CESENA VIRTUS VECOMP VERONA 3-3 (16' Cazzola, 49' Valeri, 58' Butic rig., 81' Lupoli, 89' Bentivoglio, 93' Butic rig.)
Sintesi
Prima
sfida casalinga del 2020 per il Cesena che cerca riscatto contro la
Virtus Verona dopo il deludente ko di Pesaro. Le premesse ci sono tutte
con il rasoterra di Valeri fuori di un soffio al minuto 11. Poi Butic
ruba palla sulla trequarti, Zerbin effettua un tiro cross sul quale
Zecca appostato sul secondo palo non può deviarlo in porta. Al 16’
nell’unica azione della Virtus Verona arriva il vantaggio: Magrassi si
accentra indisturbato e serve l’ex Cazzola che infila lo 0-1. Il Cesena
accusa il colpo e dopo tre minuti ancora Magrassi scalda i guanti a
Marson sul primo palo di competenza. Passato lo spavento, Valeri su
punizione pesca Brignani. La sua incornata è però centrale e Chiesa ha
vita facile. Salgono i giri del Cavalluccio con la botta violenta di
Zerbin di sinistro dai venti metri che si stampa sui tabelloni
pubblicitari. Al minuto 27 Zampanodi testa infila il pari ma la rete è
in fuorigioco e Pascarella annulla. Nell’ultima battuta, al 41’, Valeri
spedisce un bel cross per Zerbin ma essendo scoordinato spedisce sul
fondo. Al 46’ squadre negli spogliatoi con fischi dalla Mare.
Nella
ripresa il ribaltone al 49’ con il gol del pareggio di Valeri ben
appostato sul secondo palo. Bianconeri che partono col turbo perché
Brignani al 55’ spedisce di poco fuori di testa e dopo un minuto Curto
atterra Valeri e Butic che dal dischetto al 58’ infila il sorpasso. Il
Cesena sfiora il tris con la traversa di Zecca al 63’, poi sempre lui un
minuto dopo di potenza spedisce fuori. È la massima manovra del Cesena
con la Virtus Verona che opera dei cambi: out Curto e l’ex Gasperi per
Danti e Bentivoglio. Modesto risponde con Borello e De Feudis per Zecca e
Zerbin.La partita non si addormenta. Ancora cambi: fuori
Sammarco e Onescu per Danieli e Vanucci. Al 79’ dentro anche Lupoli per
Cazzola. Proprio lui al minuto 81 sigla il 2-2 e addirittura arriva il
sorpasso a pochi secondi dal 90' grazie a Bentivoglio che calcia verso
la porta, Odogwu è sul filo del fuorigioco ma non la tocca e la palla
sorprende Marson. Furiose proteste dei bianconeri che salvano la faccia
grazie al secondo rigore trasformato da Butic sempre su atterramento di
Valeri al minuto 93. Dopo i cinque minuti di recupero arriva la pioggia
di fischi a fine gara per una squadra ancora lontana dal farsi
rispettare da ogni avversaria e vittima di errori banali che si ripetono
dall'inizio del campionato.
Il pagellone
Marson 5: in breve, tre tiri e tre gol subiti. Inevitabile il primo, poco reattivo in quelli incassati nella ripresa.
Maddaloni
5: passa sul centrodestra mostrando ancora difficoltà quando la palla è
in mano all'avversario. L'ammonizione a inizio match diventa
un'inevitabile spada di Damocle.
Brignani 4,5:
soliti grandi problemi. Dà il giro a tutti di fisico e si perde in un
bicchier d'acqua, gli attaccanti ospiti lo scherzano. Limitato dagli
accoppiamenti uno contro uno imposti da Modesto, nemmeno le incornate in
attacco gli vanno bene. UMILIATO
Sabato
5: dovrebbe essere l'elemento di maggior esperienza. Anche lui finisce
sul taccuino dei cattivi, gli avversari lo puntano fin troppo spesso e
fatica a dire la sua in un match tutt'altro che impossibile.
Zampano
6: i quarantacinque minuti iniziali sono di buona fattura, rammenda e
cuce sulla fascia destra. Cala alla distanza, come è normale che sia per
un calciatore ancora alla ricerca di fiato e gamba.
Rosaia
5,5: playmaker bianconero. Trova i tempi giusti per recuperare palla e
giocarla, rari sussulti e tanta sostanza. Una topica enorme nel finale:
tiene Odogwu quasi inavvertitamente in gioco nel terzo gol veronese.
Franco 6: centrocampista dai mille compiti, contrasti e sortite offensive. Lavoro sporco al servizio della squadra.
Valeri 7:
indubbiamente il giocatore migliore del Cesena. Ha convinto tutti,
anche un mister che a inizio stagione non stravedeva per lui. Un
martello sulla corsia sinistra. ROBIN GOSENS SOTTO MENTITE SPOGLIE
Zerbin
6: è l'attaccante che crea più occasioni, non patisce il cambio fascia
alla ripresa. È poco fortunato alla fine dei conti.
Butic
6,5: come d'abitudine, ha i palloni buoni per buttarla dentro solo nel
riscaldamento prepartita. Unica alternativa è il calcio di rigore:
freddo dal dischetto, ormai può esultare solo dagli undici metri.
Zecca
5,5: sterile e inerme, passa un primo tempo a rincorrere palla. Meglio
dopo la pausa con una traversa e un tiro fuori in un amen.
Borello
5: meno in palla rispetto al peperino Zerbin e al lunatico Zecca. Entra
per addormentare una partita da chiudere, lo scenario cambia e si fa
trovare impreparato
De
Feudis 6: Modesto gli dà un (mezzo) turno di riposo. Entra al momento
giusto ma nel contesto sbagliato, spesso Rosaia gli pesta i piedi.
Russini sv
Modesto
5: sotto, pari, sopra, pari, sotto, pari. Il Cesena tiene il pallino
per lunghi tratti del match ed esce dal campo con un punto Per Grazia
Ricevuta. Lascia che il terzetto difensivo (guai a passare alla linea a
quattro) resti in campo negli ultimi venti minuti (più recupero) con
ammonizioni a carico. Lì dietro si balla, in attacco la risolvono un
esterno a tutta fascia e un centravanti che segna solo su rigore. I suoi
uomini preferiscono la protesta a bocce ferme al posto di alzare la
voce quando la palla scotta. Segnali di ripresa? Chi li trova è bravo.
Curva
Mare Cesena 6,5: il buon apporto mostrato a Pesaro è proseguito anche
nel primo show casalingo del 2020. Pochi acuti, decibel in aumento nella
ripresa.
Curva Ferrovia Virtus Verona 6: pochissimi ma buoni, a sostegno di un club piccolo e storico.
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