mercoledì 2 maggio 2012

Highlights 36° Giornata di campionato 2011/2012 Cesena 0 - Udinese 1


Sintesi video CESENA UDINESE 0-1 (Fabbrini 3') 

RISULTATO FINALE: CESENA UDINESE 0-1
CESENA Udinese 0-1. L'Udinese vola alla corsa del 3°posto insieme al Napoli, dopo il pareggio della Lazio e sconfitta dell'Inter a Parma, il CESENA invece,esce sconfitto e aumenta il record di partite senza vittoria arrivando a quota 18. L'Udinese parte subito fortissimo, Di Natale parte titolare, alla sue spalle Fabbrini, mentre il CESENA si presenta con Mutu e Rennella in attacco.
Pronti e via, e Fabbrini al 4' porta invataggio subito la squadra friuliana, calcio di punizione battuto da Di Natale, sponda di Danilo e l'attaccante è il più veloce di tutti e la mette nel sacco. Il CESENA cerca subito la risposta conun tiro insidioso da fuori di Djokovic, ma Handanovic para tranquillamente. E' monologo Udinese, un paio di occasioni per il raddoppio ma non sfruttate al 100%, mentre il CESENA si rifugia in un lungo possesso palla, poco utile dato che l'Udinese lascia pochi spazi. Al 20' Mutu non sfrutta la palla del pareggio, rivediamo l'azione: Mutu prende palla in area e Domizzi commette fallo, per l'arbitro è calcio di rigore, ma il giocatore rumeno lo calcia sulla traversa, bordata di fischi per lui. Subito Udinese, palla di Pereyra in profondità per Di Natale, che è solo davanti a Ravaglia ma viene segnalato un giusto fuorigioco. Al 33' traversa dalla distanza colpita da Asamoh che reclama il gol, palla che colpisce la parte bassa e poi colpisce la linea di porta, ma il guardalinee e l'arbitro fanno proseguire, episodio molto dubbio. Primo tempo che finisce con l'Udinese in attacco con un Di Natale un po' in ombra, mentre il CESENA, fischiato dal pubblico, aspetta e cerca le ripartenze con gli uomini più in forma Rennella e Martinho.
Via al 2° tempo, novità in casa CESENA, esce un deludente Mutu per il rigore sbagliato, dentro Malonga. Gioco fermo per un contrasto tra il neo entrato Malonga e Handanovic, ma nulla di grave per entrambi. L'Udinese, come nel primo tempo, fa la partita mantenendo a lungo il possesso della palla e mantenendo i ritmi molto bassi, e il CESENA sta a guardare interrompendo il possesso con falli. Trascorsi più di 25' dall'inizio della ripresa, per ora nessuna azione degna di nota da entrambe le parti,gioco spezzati con tanti errori e per ora i portieri non stati ancora impegnati.
10' dalla fine, cambi da entrambe le parti, esce Ceccarelli per il giovanissimo Filippi, mentre per l'Udinese esce Di Natale che viene applaudito da tutto lo stadio,come già accaduto l'anno scorso, dentro Floro Flores.
Al 88' minuto, il neo entrato FloroFlores cerca la conclusione ma esce di pochissimo, un lampo nel buio.

