venerdì 18 novembre 2011

News Ac Cesena 18-11-11

Qui Villa Silvia - Ieri amichevole a Borello tra Valle Savio e Cesena. I bianconeri si sono imposti per 5-0 con reti di Mutu, Parolo, Bogdani, Eder (doppietta). Prima del match Arrigoni è stato premiato con una targa dal Consigliere Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Antonio Bonoli.
Fino ad ora sono stati staccati 380 tagliandi per il settore ospiti del Dall'Ara. A Cesena e Forlì sono tanti i problemi legati all'acquisto, ricordando che la trasferta è vietata ai non possessori di tessera.

Casteldebole (Bologna) - Ieri alle 12.30 il Bologna si è imposto con un 13-0 sul San Secondo Parmense con reti di Di Vaio (4 gol), Cherubin, Gimenez (2), Diamanti (2), Taider, Krhin, Ramirez, acquafresca. Ieri assenti Loria e Kone, ancora in via di recupero ma Perez sulla via del rientro.
Oggi è prevista la replica con lo stesso orario di ieri, sveglia alle 9.00 e menù, ma all’ora di pranzo la squadra sosterrà un normale allenamento.
Ben 3200 i biglietti finora venduti per la partita Bologna-Cesena, in programma domenica 20 novembre alle 12:30 presso lo stadio Dall'Ara di Bologna.

Daniele Arrigoni ha concesso l'intervista dopo il match a La Voce.
"Oggi non ho preteso molto dai ragazzi, solo di applicare ciò che gli ho insegnato negli ultimi giorni e tanto divertimento. Colucci? Durante il riscaldamento ha sentito dolore al ginocchio sinistro operato il mese scorso, per Bologna è in fortissimo dubbio. Con i tifosi il rapporto è migliorato, molti si sono ricreduti nonostante il mio passato da tecnico del Bologna ma ho già spiegato più volte questa mia scelta."

L'intervista integrale di Tuttomercatoweb a Luca Mancini.
Luca Mancini, che ha fatto il punto della situazione in casa Cesena. Dal campo al calciomercato.
Mancini, la vostra stagione era cominciata sotto ben altri auspici. Cosa non ha funzionato?
"Sicuramente l'approccio, i risultati lo dimostrano. Ma per il tipo di campagna acquisti, di progetto e idee, è un risultato che ci lascia delusi perché non ci aspettavamo una posizione di classifica simile. Ma questa posizione ci ha imposto delle scelte e in Italia, si sa, paga sempre l'allenatore. E abbiamo dovuto cambiare, perché non arrivavano i risultati".

Marco Giampaolo, un allenatore bravo durante la settimana, che non riesce a mettere in pratica le sue idee in partita. La fotografia è corretta?
"Facile dirlo adesso. Giampaolo è stato ben voluto da subito, ne hanno parlato tutti molto bene dal punto di vista della didattica settimanale e c'erano sempre tutti i presupposti affinché le sue idee si applicassero in partita. Ma la domenica è un'altra cosa e prendono piede situazioni che non puoi pianificare. Durante la gara l'allenatore può incidere, facendo la formazione e con i cambi. Sicuramente sono stati fatti degli errori, i risultati lo dimostrano".

Col senno di poi, riaffidereste la panchina a Giampaolo?
"Sarebbe come dire a Zamparini 'prendi Delio Rossi, poi lo cacci e poi lo riprendi'. È difficile dirlo, chiaramente l'entusiasmo all'inizio era forte. Oggi c'è scoramento e le scelte sarebbero diverse, ma non solo per il tipo di situazione, ma anche dei giocatori. Perché Giampaolo ha pagato, ma da parte nostra c'è delusione per il rendimento di qualche calciatore".

Prima Ballardini, poi De Canio e alla fine Arrigoni. Perché?
"Avevamo fatto una rosa di papabili candidati. Alla fine la scelta è stata di territorio, grinta e passione. Quella caratteristica che c'è mancata, perché il Cesena non può prescindere dalla corsa, dalla grinta, dal cuore e dalla generosità. Arrigoni incarna questa mentalità, che voglio riacciuffare. La stessa mentalità che ci ha fatto fare il salto dalla Lega Pro alla serie A. Se ci caliamo in una realtà diversa dalla nostra, perdiamo le linee. E non è il caso che ciò avvenga".

Vediamo il bicchiere mezzo pieno: siete vicini all'Inter, in classifica.
"Ogni tanto questa battuta la facciamo. Se mi avessero detto ad inizio campionato 'sarai vicino all'Inter in classifica', avrei sottoscritto subito (sorride, ndr). Invece oggi essere vicini ai nerazzurri significa stare in cattive acque e questo testimonia le difficoltà di questo campionato. Se il torneo è difficile per le big, immaginatevi per il Cesena. Un periodo negativo ci può stare. L'importante è rialzarsi e siamo convinti che tre squadre, a fine anno, ce le metteremo alla spalle".

