giovedì 28 aprile 2011

Newcastle - Saint James' Park

Per leggere i tour agli altri stadi europei da noi visitati visita la sezione I VIAGGI DI MARCO POLO!

Caratteristiche principali
Nome: Saint James' Park
Inaugurazione: 1880
Ristrutturazione: 1998-2000
Capacità (posti a sedere): 52409
Nazione: Inghilterra
Squadra di casa: Newcastle United FC

Come raggiungere lo stadio (la mappa):

La maestosità del Saint James' Park di Newcastle Upon Tyne, la città che si scorge sullo sfondo dello stadio lo racchiude in un centro molto abitato e frequentato. In lontananza si intravede appena anche un filo di costa!



Il tour al Saint James' Park
Volete il calcio inglese? Bene questo tour approfondito ci ha portati nella terra degli hooligans di qualche anno fa! Dal mio punto di vista, non ero mai entrato in uno stadio inglese e tantomeno era la prima volta che vi avevo messo piede. Da fuori onestamente l'aspetto non sembra niente di speciale ma l'interno è tutto da scoprire. Le dure leggi inglesi hanno imposto numerosi ammodernamenti, come si legge appunto della storia del Saint James' Park ve ne sono stati alcuni, esattamente 2. Tutto cioò per renderlo a norma, infatti i posti sono tutti a sedere e GUAI a chi rimane in piedi!
Prima di arrivare dentro facciamo un mini salto indietro. Proprio fuori lo stadio c'è lo store ufficiale (lo stadio è l'unico in Inghilterra ad aver essere rimasto sulla sua zona originale di costruzione, infatti tutti gli altri sono stati demoliti e spostati) con tutto il merchandising disponibile: dalle tazzine, alle maglie, pantaloncini, calzettoni, dvd (epico il pareggio con l'arsenal a "soli" 9,99£!), portachiavi e via dicendo... Il problema è stato l'acquisto dei biglietti per il tour: al piano superiore al bancone, con dietro l'immensa scritta TICKET  TOUR ON SALE, come nei film, chiediamo e veniamo spostati dai commessi verso l'ingresso dello stadio. Per ulteriori informazioni, al piano terra, richiediamo la cosa ma veniamo spostati nuovamente al piano di sopra.  Paese che vai, inefficienza che trovi: non solo in Italia accadono problemi con biglietti ma anche nel sogno "americano" dell'Inghilterra. Sicuramente avremmo frainteso noi le parole visto il nostro magro inglese ma anche il personale ci ha messo del loro, senza contare che c'era una fila abbastanza lunga per l'acquisto dei biglietti per la sfida di due giorni dopo col Bolton di Premier League. Per fortuna dei giardinieri ci hanno indicato la giusta strada, avevamo perso mezzora di tempo ed il tour stava per iniziare. L'ingresso è appunto in zona tribuna, dentro a uno stanzone megagalattico di vetro con dentro una commessa al bacone che ci vende il biglietto per 10£ a capoccia. Dopo aver percorso con l'ascensore 2 piani arriviamo al retro delle tribune. La moquette ci accoglie insieme al resto delle persone, una cinquantina! La guida che poi ci accompagnerà ci ritira il biglietto e ci saluta.
Con le scale giungiamo nei pressi dell'ultimo anello, all'interno tutto è abbastanza pulito: in confronto ai nostri stadi la gettata di cemento per terra sembra marmo, i muri soprattutto. Dentro inzia il commento della guida e francamente ne capisco davvero pochissimo, così scatto qua e là senza farmi notare. Noto pure una sala giochi in miniatura con di fronte tanti negozietti che vendono cibi e bevande: un menù completo di hot dog e coca cola se non erro 5£. Niente male! Calcolando che da noi una piadina ne vale 5€.... Finalmente si entra: davanti a noi si apre lo stadio ovviamente vuoto, ma ogni poltroncina vicina all'altra in fila è uno spettacolo visivo. Di sicuro con lo stadio pieno, come avviene in terra britannica (i biglietti sono molto difficili da trovare anche in gare di scarsa importanza) è una autentica bolgia. Tanti gli scatti e una sorpresa: le poltroncine tutte intatte! Nessun seggiolino rotto, seppur l'infrastruttura è abbastanza recente! Tutto in ordine, da noi non durerebbero 5 giornate! L'ultimo anello, dove ci sono gli ospiti è una sorta di gabbietta per gli uccelli, seppur abbastanza grande, appolaiata dietro ad una porta stile anello di San Siro di colore bianco. Riusciamo a giungere anche nelle ultime file: la visuale è perfetta, cosa non identica nello stadio milanese: i gol del Cesena nel 3-2 praticamente non li ho visti!
Dopo aver esplorato benino, senza allontanerci troppo scendiamo di nuovo all'interno per vedere qualche ufficio e qualche stanza privata per poi ripiombare sugli spalti. Questa volta le poltroncine sono più lussuse e comode, in pelle! Hanno anche i poggia gomiti! Gli skyboxes sono numerosi e costosi: 350000€ per una stagione intera se affittati! Ovviamente dentro il lusso è dominante, ma sempre con un'accortezza e sobrietà tipica inglese! Cibo, sedie e bevande non mancano! Insomma, come essere a casa propria. Pure il minibar non manca col tipico bancone che potrebbe essere sfoggiato nella mia o nella sua tavernetta nella terra di Romagna.
