lunedì 10 dicembre 2012

Il giorno dopo di.. Cesena - Empoli 1-3

La Gazzetta dello Sport - L'Empoli fa 3 gol in 13 minuti, il Cesena sciolto come la neve
La Voce - Croce e Valdifiori il Cesena è nella fossa
Corriere Romagna - Il Cesena non ha più certezze
Qui Villa Silvia - Anche l'Empoli è passato sopra il cadavere del povero Cavalluccio con tre reti, siglate in esattamente 13 minuti da inzio gara. Due i colpi degli ex: Croce e Valdifiori. A fine gara Bisoli è rimasto una manciata di minuti sotto la Curva Mare a scusarsi con i tifosi che avevano riempito di fischi il post partita.
La ripresa degli allenamenti in vista dello scontro di sabato contro la Juve Stabia è prevista per oggi pomeriggio alle 14.30 al Manuzzi. Martedì e mercoledì gli orari e sede delle sedute saranno sempre gli stessi.

Il commento del post-partita
Un passo indietro, anzi tre. Proprio come le reti subite nei primi tredici minuti dall’Empoli. Un passivo pesante e meritato addolcito impercettibilmente dalla zampata di Rodriguez andata a segno nella ripresa. I romagnoli hanno avuto rari momenti di completa amministrazione del match, purtroppo ciò è avvenuto quando il tabellone posto in Curva Ferrovia indicava già “Cesena 0 Empoli 3”. Nei trenta minuti che hanno separato la triplice affondata degli ospiti dal duplice fischio del signor Manganiello gli uomini di Bisoli hanno tentato di mantenere la calma dedicandosi a prolungati possessi palla tuttavia intervallate da palloni persi maldestramente e da conseguenti ripartenze degli avversari. Ieri ci stava perdere, se qualcuno ha un paio di euro da puntare sull’accesso ai playoff dell’Empoli non esiti a farlo. La sconfitta era preventivabile, le proporzioni di essa e la prestazione degli undici in campo non è accettabile. La difesa a 3 non è stata in grado di arginare la piena creata da Saponara, Maccarone e Tavano e gli altri settori del campo hanno fatto ben poco per poter impensierire Pratali e soci. Coloro che a Lanciano avevano colpito in positivo si sono riconfermati, il resto della squadra (Comotto a parte) è sprofondato. Belardi necessita di guanti invernali, Favalli si è rivelato timido e probabilmente non è ancora pronto a sostenere la pressione di una piazza come questa, Caldirola e Djokovic alternano giocate da applausi ad altre da comiche fantozziane, Iori non possiede la pasta del capitano e rimedia cartellini in serie, Succi non fa gol se non gli mettono la palla sui laccetti, Ceccarelli va in difficoltà con il 90% degli esterni della cadetteria. I difetti sono tanti e durano da mesi: al termine della partita Bisoli l’ha ricordato ai tifosi posti sopra la vetrata della Mare, gli uomini a disposizione sono questi, le difficoltà rimangono ed è difficile fare meglio ma la squadra soffre. Vista da fuori la situazione è la seguente: l’unico componente tra dirigenza, staff tecnico e rosa pare essere proprio lo stesso allenatore. Campedelli, Mancini e Marin stanno uscendo di scena e attualmente solo lui può strigliare la squadra, suonare la carica e moralizzare uno ad uno i giocatori. E’ dura ragazzi!

Il triplice fischio 
Se al sabato è stata discutibile la decisione di posticipare di un giorno la gara, per il modesto Manganiello non è proprio la sua giornata. Nessuna situazione da recriminare sui 3 gol dell'Empoli, complici e colpevoli sono quei disgraziati in maglia bianca. Però la bocciatura per il direttore di gara è il mancato penalty concesso per il fallo dell'ex Regini su Defrel in area di rigore. Inconcepibile!
Ne esce un po' martoriata tutta la terna e sono anche pochi i cartellini gialli: Moro, Croce, Caldirola tutti affibbiati per gioco scorretto. Eccessiva però la prima ammonizione per Iori che nel finale viene espulso. Pecca di autorevolezza.
I minuti di recupero sono stati 2 nel primo tempo e 3 nella ripresa. 

Manganiello 5
Melloni 5,5 - Coniella 5,5

Notizie calciomercato. La bomba tra i pali del Cesena è stata fatta esplodere già a fine campinato dello scorso anno. Esatto, quello della retrocessione dalla Serie A con Antonioli e Calderoni che se ne sono andati stizziti dai comportamenti della triade Campedelli, Mancini, Marin che puntavano su Ravaglia. Oggi però potrebbe esplodere un secondo ordigno. A gennaio Ravaglia è destinato ad andarsene, mentre è clamoroso il possibile ritorno proprio di Antonioli a fare addirittura il numero uno al posto di Belardi.
Un possibile ritorno, concluce La Voce di Romagna, sarebbe anche quello di Martin Petras. Con la nuova dirigenza forse potrebbe riuscire a strappare un nuovo contratto.

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