lunedì 8 ottobre 2012

Il giorno dopo di.. Modena - Cesena 4-0

Corriere Romagna - Il Cesena alla ricerca dell'equilibrio
Corriere Romagna - Semafoto rosso per il Cesena
La Voce - Il Cesena si scopre sempre più fragile
Qui Villa Silvia - Titolo piuttoso equivoco, con questo calcio moderno non è più il lunedì il classico giorno da destinare ai commenti al bar sulle partite di campionato della domenica. Proprio per l'impegno in nazionale, la Serie A è sospesa e domenica si giocheranno numerose gare di Serie B, tra le quali Cesena - Crotone (ore 15.00). La truppa di Bisoli capitanata da Iori, quindi, riprenderà gli allenamenti solo domani, martedì 9 ottobre al Centro Sportivo Rognoni. Le giornate di domenica e lunedì serviranno certamente per dimenticare subito le quattre pere rimediate a Modena.
I problemi sono tanti, soprattutto quelli col giudice sportivo: certamente fuori per un turno Tonucci e Ceccarelli, senza contare che Djokovic sarà quasi certamente punito per lo schiaffo rifilato ad un avversario a Modena e potrebbe saltare più di una gara. Luca Caldirola invece è stato chiamato nell'Under 21 da Mangia, come riferisce Il Resto del Carlino, per le gare di qualificazione ai prossimi Europei. Dall'infermeria però ha recuperato Gianluca Lapadula, sceso in campo nel finale in Emilia e
Rossi. Rimangono da valutare Rodriguez e Forte.

Il commento del lunedì [by Giunkolo]
Dal 2-0 in doppia superiorità numerica allo 0-4 in 9 contro 10 nel giro di pochi giorni. Il derby emiliano-romagnolo ha fatto tornare a galla le lacune sotterrate momentaneamente dopo la vittoria contro il Varese, i dubbi accantonati della precedente gestione di Baby Campedelli si sono ripresentati, i punti di deboli di una rosa ricostruita in estate e non perfezionata nelle ultime ore di calciomercato sono ancora in bella mostra. Il Modena, squadra con alcuni elementi di valore come Ardemagni, Zoboli e Lazarevic ma che avrà difficoltà anche soltanto a raggiungere la zona playoff, ha messo alle corde sin dal primo minuto un Cesena senza capo né coda. Il mantello di Superman Belardi non si è asciugato in tempo per il match del Braglia e il risultato finale ne è chiara testimonianza: per una volta anche Mister Guanti Gialli ha dovuto chinare il capo di fronte ad un avversario che ha calciato in porta in 13 occasioni. Per la cronaca, ammontano a 2 le conclusioni dei romagnoli verso Colombi. E' vero, Bisoli deve fare con quello che ha e non può pretendere di vincere una partita senza dover pagare dazio in quanto a tenuta fisica, ancora condizionata dalla preparazione precampionato tra il fantastico manto erboso di Acquapartita, la spiaggia dorata di Borgo di Ronta e il sintetico del Manuzzi, fonte di guadagno dei chirurghi esperti in operazioni alle giunture degli arti inferiori. Le voragini post ferragostane si sono riaperte inesorabilmente. Comotto l'unico a salvarsi, pur ricevendo pochi meriti, via via tutti gli altri. Lo spaventato Caldirola, il bailador Morero e il poco reattivo Tonucci hanno regalato ampi spazi agli scatti fulminei e ai lampi di genio di Lazarevic e all'opportunismo del bravo Ardemagni. Passando alla mediana non si trovano motivi per accennare un sorriso. In estate capitan Iori aveva mostrato buona volontà nel guidare un gruppo giovane e nuovo negli elementi dando anche ottimi spunti dal punto di vista tecnico. L'abbandono di Nick Campedelli lo ha reso inerme, incapace di rendersi guida della squadra. Ah, non dimentichiamoci della persistente sterilità offensiva del team bianconero. 2 gol nei 90 minuti abbondanti giocati contro il Varese avevano illuso tifosi, giornalisti e la stessa società. Restano i soliti problemi "materiali", 3 punte e mezza non sono sufficienti per affrontare la cadetteria, nemmeno per arrivare fino al mercato di gennaio. Nell'anno dell'ultima promozione lo stesso Bisoli, giocando spesso con un solo attaccante vero, aveva a disposizione Djuric, Bucchi, Bucchi, Malonga e Sinigaglia sostituito in inverno da Greco. In aggiunta ai miliardi di problemi accumulatisi da luglio ad oggi è doveroso ricordare il pessimo comportamento tenuto da Luca Ceccarelli. Il suo impegno nel corso della partita era stato scarsino, la doppia ammonizione nel giro di mezzo minuto causata da un fallo al limite dell'area e per una prolungata quanto futile protesta è stata la ciliegina sulla torta decorata con tinte gialloblu. Casini infiniti, nessuna impronta lasciata nel modo di giocare della squadra: moduli zoppi, trequartisti che aiutano in copertura, ali che fanno i terzini e numeri 9 che segnano poco ma aiutano le mezzali a buttarla dentro. Nulla di tutto questo si è visto finora e nessuna novità importante è stata presentata sul campo. Sarà dura anche arrivare alla salvezza: ogni punto conquistato sarà oro colato, pensare a vincere contro il Crotone senza tutta la difesa pare una bestemmia.

Il triplice fischio del Bolo
Derby molto teso, anzi tesissimo. Fin dal primo minuto il direttore di gara fa capire che non vuole troppi contrasti duri. Infatti dopo appena trenta secondi Comotto tacchetta un avversario e riceve il giallo. Forse troppo severa l'espulsione di Tonucci, il fallo da ultimo uomo è un po' dubbio, ma il penalty era nettamente a favore del Modena. Lavoro buono anche durante le espusioni di Surraco per doppia ammonizione e Ceccarelli per fallo e poi proteste prolungate. Sul bianconero però il fallo è piuttosto dubbio in quanto il tutto avviene in corsa e pare il bianconero in vantaggio. Vede bene però la punizione fuori area. Gli assistenti non compiono errori sui fuorigioco, solo la pecca dello schiaffo di Djokovic grava su Vicinanza.
Irrati 6
Vicinanza 6 – Alassio 6

La rassegna stampa di domenica.
La Gazzetta dello Sport - Ardemagni show, Cesena nei guai
La Voce - Il Modena riporta il Cesena sulla terra
Gazzetta di Modena - Tris d'assi nel poker del Modena

Corriere Romagna - Cesena a lezione di Ardemagni

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