giovedì 15 settembre 2022

Tozzo come vice Minelli, "Felice della chiamata del Cesena"


Qui Orogel Stadium Dino Manuzzi - "Il triangolo non l'avevo considerato" prendendo spunto da una canzone di Renato Zero. Minelli, Lewis junior e ora Andrea Tozzo. Il primo, sconsolato e arrabbiato si infortuna forse non troppo misteriosamente (oggi è apparso con un vistoso tutore al piede inforunato), dopo le voci trapelate di un calcio galeotto, il secondo figlio del pres e il terzo... incomodo che fa comodo. Nelle prime tre partite si è messo in evidenza un totale imbarazzo per scelte non troppo tecniche, e la frittata è stata combinata ieri sera nel pareggio agguantato all'ultimo soffio con Udoh. La mancanza di una gerarchia e scelte non professionali hanno portato a questo avvio stentato, rispetto alle aspettative. Forse è presto per giudicare un ragazzo all'esordio ma il cognome è pesante e il verdetto del campo è sempre quello che conta.

Proprio oggi è stato presentato Andrea Tozzo, reduce dall'esperienza di Teramo e Seregno. A fare gli onori di casa è stato il "Condor" Agostini. "C’era la necessità di trovare un portiere, abbiamo cercato un profilo da mettere a disposizione del mister. Cercavamo io e Stefano un profilo che conoscesse il mister, ha già giocato con lui, vincendo un campionato ed era quello più conveniente per il Cesena e per il lavoro che deve far su di lui il mister".
Spazio quindi all'estremo che con grande umiltà e consapevolezza arriva in Riva al Savio. "Arrivo da due stagioni non tanto fortunate. Questa estate mi son trovato in una situazione delicata con il fallimento del Teramo. Ho sempre cercato di allenarmi da solo, per farmi trovare pronto alla chiamata. Son contento di essere in una società come il Cesena. Ogni giocatore vorrebbe venire, vengo con la massima umiltà e mi metto a disposizione del mister e dei compagni.
Son passati 8 anni dalla promozione con Toscano, è stata un'annata indimenticabile. Fu un campionato difficile, ogni partita mai scontata. Non partimmo benissimo, con una sconfitta, abbiamo iniziato ad ingranare e prendere una strada vincente.
Toscano lo vedo ancora carico e determinato.
Son venuto qua parlando con il direttore. Son a disposizione, poi quale sia il mio ruolo non so dirlo. Mi farò trovare pronto per una eventuale chiamata. Ho instaurato un buon rapporto con gli altri portieri. L'estate è stata complicata, ho cercato di allenarmi più possibile e penso di essere a buon punto.
Aiuta conoscere qualche compagno già in squadra, anche chi non conoscevo è stato disponibile ad aiutarmi.
Il gruppo lo vedo affamato e affiatato, penso sia un valore aggiunto per la stagione.
La stagione migliore la reputo quella di Novara. Essere stato in A ti confronti con giocatori importanti e di categoria superiore. Giocare però è la cosa principale per un portiere perché deve avere continuità. Sono stato frenato alla Sampdoria perché ero il terzo e poi venivo mandato a giocare e ho trovato poca continuità. Sì cresce sempre di più, si migliora ogni singolo aspetto.
Nel ruolo ora bisogna essere completi: bisogna essere in grado di giocare con i piedi. La mia caratteristica principale sono le uscite alte piuttosto che basse. Ora però bisogna fare un po' di tutto, essere come un libero e ovviamente bisogna saper parare.
La squadra è attrezzata con giocatori di categoria importante. Ieri, essendo all’inizio, non essendo ancora al 100 per cento della condizione ha influito. Penso la squadra sia attrezzata per fare un ottimo campionato.
Ero a Latina e qua ho perso la Serie A nei playoff 9 anni fa. Ho un precedente nel nebbione di Mantova che finì 0-4 e fini uguale col Teramo lo scorso anno. Qua a Manuzzi non ci ho mai giocato.
Da giovane mi ispiravo molto ad Handanovic. Mi piacevano le sue caratteristiche. Con l’andare degli anni si cerca di rubare un po’ a tutti guardando con gli occhi, come Romero, Viviano, Puggioni, Da Costa.
L’esperienza aiuta a fare scelte migliori, questo cambia da un portiere all’altro. Luca è un ragazzo che si applica, ha delle potenzialità. Appena si sbaglia una virgola il margine di errore è bassissimo. Fa parte del gioco, consiglio di lasciarsi scivolare addosso le critiche, magari un errore ci può stare e occorre guardare avanti.
Secondo me il portiere deve comandare la difesa, vede tutto da dietro. Con i difensori ci deve essere più feeling per capire come muoversi. Vedo una squadra molto aggressiva, il mister credo voglia che il portiere copra le spalle ai difensori nel caso di palla lunga.
Difficile fare un bilancio dopo tre giornate. Le prime riservano qualche sorpresa. Come ogni girone sarà equilibrato, ogni squadra lotterà per portare a casa poi punti possibili".

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