giovedì 8 marzo 2018

Fedele: "Brienza mi ha consigliato di venire a Cesena"

Qui Villa Silvia - Altro appuntamento al centro sportivo Alberto Rognoni per i bianconeri in vista della sfida di sabato pomeriggio contro il Carpi. L’allenamento di giovedì pomeriggio è cominciato con un lavoro di tonificazione e prevenzione all’interno della palestra, in seguito la rosa è stata suddivisa in due gruppi. I giocatori scesi in campo martedì scorso con la Pro Vercelli hanno effettuato una breve seduta di scarico mentre il resto della squadra si è dedicata ad esercizi di natura tecnica prima di disputare alcune partitelle a campo ridotto. Per quanto riguarda l'infermeria, Cascione rientrerà lunedì, Donkor (botta all'anca) e Fazzi (problema muscolare all'interno coscia) sembrano anche loro proprio tagliati fuori da una possibile chiamata contro il Carpi, mentre Laribi (lesione muscolare coscia sinistra) pare prossimo al recupero ma sarà valutato nelle prossime 24 ore.
Venerdì alle ore 11:00 ci sarà la rifinitura a porte chiuse all’Orogel Stadium Dino Manuzzi che anticiperà la conferenza stampa di Fabrizio Castori e la pubblicazione della lista dei convocati.

Matteo Fedele è stato ospite a Radio Gamma.
"Mi trovo molto bene in Romagna perché venivo da piccolo con la mia famiglia in vacanza. Conosco bene Brienza che mi aveva detto che era un bel posto Cesena.
Castori lo conosco dall'annata in Serie A col Carpi e sto bene anche con lui.
E' un bel gruppo, una bella famiglia il Cesena, mi sto trovando bene.
Io sono di Losanna ma ho i genitori italiani, quando ho tempo torno da loro là.
Il mio primo tifoso in famiglia è mio fratello che mi segue tanto e mi chiama tutti i giorni per chiedere di come sto.
In Svizzera il calcio è diverso, ci sono solo 10 squadre. E' più fisico e giochi 4 volte con la stessa squadre. Il livello è differente in Italia.
Ho fatto un anno con Gattuso al Sion, prima giocatore e poi allenatore.
Sono un gladiatore a centrocampo, sono molto aggressivo quando gioco.
Da piccolo dicevo, venivo in Romagna, ora vado in giro per il mondo, lo scorso anno sono andato con la mia ragazza in Grecia a Mykonos e Santorini.
La prima partita ufficiale col Sion l'ho persa 4-0 contro il Grasshopper.
Il mio idolo è Totti, fin da sempre.
Io seguo il calcio, anche alla domenica e la mia ragazza impazzisce.
Il numero 17 era uno dei pochi disponibili ma non ha un significato particolare. Però è stato il mio primo numero da professionista.
I tifosi mi hanno accolto bene, è sempre bello giocare in un ambiente così caldo e che ci vengano a tifar.
La classifica la sapete tutti, la gara col Carpi è importantissima non solo per me, Suagher o Castori".

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