mercoledì 20 maggio 2020

La Figc vuole far terminare la Serie C

L'ingresso della Figc (foto Figc.it)
Qui Roma - Il consiglio federale della Figc, che si è tenuto da poco dopo le 12 fino alle 15 circa, ha deciso di imporre la ripartenza e conclusione del campionato di Lega Pro, mentre ha decretato la fine dei tornei dilettantistici. Clamoroso quanto avvenuto dalla riunione fiume presieduta dal presidente Gabriele Gravina, in barba a quanto emerso dal consiglio direttivo e poi votato dall'assemblea di Serie C (qui il riassunto).
Club compatti nel terminare la stagione sotto gli occhi del presidente Francesco Ghirelli. In tale senso infatti, anche il Cesena ha già esposto le modalità di rimborso per le gare non disputate nei confronti dei propri abbonati e giovedì avrebbe continuato a negoziare con i calciatori gli stipendi non versati di marzo, aprile, maggio e giugno (in attesa della cassa integrazione).
Oltre a dover appianare considerevoli perdite, i soci ora devono pensare al mercato per la prossima stagione, alle posizioni di William Viali (sembra vicina la conferma) e del ds Alfio Pelliccioni (da discutere la permanenza) da definire, il quadro si fa molto complicato. Carte rimescolate quindi e dubbi che affiorano, pesanti come macigni.
Dall'alto quindi l'intenzione è di far ripartire il calcio dopo il 14 giugno con temine massimo il 20 agosto. Un costo insostenibile per la stragrande maggioranza delle società: giocare a porte chiuse comporterebbe un mancato incasso del pubblico, a questo si aggiungerebbero 100-150mila euro per far rispettare il protocollo sanitario nelle 3 settimane di ritiro iniziale. Alla lista della spesa andrebbero quindi sommate le spese logistiche per sostenere le 11 gare, distribuite tra casa e trasferta. Pietra tombale e ultima in ordine cronologico, la dichiarazione dei tifosi di tutta Europa di imporre lo stop al campionato 2019-2020 di ogni categoria. Ora che accadrà?

1 commento:

  1. E semplicemente mandarli a cagare quelli della Figc? Non ha alcun senso.

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