni, somministrava sostanze proibite ad atleti di diversi sport in tutta Italia.
Gli indagati furono 54 tra cui appunto Danilo Chiodi. Nella stagione 2008/2009, in occasione della partita dei playout di serie B contro l'Ancona, secondo le forze investigative sottopose a trattamenti dopanti alcuni calciatori tra cui Emiliano Milone, anch'egli indagato. L'ex Rimini è quindi stato deferito alla Prima sezione del tribunale nazionale antidoping del Coni per la violazione degli articoli 2.8 e 3.2 delle Norme sportive antidoping.
Ora resta da capire ed attendere la risposta dei legali difensori e soprattutto come si muoverà il Cesena Calcio, per cui conto ha già parlato l'avvocato Grassani: "Ho letto il deferimento del Sig. Chiodi e lo ritengo infondato oltre che sperequato quanto all’entità delle sanzioni richieste, eccessivamente afflittive. Il Sig. Chiodi, anche alla luce dei chiarimenti e delle prove già forniti sia in sede sportiva sia in sede penale, riuscirà a dimostrare la propria estraneità da qualsivoglia violazione del Codice antidoping".

La Gazzetta dello Sport - Almeida: "Io, Mou, Vieri, ma ora c'è il Cesena"
Corriere Romagna - Almeida: "Chiedetemi se sono felice"
La Voce - Ecco Almeida: "Sognavo l'Italia e Vieri"

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