PAGELLE - Diamo i numeri! [by Giunkolo]
Ravaglia 5,5: titolare al posto di Antonioli che se ne sta comodo in panca.E' colpevole sulla rete di Fabbrini, lui e Moras dividono equamente la responsabilità per aver lasciato il friuliano libero di segnare in area piccola. Da lì in poi nulla da segnalare, l'Udinese pensava già al prossimo turno e a tenere buono il minimo vantaggio. BEFFATO ALLA PRIMA CURVA
Benalouane 6: i rimproveri che partivano dalle gradinate fino a qualche giornata fa si sono trasformati in applausi verso un difensore potenzialmente da medio - alta serie A ma con ancora molti angoli da smussare. Tiene bene sul centrodestra, lotta spesso contro Fabbrini uscendo dala battaglia più che degnamente. WARRIOR
Moras 5,5: fifty-fifty di errori con Nick Ravaglia in occasione del gol ospite. I restanti 90 minuti filano via senza troppi patemi, Di Natale è ben monitorato dalla retroguardia romagnola ma quanto avvenuto ad inizio match pesa sulla sua valutazione. PARTENZA AD HANDICAP
Von Bergen 6: bravo a limitare il pericolo Numero 1, ovvero Totò Di Natale, che in realtà ci mette tanto del suo trotterellando per il sintetico del Manuzzi. I tifosi del Cesena potranno acclamare le sue gesta per altri 180 minuti, godetevelo finché siete in tempo. ULTIMI APPLAUSI
Ceccarelli 5,5: nelle sue acque scorazzano Fabbrini e Pasquale, ci ha pensato Benalouane a lanciare più di una volta il salvagente al giocatore gambettolese. In affanno rispetto alla buona prova di San Siro. ALTA MAREA
Arrigoni 5: viene dominato per tutto il match dall'onnipresente e onnipotente Asamoah. Le doti tecniche ci sono, dovrebbe imparare a non commettere lo stesso errore due volte consecutive. DAVIDE CONTRO GOLIA
Guana 6: cattivo, rognoso e falloso come da copione. Si becca la classica ammonizione "alla Manolo Pestrin" per un fallo tattico (e deciso) a centrocampo, si ritrova impegnato a spezzare il possesso della squadra di Guidolin e a lanciarsi in avanti. SICARIO
Djokovic 5,5: poliedrico al pari del fratello buono di Marco Parolo, in questo turno infrasettimanale soffre nella posizione di interno nel centrocampo a 5. L'organizzazione tattica dell'Udinese gli impedisce di essere pericoloso come in altre occasione. FRENATO
Martinho 6: interessante sfida tra il brasiliano ed il riccioluto Basta. Tanti cross per gli (spenti) attaccanti romagnoli e ottimi ripiegamenti difensivi per contenere le avanzate del team di Guidolin. Suo il traversone dal quale nasce il penalty assegnato al Cesena. FURIA
Mutu 4: lo guardi e pensi subito tra lui e Di Natale, bravissimo calciatore ma lontano parente delle (finte) stelle della pedata nostrana. Simili per caratteristiche ma diversissimi per molteplici motivi. Il nostro Fenomeno ha disputato 6/7 partite sopra la sufficienza; il capitano friulano raramente sbaglia una partita. Adrian cammina per il campo, si arrabbia a bestia per un passaggio sbagliato dal Martinho di turno e non salta mai l'uomo; Di Natale non corre a ritmi forsennati ma è in grado di farsi trovare al posto giusto ed al momento giusto. Il momento giusto per il romeno per dare un'ultima gioia (chiamala così quando sai di essere già retrocesso) agli spettatori del Manuzzi si è presentato quando il direttore di gara ha concesso il rigore al Cesena: il numero 10 che piazza il pallone sul dischetto, l'arbitro che fischia, la sfera che sbatte sulla traversa ed il pubblico che fa partire una bordata di fischi verso la guest star della stagione 11-12. All'intervallo, come prevedibile, il campioncino se ne resta negli spogliatoi. PERACOTTAIO
Rennella 5,5: in bilico tra lo status di prima e quello di seconda punta, tocca tanti palloni ma ne perde altrettanti. Non è un bomber ma un tiro in porta di tanto in tanto non guasterebbe. DUBBIO
Malonga 5: è una via di mezzo tra lo svogliato Mutu e l'inconcludente Rennella. Gira a vuoto per 45 minuti, un suo tiro riesce a spezzare l'asta del bandierone dei Viking di Forlì che, garbatamente, lo invitano ad andare laddove non batte il sole. CORDIALI SALUTI
Filippi e Urso sv

Berretta 5,5: striscia aperta di 18 incontri senza nemmeno una vittoria, impresa ai limiti dell'impossibile che la squadra di Beretta sta portando avanti dal 15 gennaio scorso. Ready, steady, go e l'Udinese passa in vantaggio su palla inattiva, tallone d'Achille della compagine ora certa di chiudere il campionato in ultima piazza. Timida reazione che viene subito respinta dagli avversari che giocano con la radiolina in mano per ascoltare i risultati dagli altri campi in ottica Champions. Il mister ex Siena si è dimostrato il terzo tecnico del Cesena incapace di gestire Adrian Mutu... nemmeno Pierpaolo Bisoli e Bruno Bolchi sarebbero stati capaci di gestirlo.

Curva Mare Cesena 6: partita ignobile e da vomito, qualche bandiera c'è e gli stendardi esposti sono praticamente i soliti. La voce cala molto nella ripresa, buoni i fischi a Mutu, Malonga e a tutta la squadra a fine partita. Da segnalare anche gli applausi a Di Natale alla sua sostituzione a fine gara all'intera squadra dell'Udinese.

