Corriere Romagna - Lugaresi al rinnovamento ci crede |
La Voce - Cesena, ci sono già diverse note liete |
Ai box rimangono Perico, Giorgi e Cazzola, mentre Saporetti continua il suo programma di recupero con la Primavera di Angelini.
Notizie calciomercato. Mentre Lugaresi si barcamena nelle stanze federali, Rino Foschi lavora sodo per completare la rosa in vista del campionato che avrà inizio tra meno di 20 giorni. La trattativa per Borriello, stando a quanto riportato dal Corriere Romagna, aveva avuto una fase di stand-by nei giorni scorsi anche a causa dei ripensamenti di Giorgione sulle candidature alla presidenza della FIGC. Il ds si sta già sentendo con la Roma per portare a casa la punta ex Juve, inoltre si punta a portare in Romagna anche i furetti offensivi Sanabria e Carbonero (ancora di proprietà del River Plate) con la formula del prestito.
Notizie calciomercato. Mentre Lugaresi si barcamena nelle stanze federali, Rino Foschi lavora sodo per completare la rosa in vista del campionato che avrà inizio tra meno di 20 giorni. La trattativa per Borriello, stando a quanto riportato dal Corriere Romagna, aveva avuto una fase di stand-by nei giorni scorsi anche a causa dei ripensamenti di Giorgione sulle candidature alla presidenza della FIGC. Il ds si sta già sentendo con la Roma per portare a casa la punta ex Juve, inoltre si punta a portare in Romagna anche i furetti offensivi Sanabria e Carbonero (ancora di proprietà del River Plate) con la formula del prestito.
La dirigenza bianconera sta battendo anche la pista Pavoletti. Il centravanti sarà ceduto dal Sassuolo ad un'altra compagine di A da ricercare tra Lazio, Genoa (entrambe intenzionate a cederlo eventualmente in prestito) e Torino (Cairo vorrebbe invece tenere la punta tutta per sé).
La Voce di Romagna "tranquillizza" i tifosi bianconeri, nei prossimi giorni saranno ufficializzati i trasferimenti in riva al Savio di Pulzetti dal Bologna e di Brienza dall'Atalanta.
Il caos dietro la scelta di Lugaresi in fase di elezione del nuovo presidente della FIGC. Voto A, voto B, non so chi votare, voto lui perché mi obbligano a farlo. Da Tavecchio ad Albertini, dall'ipotesi della scheda bianca alla scelta "forzata" per ragioni di stato e di intrallazzi da riunione condominiale.
Lugaresi e l'A.C. Cesena escono malissimo da questa vicenda, sia per la discutibile scelta finale caduta sul vincitore Tavecchio che per l'indecisione mostrata dal presidente bianconero. Giorgio, uscito dall'Hotel Hilton di Fiumicino, esordisce con discorsi triti e ritriti. Le società in perdita, il sistema sbagliato, i giocatori viziati: "solo in Italia succedono queste cose". Sbagliato, in tutta Europa la situazione è la medesima, se i calciatori lasciano l'Italia è - spesso - per un ingaggio più alto ma i problemi per i club sono gli stessi. Niente male nemmeno quanto detto dallo stesso Lugaresi poche ore prima dei turni elettorali: "per cambiare qualcosa occorre restare nelle stanze dei bottoni". Ok, viva il cambiamento ...ma in meglio o in peggio?
Tavecchio non pare assolutamente essere la persona adatta a migliorare lo status attuale del calcio italiano. Il programma elettorale, lo insegna la nostra classe politica, è uno specchietto per le allodole, un trabocchetto denso di promesse creato ad arte per accaparrarsi il maggior numero di voti. Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, lungi da noi dare dell'appestato a qualcuno quando al mondo sono altri i veri furfanti. Dobbiamo tuttavia ricordare che Tavecchio è stato processato e condannato per ben 5 volte per falsità in titolo di credito continuata in concorso, evazione fiscale e dell'IVA, omissione di versamento di ritenute assicurative e previdenziali, omissione o falsità in denunce obbligatorie e, dulcis in fundo, abuso d'ufficio per violazione delle norme anti-inquinamento. Così, tanto per riempire qualche riga del nostro post.
Sia chiaro, se Albertini avesse preso il trono del FIGC ci sarebbe stato poco da ridere. Una carriera gloriosa da calciatore e una breve esperienza a livello dirigenziale, l'ex centrocampista del Milan era noto nello spogliatoio per essere il figlioccio di Berlusconi, quello che quando non gioca va a piangere dal papà (l'esonero di Zaccheroni fu causato da scelte tecniche non gradite dall'infante Demetrio e dal Silvio nazionale). Gossip a parte, un ex calciatore al comando avrebbe concesso meno potere ai club per darne a quelli che scendono in campo.
Il Ta-vecchio, invece, andrà avanti per la sua strada. Tanti soldi alla serie A, le briciole agli altri, i tifosi si fottano, che urlino pure e che vadano avanti con i loro cori razzisti, tanto io posso dire quello che voglio, dare del bananero a chi mi pare, tanto comando io. Bene così, a noi il DASPO e a voi gli stadi vuoti. Buon divertimento, signor Tavecchio.
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