martedì 10 dicembre 2013

Situazione non facile ma niente drammi

Corriere Romagna - Cesena, tanta voglia di serenità
La Voce - Valdifiori: "Sto vivendo un sogno"
Qui Villa Silvia - Lunedì di lavoro a Villa Silvia. Prima di sudare in campo, però, Foschi e Bisoli hanno tenuto un discorso abbastanza prevedibile davanti la squadra, negli spogliatoi. C'è da recuperare morale e soprattutto punti in campionato. In gruppo sono rientrati al lavoro completo sia Rodriguez che Nadarevic, mentre Defrel è rimasto a riposo a casa per via dell'influenza.
Dalla Primavera sono giunti Ballardini, Gabrielli e Venturini. Con Coser che ha svolto terapie con i medici ed i preparatori, in differenziato hanno lavorato Almici, Campagnolo, Cascione e Galli. Consolini invece è acciaccato per via della tendinite al piede sinistro, mentre D'Alessandro risulta affaticato. Per loro la via del recupero sarà proseguita nelle prossime ore.
Nella giornata odierna è previsto un doppio allenamento: mattino e pomeriggio. 


La curva Mare difende Bisoli, il resto della tifoseria lo contesta. A grandi linee è questo il quadro clinico del Cesena, in carenza di vittorie dal 18 ottobre e che da quel momento ha dato inizio ad una preoccupante involuzione di gioco, di idee e soprattutto di risultati. Al successo casalingo contro il Bari sono seguiti 5 pareggi e 2 sconfitte, la seconda avvenuta venerdì scorso a domicilio contro il Padova. Tante le occasioni perse per i bianconeri: beffa al 90' a Novara e 1-1 finale, sofferenza nella ripresa contro la Ternana e gol dell'ex Lauro per confermare un nuovo 1-1, vantaggio di Defrel ma uno-due mortifero dello Spezia al Picco, 2-2 in casa contro il Cittadella con rete ospite subita nel finale a seguito di un blackout totale della squadra (difesa compresa), doppio risultato ad occhiali ad Avellino e Brescia, dulcis in fundo lo 0-1 contro la formazione patavina. Il comune denominatore delle ultime 7 sfide affrontate da Succi e soci è evidente: la totale incapacità nel rendersi pericolosi in fase offensiva. Manca l'ariete, mancano gli uomini che servono l'ariete, manca l'uomo che si inserisce e dia manforte alle punte sotto porta, manca colui che dovrebbe mettere agevolare il compito degli assistmen. Succi non segna più e gioca a 30 metri dalla porta, Defrel e D'Alessandro dribblano ma non servono mai i compagni, Tabanelli e gli altri centrocampisti non sono abili ad inserirsi, Cascione è ai box e nessuno è in grado di dettare i ritmi del gioco. Nel complesso la difesa sta reggendo benino, 7 le reti subite in altrettanti match e Coser sta sostituendo Campagnolo senza particolari patemi, tuttavia restano gli errori da matita rossa di Camporese (Ternana), Ingegneri (Cittadella) e Volta (Padova, guarda caso tutti e tre registrati tra le mura amiche. Si potrebbe quasi dire che ai difensori romagnoli tremino le gambe quando devono giocare tra le mura amiche. Al di là dei problemi di natura prettamente statistica e tecnica, è particoare la situazione attuale del mister. Bisoli è stato artefice del doppio salto dalla terza serie alla A e bagnino di salvataggio nella stagione scorsa. Amato e osannato dalla piazza, qualche "talpa" c'era anche in passato. I primi critici c'erano anche a Piacenza nel 2010, altri sono venuti allo scoperto in seguito. Ad esempio quando passò sulla panchina del Bologna, in occasione del ritorno a Cesena di anno fa oppure quando il cavalluccio andava avanti in classifica grazie alle autoreti a favore. Non ci sono sondaggi a supporto, secondo una stima "spannometrica" i tifosi a favore di Bisoli sono calati drasticamente attorno al 50%. C'è ancora chi lo difende, chi dice di avere pazienza che tanto la B è lunga, chi invoca calma, chi chiede di attendere la sosta invernale, chi scarica la colpa ai giocatori, chi imputa come colpevole la dirigenza. E chi lo accusa di non sapere gestire il gioco in chiave offensiva, impostare la partita e leggere la gara in corso. A supporto le prove scarne viste spesso in trasferta, complici i risultati deludenti delle ultime giornate, sopra elencate. Due fazioni ben divise che ora appunto sembrano eguagliarsi. Chi sta scrivendo questo pezzo è a favore della permanenza di Pierpaolo Bisoli. Non una permanenza "a prescindere", sia chiaro. Una sconfitta ad Empoli potrebbe scalfire l'opinione nostra e di coloro che ancora tirano la crocetta sul simbolo dell'allenatore. Bisoli merita di rimanere, non ha parlato in estate di promozione. Dopo i primi risultati positivi la piazza si è illusa di poter puntare ai primissimi posti, niente di più sbagliato. Occorre sicuramente dare una svolta, devono tornare le vittorie e soprattutto i gol ed un bel gioco che dovranno però servire per garantire un campionato tranquillo. La serie A può attendere.

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