lunedì 7 settembre 2015

Caldara: "Bene la prima. Cesena tappa per il mio futuro"

Qui Villa Silvia - Smaltite le fatiche dopo la prima di campionato, il Cesena torna ad allenarsi a Villa Silvia in vista del prossimo impegno a Chiavari in casa della Virtus Entella. Assenti Djuric e Dalmonte impegnati con le nazionali, Capelli, Tabanelli e Improta hanno svolto un allenamento personalizzato per recuperare dai rispettivi. Riscaldamento per tutti poi mister Drago ha messo i suoi uomini in due gruppi: i giocatori scesi in campo sabato scorso hanno svolto un lavoro di recupero, gli altri hanno giocato su campo ridotto dedicandosi in seguito sulla parte atletica. Previsto un doppio allenamento nella giornata di martedì alle 10.00 e alle 15.00.

Il difensore Mattia Caldara, uscito a testa alta dal campo dopo il successo sul Brescia, è stato ospite di Teleromagna nel programma tv Bianco e Nero d’Autore.
"Nel primo tempo della partita abbiamo fatto il nostro gioco, è stato messo in mostra tutto quello che abbiamo preparato nell'ultima settimana durante gli allenamenti. Nella ripresa abbiamo calato il ritmo, ci siamo abbassati tanto e il Brescia ne ha approfittato trovando spazi in attacco e rendendosi pericoloso in diverse occasioni. Dovevamo chiudere prima la partita ma siamo stati bravi tenere il 2-0 e i primi tre punti: cominciare il campionato con una vittoria è importantissimo, ci dà morale per il prossimo futuro, sono contento. 
Il mister vuole la sovrapposizione del terzino sull'ala, Mazzotta è stato bravissimo a compiere questo tipo di movimento nell'azione che ha portato al primo gol. Un aspetto fondamentale per fare questo è l'equilibrio degli uomini sul campo, il terzino opposto a quello che sale deve restare più indietro: tutti questi piccoli particolari sono da curare con il passare del tempo. 
Il mio calciatore preferito? Mi ispiro a Nesta, non posso paragonarmi a lui che è un mostro sacro del calcio e un mito, io mi limito a seguire il suo stile di gioco. Quando ero a Trapani mi trovavo bene con Terlizzi, è un pezzo grosso per la B, un bel giocatore e grande uomo spogliatoio.
Devo cercare di migliorarmi e mettermi in luce in piazze importanti, Trapani e Cesena sono tappe fondamentali per la mia carriera da calciatore. Ho cominciato a giocare sin da piccolissimo, mi è sempre piaciuto il pallone. Sono nato a Bergamo e dalla squadra di Scanzorosciate, il mio paesino, sono arrivato nel settore giovanile dell'Atalanta all'età di 9 anni e vi sono rimasto fino alla Primavera. Mio padre è innamorato del calcio e mi ha sempre spinto a giocare, mia madre all'inizio invece era dubbiosa su questa passione ma col tempo mi ha assecondato. Nel futuro punto a tornare a Bergamo da protagonista e giocare in A con i miei vecchi colori. 
L'anno scorso sono andato a Trapani perché mister Boscaglia mi ha chiamato ed era l'unica squadra di B a volermi, ho disputato un buon campionato. Ora a Cesena voglio confermarmi, sto cercando di segnare il primo gol ufficiale. Conoscevo la Romagna visto che da bambino passavo l'estate a Bellaria. In ritiro ho fatto tanta fatica e allo stesso tempo mi sono unito a un grande gruppo, ho legato ulteriormente con Molina che avevo conosciuto a Bergamo, Perico è mio concittadino e siamo amici. La società è sana, punta sui giovani, sabato eravamo tutti ragazzi in campo, è la base per un grande futuro. Drago vuole giocare un calcio moderno, le sue squadre devono tenere la palla. 
Sabato l'intesa con Magnusson è stata buona, io destro e lui mancino ci siamo abbinati bene. I tifosi sono vicini alla squadra, l'avevo notato anche alla festa degli ultras pochi giorni fa.
A scuola me la cavavo bene, mi sono diplomato in tempo a Ragioneria per la gioia dei miei genitori, la mia materia preferita era matematica. Ho già una fidanzata, si chiama Giulia ed era presente sabato allo stadio, si è emozionata nel prepartita e si è divertita tanto. Mi piace leggere romanzi nel tempo libero, tra un allenamento e l'altro ora ho più tempo rispetto a quando ero adolescente. Da ragazzino andavo spesso in discoteca, ora da professionista esco meno ma appena posso ci vado". 

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