Domenica, a pranzo, c'è il Bologna.
"L'anno scorso il Bologna quando vinse da noi segnò l'apice della nostra crisi e la svolta finale quando vincemmo sul loro campo con i gol di Giaccherini e Malonga. Bologna ha un sapore particolare, domenica sarà una partita importante. È una prova verità, portare a casa il bottino pieno sarebbe importante. Vincere darebbe morale e convinzione. Una vittoria, anche ottenuta fortunosamente come è capitato a loro ogni tanto, sarebbe una svolta importantissimi".

A gennaio c'è bisogno di rinforzi. Dove?
"Avremo bisogno di intervenire a centrocampo. Mentre in attacco e in difesa siamo a posto. Anzi, nel reparto offensivo c'è abbondanza. Nella zona di metà campo dobbiamo rinforzarci, perché se ci mancano Guana e Colucci non abbiamo alternative di livello".

Arriverà qualche innesto, o tanti innesti?
"Le prossime quattro-cinque partite ci diranno cosa potremo fare. A gennaio poi faremo dei correttivi, ma non pensiamo che sia il mercato della svolta. Sicuramente, alla luce di ciò che succederà tra novembre e dicembre, opereremo nel miglior modo possibile".

Mutu-Milan, è possibile?
"La notizia ci ha lasciati un po' sorpresi. Il Milan è alla ricerca di iun attaccante per sostituire Cassano. A noi fa piacere che si sia parlato di Mutu, perché vuol dire che ha ancora un certo appeal. Ma Mutu segnerà la nostra svolta, sarà determinante per la nostra salvezza. Impossibile privarsene a gennaio".

Neanche davanti ad una buona offerta?
"La nostra priorità è sportiva e non economica, adesso. Chiaro che se ci fossero delle contropartite tecniche ed economiche adeguate, noi faremmo il bene del Cesena, come abbiamo sempre fatto. E non decideremmo mai in base agli umori del momento".

Dal rumeno ci si aspettava qualcosa di più.
"È stato fuori tre giornate. Anche lui è un po' vittima di questa situazione generale, è difficile che una persona innalzi un gruppo. Ma deve essere il gruppo ad aumentare le qualità individuali".

In estate via Giaccherini, resta Parolo. Le motivazioni del vostro centrocampista, sono sempre le stesse?
"Avevamo due pezzi pregiati: Parolo e Giaccherini, abbiamo deciso di fare una scelta su Emanuele, che spingeva per essere ceduto alla Juventus. La scelta è stata tecnica, puntando su Parolo per il nostro centrocampo. Per Marco non è cambiato nulla, resta un giocatore di valore e abbiamo fatto bene a tenerlo sotto il profilo sportivo. Poi anche lui avrà ambizioni di carriera e se ci saranno delle opportunità, più avanti, vedremo di accontentarlo. Ma adesso ce lo teniamo e lui è contento di stare con noi".

Chiudiamo con una suggestione. Riprenderebbe Jimenez?
"Chi è che non lo prenderebbe? L'anno scorso è stato una scommessa, perché era prigioniero della Ternana ed è venuto da noi col morale bassissimo. Poi si è messo in testa di essere ancora un campione, ha siglato undici gol e ha contributo alla nostrta salvezza. Lo riprenderemmo subito, però è un'operazione poco fattibile".

Rino Foschi ieri ha lasciato l'intervista a La Voce. Queste le sue parole.
"Bisogna stringere i denti fino a gennaio. La salvezza è ancora possibile. L’organico è buono, Arrigoni è un bravo allenatore, il campionato è ancora lungo ecco perché bisogna restare uniti. E non abbattersi. Domenica a Bologna? Non bisogna andare al ‘Dall’Ara con l’angoscia di dovere vincere a tutti i costi. Per me basta anche un pareggio. Se si resta in corsa, poi dopo col mercato si potrà sistemare qualcosa. Serve soprattutto una prima punta importante di ruolo. Mutu? Finora non è ancora riuscito ad inserirsi. Non so quante colpe abbia Giampaolo in questa situazione. Di certo da lui mi aspetto di più. Se gira Mutu, poi tutto diventa più facile."
Anche Luigi Piangerelli ha parlato al Corriere di Romagna della situazione critica del Cesena.
"A livello di gruppo non mi permetto di esprimermi, visto che ora ne sono fuori. Di certo il valore dei ragazzi che c’erano l’anno scorso non può essere quello che si vede ora in campo. Perché Arrigoni salvera' il Cesena? E' un tifoso del Cesena e ci tiene da matti. Lui è venuto qui con motivazioni fortissime. Meglio lui che altri”. Infine, una battuta anche sul derby contro il Bologna: “Può dare la ventata di positività che ci manca. Vincere a Bologna porterebbe quell’entusiasmo indispensabile per dare una svolta al campionato."

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