CESENA - ANCONA MATELICA 2-0
Marcatori: 33' Bortolussi, 84' Pierini
Sintesi della gara
Oltre 5500 gli spettatori di Cesena - Ancona Matelica, gara valida per l’ottava giornata di campionato. Match interessante sotto ogni aspetto, tanti ex in campo come Noce e Gasperi. All’8’ Bortolussi scada il motore bianconero con uno scarico potente che si alza di poco sopra la traversa. La gara scivola via piacevole, con i biancorossi di Colavitto molto fallosi. Intanto sugli spalti una quarantina di ospiti in tenuta nera lanciano due fumogeni all’indirizzo del gruppo cesenate nel settore gradinata. Prima della mezz’ora Rolfini scappa in contropiede e Nardi salva di piede in angolo. Poi vengono rotti gli indugi: il lancio millimetrico di Ilari offre a Bortolussi un varco prezioso che capitalizza con una stoccata capace di infilarsi alle spalle di Vitali per l’1-0. Gli uomini di Colavitto provano a reagire dalla distanza con Di Renzo al 38’ e Gasperi al 40’ ma Nardi non ha grossi problemi. Dopo un minuto di recupero le squadre vanno negli spogliatoi con un ottimo Cesena in avanti.
Dopo circa 20 minuti girandola di cambi per Colavitto e Viali, il Cavalluccio innesta Gonnelli e Munari per Favale e Berti. Dopo due giri di lancette D'Eramo spara fuori un destro sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi al 78' Rolfini non aggancia in area piccola un assist invitante dalla destra. L'Ancona Matelica si porta avanti ma gli ultimi 20 metri sono un tabù, il Cesena controlla e raddoppia dopo gli innesti di Missiroli e Pierini per Ilari e Caturano. Proprio il numero 10, lanciato da Bortolussi infila nell'angolino basso il definitivo 2-0 al minuto 84. Il bomber numero 20 esce tra gli applausi per Stiven Shpendi che sfiora la rete al 93', il suo sinistro in diagonale si stampa sui tabelloni pubblicitari. Dall'altra parte replica all'ultimo secondo l'ex Gasperi ma finisce così. Il Cesena è più forte anche senza la stragrande maggioranza dei tifosi e sale a quota 17 punti al secondo posto, dietro alla Reggiana capolista a 20.
Il pagellone
Nardi 6,5: attento quando serve, poco impegnato. Predilige anche oggi usare i piedi e lo fa con accortezza.
Steffè 6,5: dove lo metti sta, qualche imbucata di troppo dalle sue parti ma regge.
Mulè 6,5: il compagni di banco di Ciofi torna e mette sicurezza davanti a Nardi. Marca a uomo
Ciofi 7: i palloni alti son tutti suoi. Una sicurezza totale, anche palla al piede.
Favale 6,5: numerose scorribande, scontri epici con Noce. Tante botte prese ma la fascia è sua.
Berti 6: diversi errori in fase di impostazione ma cresce durante la partita. PANE E NUTELLA
Rigoni 6,5: smista palloni e organizza la diga a metà campo. L'uomo che ha le chiavi in mano è lui.
Ardizzone 6,5: grande intesa sull’asse Rigoni, alza il muro quando serve. Ci mette il fisico e taglia i rifornimenti dorici.
Ilari 7: prova sugli scudi e assist per il gol di Bortolussi. Finalmente emerge anche in fase di non possesso.
Caturano 6,5: le palle sono tutte sue lì davanti e sembra una calamita. Si porta via mezza difesa.
Bortolussi 8: le avvisaglie sono sue, poi il gol. Nessuno gli sradica la palla senza le maniere cattive. Nel finale corona la prestazione con l'assist a Pierini. IL RE SEI TU
Gonnelli 6,5: controlla la sua zona e limita gli assalti finali.
Munari 6,5: buon impatto il suo con scorribande interessanti.
Missiroli sv
Pierini 7: poco più di 15 minuti giocati, entra e fa il gol che chiude la partita. Guadagna diversi falli che tengono la sfera nella metà campo anconetana.
Viali 8: la gara perfetta. Poca sofferenza, un gol per tempo e tanta sostanza in mezzo al campo. In difesa ottime chiusure e l'apporto di tutti è stato determinante. Promosso a pieni voti.
Curva Mare 6,5: i numeri non sono rosei ma comunque la gioia è tanta. Qualche sciarpata, confermate le assenze dei gruppi organizzati come comunicato in settimana, a fine partita un gruppetto di tifosi cerca lo scontro con gli avversari ma prima del sottopasso del Montefiore sono allontanati dalla celere.
Curva Nord Ancona 7,5: presenti poco meno di 2000 ospiti, tra cui una delegazione del Napoli e del Borussia Dortmund. Cantano per 95 minuti ma escono sconfitti, tra bandierina, sciarpate, vessilli. A metà primo tempo scaramucce con il drappello di bianconeri in gradinata, lancio di fumogeni. Nel post partita
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