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Il commento del lunedì [by Giunkolo]
Tanto tempo è passato, troppo poco si è raccolto. Molte le occasioni gettate al vento, quasi nulle le possibilità di salvarsi: solo i numeri mantengono in vita questo Cesena in coma farmacologico. Con l'indegna prestazione di ieri è stato raggiunto il punto più basso della stagione e nulla vieta ai romagnoli di potersi inabissare in acque ancora più scure. Un altro avversario mediocre è stato in grado di dettare legge e di tornare alla casa base con la saccoccia piena, ovviamente la squadra locale non è stata in grado di invertire il pessimo andazzo. Uniche note positive della giornata provengono dai guantoni di Francesco Antonioli e dagli scarpini di Tommaso Arrigoni ovvero il più vecchio ed il più giovane della rosa: in quest'ultimo è più che doveroso porre un minimo di fiducia per il futuro, tutt'altro discorso vale per il portiere di origine lombarda.
E' praticamente impossibile provare a salvarsi ad 11 giornate dalla fine con 14 punti di distanza da Cagliari e Parma appaiate in quartultima posizione. E' inutile tentare di invertire la rotta con questa rosa. E' da pazzi pensare che persone impegnate a fare baldoria a 36 ore da un match importantissimo per la propria squadra e - perché no - per la propria carriera professionale possano provare a battere i campioni d'Italia.
Ripartire dai giovani e dai pochi elementi umili e desiderosi di lottare per i colori bianconeri (quindi non la versione da osteria di Mutu e compagnia cantante) per disputare un onesto campionato di serie B. Questo dovrebbe essere l'unico progetto raggiungibile da parte del Cesena. Il problema è che da qui alla prossima stagione mancano quasi 6 mesi e 990 minuti da giocare...
Nel primo tempo, Doveri e i suoi assistenti non hanno avuto un lavoro troppo difficile da svolgere, in quanto non vi sono stati episodi ecclatanti. Giusto ammonire T. Arrigoni per la trattenuta su Brienza, ci stava anche un giallo su Vergassola per continui falli sistematici su Colucci. Nella ripresa la storia cambia. L'episodio che cambia la partita è la giusta espulsione di Ceccarelli per fallo da ultimo uomo su Calaiò, che prende solo le gambe e non la palla. Sul momento del rigore, poi sbagliato e successivo tiro, Brienza al momento del tap-in era in offside di 1 metro, non visto dal 2^ assistente, Stefani, che si trovava a pochi metri dall'azione. Regolare invece la posizione di Bogdani per il raddoppio del Siena.
Damato 5
Faverani 6 / Stefani 4,5
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