Curva Ferrovia Udinese 6: pochi i presenti oggi in Ferrovia, bene però l'arredo di bandierine tutte sventolate insieme, peccato per la voce, insufficiente. Grande merito invece ai non tesserati confinati in gradinata inferiore: stendardi tenuti in mano per tutta la partita, e voce per 90 minuti, seppur siano arrivati in ritardo e non abbiano visto la rete del match di Fabbrini. Merito a loro!

INTERVISTE POST PARTITA
Mario Beretta
"La squadra ha dimostrato di lottare fino alla fine, abbiamo concesso poco all'Udinese, non abbiamo mai perso equilibrio, noi ci abbiamo provato anche se abbiamo creato anche noi poco anche perché il gol subito a freddo ci ha un po' condizionato. Sul rigore poi non siamo stati fortunati, si vede che la stagione deve finire così. La sostituzione di Mutu? Era dispiaciuto non tanto per i fischi, ma per i compagni. E io in quel momento avevo bisogno di gente pronta e carica anche mentalmente. Abbiamo preso gol in tre minuti, ma abbiamo creato bene con Martinho che ha concesso poco all'Udinse che è una grande squadra. Il gol di Fabbrini poi è partito da un fuorigioco di Danilo, c'è poco da dire".

Giampaolo Pozzo
"Anche oggi il pubblico di Cesena si è dimostrato civile, sportivo e persino commuovente quando ha applaudito Di Natale quando è uscito e poi tutta l’Udinese al termine della partita. Per il suo comportamento questo pubblico è da prendere da esempio in tutta Italia e merita di ritornare in serie A."

Francesco Guidolin
"Speravo di poter chiudere la partita nel primo tempo, è un risultato importantissimo e siamo a un passo dalla certezza di essere in Europa, vorremmo riuscire ovviamente a centrare il terzo posto anche se vedo il Napoli favorito. A due turni dalla fine siamo lì e la cosa ci inorgoglisce. Sarà vitale riuscire a raschiare dal fondo del barile tutte le energie possibili, non siamo stanchi ma non possiamo essere brillanti. Abbiamo giocato una buona gara, arriviamo da una stagione da 60 partite e per una squadra come la nostra non è facile. Giocare bene ogni tre giorni è impossibile, c'è qualcosa che non quadra in questo mondo: mi auguro che vengano tutelate di più le ragioni degli atleti, pretendere spettacolo a questi ritmi serrati è un po' troppo, bisogna proteggere questo sport. Da sempre accetto ogni decisione, non commento né il gol di Fabbrini né quello negato ad Asamoah".

Raphael Martinho
"Continueremo a metterci tutto il nostro impegno come abbiamo fatto nelle ultime gare, per riuscire a vincerne almeno una, perché abbiamo una maglia da difendere. Anche questa sera abbiamo disputato una grande partita, ma non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute, sia con Mutu su rigore che con Rennella. Ci è mancata un po’ di cattiveria sotto porta per pareggiare e poi magari per provare a vincere. L’Udinese invece, alla quale abbiamo concesso poco o nulla, ha avuto un’occasione e quel gol a freddo ci ha condannato."

Nicola Ravaglia
"Il gol di Fabbrini irregolare? Nell’episodio non ho chiamato la palla e nessun compagno ha fatto altrettanto: è stato un episodio sfortunato, così come quello del rigore di Mutu. Ci dispiace davvero, perchè potevamo pareggiare». Leggere in formazione il nome di Ravaglia è stata una sorpresa per il pubblico del Manuzzi, ma non per il portiere. «Sapevo di ricevere un po’ di spazio in questo finale di campionato e mi sono impegnato tanto per farmi trovare pronto. Vivo il presente, non so quello che succederà nel futuro: per questo dovete chiedere alla società. Ho un contratto fino al 2015 ed avrei intenzione di rispettarlo». Il pareggio del Novara a Firenze ha fatto sfumare la possibilità del sorpasso del Cesena ai danni di Rigoni e compagni. Domenica c’è lo scontro diretto: i bianconeri saranno meno motivati visto che anche una vittoria sarà vana? Ravaglia taglia corto. «Andremo a Novara per vincere. Ci meritiamo una vittoria come squadra a prescindere dal fatto che arriveremo comunque ultimi. Ho visto un Cesena gagliardo, contro una formazione forte e ben organizzata come l’Udinese. Questo è uno spirito da ripetere."

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