martedì 21 aprile 2015

Renzetti rientra: "Pronto per Genoa"

Qui Villa Silvia - Confermata la squalifica di Mudingayi (ha lavorato a parte), oggi il Cesena è tornato in campo dopo due giorni di riposo. La notizia lieta è il rientro di Renzetti che è pienamente recuperato, così come Capelli che ha superato il suo attacco febbrile. A casa a letto invece è rimasto Giorgi.
Aggregati Mordini e Pierfederici, tra gli indisponibili figurano ancora De Feudis, Pulzetti e Magnusson, mentre Valzania ha svolto solo metà della seduta con i compagni.
Di Carlo ha aperto la seduta con riscaldamento a circuito per poi passare ad esercizi di tecnica e tattica. Dopo la partitella a tutto campo ci si è concentrati nel lavoro aerobico.
Nella giornata odierna Guido Marilungo è stato operato in Spagna a Barcellona per risolvere i suoi problemi fisici. Per lui la stagione è ampiamente finita come già anticipato la settimana scorsa.
Per mercoledì è in programma una doppia seduta alle 10.30 e alle 15.00 a Villa Silvia con nell'intervallo la conferenza stampa di Massimo Volta alle 13.50.

Il 21 Aprile del 1940 nacque l'Associazione Calcio Cesena prima in un vagone ferroviario e poi nel Caffè Forti in cui fu delineato l'organigramma bianconero (leggi qui la storia completa e le avventure della squadra più gloriosa di Romagna). Da allora ne è passata di acqua sotto il Ponte Vecchio ma il Cavalluccio è più vivo che mai e porta fiero in giro per l'Italia i colori cittadini che tutti noi amiamo. Sono quindi 75 gli anni di bianconero, tanti auguri!

Si rivedere Francesco Renzetti ma non sul campo. A Radio Studio Delta è stato ospite a "Scarpini4".
"Son sempre stato abbastanza fortunato dal punto di vista degli infortuni. Solo in questa stagione ho avuto qualche problema, ma oggi ho ripreso a pieno ritmo con la squadra.
Il numero 33 è stata una scelta forzata: ai tempi dell'Albinoleffe avevo vent'anni e il 3 era occupato. Poi ha portato fortuna e me lo sono tenuto.
Non avevo rinnovato e mi sono ritrovato svincolato due stagioni fa. Erano uscite delle voci ma niente di imporante. Poi mi ha chiamato il Direttore Foschi e dopo 3-4 giorni la trattativa era chiusa.
Il rapporto con le nazionali è stato un po' strano. Per quanto rendevo al club non rendevo in Nazionale. Non mi so dare una spiegazione, forse per colpa dell'emozione.
Le telecamere nello spogliatoio? All'inizio la vivevo come una intrusione perchè è una situazione privata, un luogo sacro in uci ognuno si prepara e fa i gesti scaramantici. E' ancora più intimo che stare seduto sul divano di casa. Adesso ho capito che è un servizio che vuole Sky che fa girare tutto.
Già con la Sampdoria i miei familiari sarebbero venuti a vedermi perchè col Genoa rappresentano le gare più vicini a casa. Sabato l'ho vista con loro la partita, spero di essere convocato sabato.
A me piacerebbe rivestire la maglia del Genoa perchè sono cresciuto in quella società. Però vorrei fare un'esperienza al Monaco in Ligue 1. Loro passano dalla Serie B alla Champions in una maniera incredibile.
In famiglia siamo in 4: mio padre odontotecnico, mia madre casalinga e mia sorella che mi ha donato un nipotino.
La mia nascita a Monaco è causata dal fatto che la sanità in Italia all'epoca non era proprio ad alti livelli rispetto a come è ora. Nell'albero genealogico erano 8 generazioni di nascita a Monaco e visto che mia madre si trovava lì sono nato nel Principato ma ho la cittadinanza italiana con passaporto unico.
Abito a 100 metri dallo Stadio Manuzzi e con la mia ragazza amo scoprire i ristorantini nuovi della zona. Preferisco i primi rispetto che ai secondi piatti.
I miei idoli sono Cole e Giggs. Il primo è fischiatissimo per la sua annata storta, invece il mago gallese è una leggenda.
In Romagna siete sempre sorridenti, non so come facciate.
La barba l'abbiamo io e Giorgi. Lucchini se l'è tagliata, mentre Rodriguez ha quattro peli in croce. Ho fatto una promessa: l'avrei tagliata quando sarei rientrato in partita.
Qualcosa che vorrei avere? 5-6 centimetri di altezza".

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