giovedì 15 maggio 2014

Lo stadio Manuzzi cambia nome. Scelta giusta?

Corriere Romagna - Lugaresi lancia la volata finale
La Voce - E se bastassero 7 punti per il grande sogno?
Qui Villa Silvia - La giornata di mercoledì ha rivisto aprirsi i portoni di Villa Silvia per una breve seduta di scarico sotto gli occhi vigili di Bisoli e Tardioli. Il Giudice Sportivo come preventivato ha fermato D'Alessandro, Volta e Marilungo per un turno a cui si aggiunge Coppola, ancora nella lista dei cattivi per l'ultima volta (erano tre i turni di stop per il pugno rifilato a Pisacane con l'Avellino). Con la Reggina, già retrocessa, dunque quattro titolari sono out. Ma l'infermeria è sempre super affollata: Bangoura e Consolini sono indisponibili, così come il solito Belingheri e pure Consolini. Non destano preoccupazioni Defrel e Alhassan. Con l'Empoli hanno lasciato il campo in anticipo per guai fisici, ma lo staff medico li ha rimessi in piedi senza problemi. Questa mattina alle ore 9.00 il torpedone partirà in direzione Roma, sede del ritiro dove nel pomeriggio si allenerà regolarmente. Venerdì infine si raggiungerà Reggio Calabria.

Lo stadio del Cesena cambia nome. Come annunciato dalla società, Pubblisole - società di comunicazione che detiene l'emittente tv Telereomagna e già organizzatrice di eventi a livello locale - si occuperà di trovare lo sponsor di maglia per la prossima stagione e porterà avanti il progetto di nuova denominazione dell'impianto bianconero, fenomeno che in Italia non è ancora sviluppato come negli altri paesi (vedi l'Emirates Stadium dell'Arsenal o l'Allianz Arena di Bayern e Monaco 1860). A differenza di quanto avviene all'estero, l'offerta sarà destinata solamente alle aziende del territorio e sarà di grande interesse poiché lo stadio diventerà anche una location per concerti, eventi e meeting. La decisione presa da Giorgio Lugaresi sta già facendo storcere il naso ad una fetta della tifoseria, legata al nome di Dino Manuzzi, presidentissimo che prese il Cesena in C e lo portò in Europa sulla scia di quanto avvenuto per la personale azienda ortofrutticola. E' doveroso, in particolare in questo periodo di crisi economica, mettere da parte un pezzo di cuore e pensare al bene della società. Può essere l'occasione giusta per convincere l'Orogel, l'Amadori o la Technogym di turno a investire sul Cesena e possibilmente anche sulle altre attività sportive della città. Il calcio è la disciplina con maggior attrazione e con il curriculum più importante a livello di risultati ma dovrà essere il punto di partenza per dare nuova linfa alle altre attività sportive della città. Il calcio a 5 è ora in ascesa, occorre comunque ricordare che vi sono decine di società che campano alla giornata. Il volley femminile in A1 è durato un anno, il baseball che ha visto spegnere sogni di promozione, il basket non se la cava molto meglio... il tutto per mancanza sponsor disposti a "buttare" qualche migliaio di euro. Ritornando sulla questione stadio, l'opzione migliore sarebbe mantenere il nome Dino Manuzzi affiancato al nome del nuovo main sponsor, provando così a mettere d'accordo gli investitori e la tifoseria per la salute delle casse societarie.

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