Finalmente si giunge nell'atrio principale dove vi sono gli ingressi dei calciatori e dirigenti. Di spicco la Coppa di Serie B inglese vinta nel 2009/2010 (quasi come il Cesena!) con la promozione diretta in Premier League e di fronte il mezzo busto di un famosissimo dirigente del Newcastle.
Si prosegue, altri uffici a destra e sinistra ma si intrvede il verde del campo! L'ingresso è di fronte a noi, la guida ancora a spiegare ed io ovviamente a scattare. A sinistra gli spogliatoi delle squadre, inizialmente quello di casa era dove ora ci sono quello ospite, poi è stato invertito l'ordine. A destra invece quello degli arbitri e il "gabinotto" del controllo antidoping. Leggere il nome di quella stanza mi ha quasi fatto venire un colpo al cuore, ma è giusto così, meglio giocare puliti. Entriamo così prima negli spogliatoi ospiti, non molto grandi (nella panchina di legno vi è inciso il nome di un calciatore con un dispregiativo e subito ce lo fa notare la guida!) e poi in quelli di casa con tutte le magliette appese, da una parte la stanza della doccia con sala massaggi e una piccola sauna , mentre al centro un lettino in pelle per i massaggiatori. Anche una bella tv al plasma di dimensioni bibliche, un bancone con dei quaderni per le tattiche, piccola zona ristoro e tutto il necessario per il confort dei calciatori.
Il campo: una cosa meravigliosa! Peccato per il brutto manto erboso: putroppo essendo molto alto  lo stadio, la luce del sole copre poche zone di campo. L'Inghilterra come si sa, è un paese con molte precipitazioni e quindi il terreno si deteriora molto presto. Così vengono sistemate lampade giganti per riscaldare ed asciugare il terreno. L'area di rigore ovviamente è la peggiore, infatti anche le porte erano state smontate. Appena entrati un cartello vieta ovviamente di calpestare quel po' di prato che c'è, pieno di buche. Appena mi giro vedo le due panchine vicinissime tra di loro, con per terra i tratteggi dell'area dell'allenatore e i vari seggiolini, sembrano poltrone, sono incelofanati come in un pacco di Natale. Ancora qualche foto e impossibile da non vedere la vicinanza assurda delle prime file al campo! Ovviamente nessuna barriera tra pubblico e campo. Che bello spettacolo! Ultimo passo del tour, il giro di metà stadio, si penserebbe, MA SOLO META'?? Beh direi che è sufficiente vista la grandezza! Un fatto mi ha colpito: dietro ad un porta, che sarebbe il nostro settore Curva, qualche mazzo di fiori per terra. Se la memoria non inganna è per ricordare qualche tifoso o dirigente, è chiedrmi troppo scrivere il nome esatto ed un po' me ne pento. Un bel gesto comunque, chissà da quanto tempo va avanti la cosa. La foto qui a lato è più esaustiva.
Così completiamo il mezzo giro di campo con gli ultimi scatti di sfuggita. Evidentemente il tempo era scaduto anche per noi! Un'altro ometto simile alla guida ci attende all'uscita ed eccoci  varcare il cancellone enorme di metallo che solitamente funge da uscita a termine di ogni gara.
Le guide ovviamente ci riportano dentro lo store, che avevamo già visto in via privata, ma ci consegnano un buono sconto ciascuno per l'acquisto dei gadgets. L'aspetto economico prevale su tutto insomma! I nostri piccoli gadgets li avevamo già presi, chi la maglietta, chi i pantaloncini....
L'unica pecca di questo impianto è la sua vicinanza alla stazione e al centro abitato! Infatti le case, bar e negozi sono molto vicini, così come il pericolo che ci possano essere incidenti. Tutto però è sotto controllo a differenza di casa nostra, In Italia.

La nostra opinione
Onestamente ci siamo sentiti a nostro agio e siamo stati incantanti dall'ottima visuale su ogni zona degli spalti, cosa impossibile negli stadi italiani, compresi i maggiori e più famosi.
Come detto l'aspetto economico è fondamentale: ecco perchè loro guadagnano e noi invece perdiamo soldi. L'unico disappunto è che un modello simile senza barriere e con tutti a sedere in Italia non può funzionare: sfido chiunque, soprattutto la gente della Curva che non è abituata, a star a sedere e composta per tutti i 90 minuti. Giusto per i gol fatti si esulta. Niente bandieroni, fumogeni, tamburi... Giusto sciarpe e magliette indossate. Di sicuro a certe persone, come quelle in tribuna e distinti farebbe comodo, ma nel calcio ci vuole anche il colpo d'occhio a mio avviso. Coreografie e un po' do movimento tra un coro e l'altro ci vogliono. Anche in Chiesa si canta in piedi, figuriamoci allo stadio.

 

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