mercoledì 17 febbraio 2021

Fano - Cesena 1-2 25° giornata Serie C 20/21

Foto Cesena FC

FANO - CESENA 1-2
(20' Marino, 80' Petermann, 94' Russini rig.)

Sintesi
Il Cavalluccio torna sul terreno di gioco e mette fine allo stop causato dal focolaio di Covid-19 con la trasferta infrasettimanale sul campo del Fano. Mister Viali fa la conta degli elementi più in forma e schiera una formazione titolare quasi improvvisata: dal 1' dentro il neo acquisto Sorrentino al centro dell'attacco, presente anche Munari schierato eccezionalmente da terzino sinistro.
Avvio promettente del Cesena che con due azioni simili al 6’ con Sorrentino e al 10’ con Collocolo non trovano la deviazione di testa verso la porta di Viscovo. Squillo Fano al 14’, tiro da fuori area di Marino che va sopra la traversa. I padroni di casa sfondano al 20’: Nardi cicca il rinvio e innesca il Fano sulla destra, assist per Marino che mette la palla in rete. 22’, reazione bianconera con Capellini innescato da Petermann, il numero 32 viene respinto da Viscovo. Un minuto dopo ammonito Petermann, fallo da dietro su Marino. Ancora Cesena in avanti, al 31’ Borello crossa e Zecca gira verso la porta, tiro respinto in corner dal portiere marchigiano. Capellini ci riprova, al 38’ fugge fino alla porta avversaria, occasione respinta sul palo da Viscovo. Un minuto di recupero anticipa la fine del primo tempo. Cesena sotto di una rete all’intervallo nell'unica vera occasione concessa agli avversari.
Prima di ripartire, Munari cede il passo a Longo: dentro il difensore toscano. Prima di ripartire, Munari cede il passo a Longo: dentro il difensore toscano. Il Fano si ripresenta al 56’: l’errore di Ciofi apre la strada a Ferrara, chiuso però dall’intervento decisivo di Capellini. Viali tenta il doppio cambio, al 59’ entrano Russini e Bortolussi per Borello e Capellini. Giallo per Amadio al 60’, netto fallo su Petermann. Al 69’ il tecnico di casa Destro inserisce Montero per Barbuti. Proseguono le mosse degli allenatori al 71’: nel Fano entra Scimia per Gentile e nel Cesena l’esordiente Di Gennaro e Nanni prendono il posto di Zappella e Collocolo. I bianconeri si destano al 78’: Russini guadagna una punizione, lo stesso giocatore spara e colpisce il palo! Passano pochi secondi e arriva il pareggio dei romagnoli con Petermann, conclusione deviata dalla difesa del Fano ed è 1 a 1! Il Cesena non si ferma, all’82’ Sorrentino è anticipato da Viscovo. Assalto bianconero, il tiro di Petermann è respinto dal braccio di Brero: rigore per i bianconeri. 85’, lo stesso Petermann va sul dischetto ma Viscovo para, il portiere spazza anche la respinta di Bortolussi! Brero riceve un’ammonizione al minuto 89 per fallo al limite della propria area, sulla seguente punizione Viscovo nega la gioia a Di Gennaro. Quattro minuti di recupero, nel terzo viene concesso un altro penalty al Cesena: Di Gennaro inventa per Nanni che viene buttato giù da Viscovo. Russini dagli undici metri non sbaglia! 2-1 al 94’, incredibile al Mancini! Un Fano caparbio viene superato all’ultima curva dal Cesena! Il recupero si prolunga, gli animi si scaldano a fine partita ma alla fine arrivano i tre punti, Gli uomini di Viali non hanno disputato un match perfetto ma hanno saputo colpire nel finale, caratteristica che nemmeno il Covid-19 è riuscita a scalfire.

Il pagellone
Nardi 5,5: il pezzo da novanta recupera in extremis ma non è al top. Lo si capisce sul rinvio sbagliato da cui parte il gol dei marchigiani.
Zappella 6,5: fa buona guardia dalla sua parte, si affaccia minaccioso in avanti. Il ragazzino se la cava. 
Ricci 6: il totem della difesa è lui, addirittura ha le chiavi di impostazione del gioco. Non copre sul gol dello svantaggio ma su Barbuti è attento.
Ciofi 5,5: non perfetto sul gol di Marino, ha la fascia da capitano ma sulle decisioni arbitrali non punge. Cresce alla distanza e riprende sicurezza.
Munari 5: in difesa traballa ed è l'anello debole da cui scaturisce il gol iniziale. In avanti fa vedere qualcosa ma non basta. Insufficienza grave, ovviamente pesano la scarsa forma fisica e il ruolo inedito. TIME OUT
Collocolo 6: un po' troppo aggressivo, parte alla grande ma si perde a lungo andare. Non sfigura comunque lungo l'arco della partita.
Petermann 5,5: rischia di farsi cacciare al 22' per un brutto intervento, solo giallo. Fa girare poco palla e da tiro da fermo non è lucido. Riscatta la sua prestazione horror con il gol del pareggio ma è fragile sul rigore.
Capellini 6,5: prova ad aiutare Munari sulla fascia di competenza. Si vede murare da Viscovo e dal palo per il possibile pareggio al 38'. Si rivela un aiuto prezioso in difesa.
Borello 5: giochicchia e non incide, sale di giri a fine primo tempo. Negli ultimi 20 metri si perde.
Sorrentino 5,5: poche azioni offensive, non riesce a mettersi in mostra. Rimandato alla prossima occasione.
Zecca 6,5: galoppa e sgomita come un gladiatore, fallisce l'occasione del pari al 32' trovando una bella risposta da Viscovo. 
Longo 5,5: entra nel secondo tempo al posto di Munari. Tante imprecisioni nel lungo spezzone concesso. 
Russini 7,5: entra a mezz'ora dalla fine per dare la scossa al posto di Capellini. Risponde con una prestazione pregevole. Non si sottrae dalla battaglia mostrando cattiveria e grinta. Trova l’incrocio ed è freddo dal dischetto! JOLLY VINCENTE
Bortolussi 5,5: insieme a Russini entra dalla panchina per invertire la rotta. Non entra mai nel vivo perché non riceve rifornimenti e sulla ribattuta del rigore Viscovo lo mura sulla linea.
Nanni 6,5: tocca due palloni e si guadagna allo scadere il rigore della vittoria. Innesco prezioso.
Di Gennaro 6.5: poco tempo a disposizione ma buoni spunti. I suoi 20 minuti sono questi, con annessa punizione insidiosa nel finale. 

Viali 6,5: tante assenze, ha la formazione praticamente obbligata e manca anche la fortuna in tante azioni chiave. La gara è maschia, soprattutto dopo lo svantaggio ma il primo tempo è giocato a testa alta. Dispensa indicazioni, il gioco però non decolla nei secondi 45 minuti e si gioca le carte Russini e Bortolussi a metà ripresa per dare la svolta. La combriccola dell'ultimo quarto d'ora si rimette in moto  e proprio Russini fa risorgere il Cavalluccio riscrivendo la trama di un mercoledì che a metà ripresa aveva i contorni di un film horror.

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