venerdì 14 dicembre 2012

La salvezza per mano dei romagnoli

La Voce - Riecco Ravaglia, ma il suo addio è vicino
Corriere Romagna - Cesena volata finale contro il -2
Qui Villa Silvia - Come da programma, mercoledì mattina la squadra seguita dallo staff è partita per il ritiro di Roma presso il Park Hotel Mancini e nel primo pomeriggio ha svolto una seduta in vista del match contro la Juve Stabia di sabato pomeriggio. Non sono partiti per infortunio Belardi, D'Alessandro, Graffiedi e Turchetta, mentre Iori e Caldilora sono stati fermati dal Giudice Sportivo. Potrebbero trovare spazio nell'ipotetico 4-4-2 i rientranti Morero e Tonucci in difesa.
Nella tarda mattinata la squadra scenderà in campo agli ordini di Bisoli per l'ultima seduta e partire nel primo pomeriggio per Castellamare.

Un'altra notte frenetica. Infatti c'è stata la riunione tra Campedelli, Mancini e Lugaresi, Santerini, Pranzani, Santarelli, Salcini e Lelli. Tutti si sono trovati presso l'abitazione dello stesso Salcini ed in presenza dell'avvocato Dionigi in virtù di mediatore tra le parti. Intanto a Roma, Massone sta ancora valutando se entrare o meno nell'operazione di salvataggio del Cesena. I dubbi della cordata romana sono moltteplici: non hanno avuto pieno accesso alle carte di bilancio, come afferma il Corriere Romagna, i 2,5milioni derivanti dal paracadute non sembrano garanzia sufficiente in caso di fallimento o retrocessione (la cifra sarà infatti riscossa solo a fine stagione) e l'accumulo dei costi da qui a fine stagione è enorme (debiti + gestione ordinaria + fondi per il mercato). Le scadenze sono incombenti e se si è giunti sino a questo punto è perchè entrambe le parti si sono date fastidio a vicenda creando tensioni e bisticci. Un po' come avviene all'asilo con i bimbi che litigano per i giocattoli o i colori.
Che ci sia o meno l'intervento di Massone, pare che Lugaresi aiutato da Mancini, voglia procedere col piano di salvataggio del Cavalluccio ridotto ai minimi termini storici e sull'orlo del baratro. Lugaresi, aiutato dagli altri soci di minoranza, ha quindi il compito di contattare le aziende del territorio (come Viocar e La Cesenate, due esempi) per racimolare quanto possibile (1 milione di €), poi per il saldo rimanente ci penserà Luca Mancini in persona. Questo patto di ferro è impensabile se pensiamo alle due opposte posizioni di questi personaggi sino qualche ora fa. C'è da dire, almeno da quanto espresso da La Voce di Romagna, che se Campedelli e Mancini continuassero in questa direzione attiva in società, Massone non dovrebbe farne parte. Si busserà quindi alla porta anche di Orogel, Amadori, Technogym. Soprattutto per i primi due colossi ci sarà da lavorare. Bruno Piraccini, amministratore delegato di Orogel, ha espresso il disinteresse per la compagnia ad un nuovo internvento. Dalle sue parole, piuttosto distaccate, la società cooperativa è intervenuta una volta per aiutare Igor Campedelli sottoscrivendo un accordo pubblicitario quinquennale. Però, secondo l'ad cesenate, intervenire altre volte sarebbe eccessivo, in quando non è compito sportivo della cooperativa stessa. Per statuto e per legge non possono entrare in altri campi. Non finiscono di certo i rapporti col Cesena, però Orogel non ha partecipato ad altre iniziative. Nonostante tutto, Piraccini si augura il bene della società. Anche Amadori ha una posizione delicata, mentre più possibilità forse ci potrebbero essere con Technogym già venuta in aiuto di Campedelli.
Non si eslude un nuovo slittamento dell'assemblea di domani per decidere il nuovo cda, in ogni caso il progetto di risanamento c'è e serve "solo" trovare gli interpreti giusti come finanziatori. Che ci sia Massone o meno, pare che la ciambella di salvataggio dal fallimento possa essere lanciata solo da romagnoli purosangue. La nuova proposta lanciata dal gruppo romano è la seguente: 500mila € subito in titoli bancari per far fronte alle scadenze imminenti di dicembre e poi intervenire in maniera più decisa in via successiva. La risposta a Massone quindi arriverà nelle prossime ore.

Notizie calciomercato. I nomi ormai sono noti da tempo: Petras, Antonioli sono i più facili da raggiungere in quanto svincolati, mentre per De Feudis ci sarà da lavorare. Difficile il rientro di Lauro che ha ancora un anno di contratto oltre a quello in corso. Dall'Inter potrebbero giungere Duncan e Romanò.

Emanuele Belardi, coinvolto nel recente caso di possibile cessione al Bologna ha parlato alla stampa in prima persona per negare quanto detto in questi giorni.
"Non ho mai chiesto di essere ceduto al Bologna, anche perchè so la rivalità tra le due square. Qualcuno mi ha messo in cattiva luce e se in società hanno questo pensiero me lo dicano chiaramente. Non ho chiesto nemmeno l'adeguamento di contratto, io sono venuto qui per fare il dodicesimo ma è normale una volta diventato titolare di avere un piccolo ritocco a livello degli altri. In società ci eravamo accordati di parlarne dopo l'arrivo della nuova dirigenza."

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