martedì 17 aprile 2018

Cesena - Empoli 2-3 36° giornata Serie B 17/18

CESENA EMPOLI 2-3 (4' Donnarumma, 8' Bennacer, 37' Scognamiglio, 61' Moncini, 63' Donnarumma)

IL RACCONTO DELLA GARA
Big match infrasettimanale contro l’Empoli. Senza Esposito, Suagher e Jallow in panchina anche Schiavone non viene schierato per un 4-3-3 infarcito di panchinari.
L’inizio è disastroso perché in 8 minuti l’Empoli sigla ben due reti: al 4’ Donnarumma indisturbato batte Fulignati dopo una fitta trama di passaggi, poi dopo un tiro alto di Kupisz ecco il 2-0. Da corner Bennacer riceve dal limite e indisturbato firma il doppio vantaggio. L’Empoli è di categoria superiore per possesso e tecnica ma con il baricentro alto il Cesena mette Moncini davanti alla porta al 22’ ma viene murato da Gabriel in uscita disperata, poi sul controcross Dalmonte è anticipato sul più bello. Il Cesena ci prende le misure e al 25’ Laribi da calcio da fermo pesca la torre di Perticone sul secondo palo poi Scognamiglio in rovesciata alza sopra la traversa. Alla mezz’ora ci prova Di Noia dal limite, nulla di fatto, invece è proprio Scognamiglio di testa ad accorciare al 37’. Il Cesena alza il ritmo e l’Empoli si rintana ma gioca in scioltezza. Si va negli spogliatoi.
Nella ripresa il Cesena alza il tiro e al 53' Fedele sfonda sulla sinistra, sul secondo palo Dalmonte si mangia un gol colossale. Castori innesta quindi Schiavone per Fazzi al 57', dopo tre minuti Kupisz indovina una bel rasoterra ma Gabriel vola basso! Nulla può però su Moncini al 61': la sua capocciona batte il brasiliano per il 2-2 clamoroso! L'Empoli non si scompone e dopo due giri di lancette Donnarumma sigla la doppietta personale, il traversone vien spedito alle spalle di Fulignati dal primo palo. Al 69' esce Zajc per Brighi, poi Chiricò prende il posto di Kupisz. Il neo entrato ci prova col suo sinistro, palla sul fondo. Il Cavalluccio gioca ad una porta sola mettendo in difficoltà l'Empoli, animi caldi. Esce anche Dalmonte per Jallow, poi Donnarumma lascia posto a Polvani. Al 79' Jallow ci prova dal limite ma è centrale, risponde Bennacer e Fulignati blocca. Nei sei minuti di recupero la rovesciata di Moncini al 93' è altissima e chiude il match l'ingresso di Lollo per Castagnetti. Finisce qui, tanta paura per la capolista ma il Cesena non guadagna punti seppur facendo vedere a tratti una grande prestazione.

PAGELLONE
Fulignati 5,5. pum pum, Donnarumma e Bennacer lo trafiggono senza pietà dopo qualche minuto. Da lì in poi (rete empolese annullata a parte) praticamente nulla. Si fa sorprendere dal cross basso e dal taglio dello stesso Donnarumma sul gol del 2-3. Non è sempre Salerno. NORMALITA'
Donkor 6: non sempre perfetto, mette cuore e un minimo di raziocinio. La colpa sulla rete di Bennacer, tutto solo al limite dell'area sul corner, va condivisa tra lui e tutto il reparto difensivo. Meglio quando la difesa passa a 3. IL SUO MONDO
Perticone 6: non propriamente attento sulle reti ospiti, conduce comunque il reparto in una delle partite più complicate della stagione. Tutto sommato se la cava. SUFFICIENZA RISICATA
Scognamiglio 6,5: il miglior attaccante del Cesena permette ai tifosi bianconeri di sognare, suo il gol che riapre un match destinato altrimenti a una carneficina. Suda conto Caputo e Donnarumma... le altre 21 di B faticano a far meglio, eh. MANOLAS DEI NULLATENENTI
Fazzi 5: non malaccio quando la squadra trova fiducia guadagnando campo ma troppo spesso è costretto a rincorrere. Obbligato il primo cambio a suo danno. SECONDA FILA
Fedele 6: i nomi del centrocampo empolese non sono noti al tifoso medio, eppure fanno male. Fedelone li tiene a bada evitando le giocate rischiose viste nei precedenti match. STA CAPENDO
Di Noia 5,5: "sì, oggi giochi in mezzo". Castori gli spiega il piano partita in cinque parole ma lo comprende il giusto. Un po' meglio quando va verso la fascia dove i danni - quando sono compiuti - si notano meno. LEZIONCINA
Laribi 6,5: la remuntada blanco y negra parte dal suo corner che trova l'ariete Scognamiglio tutto solo in area. Lucidatore di palloni, nella ripresa si concede anche il lusso di recuperarli prima di dargli una strofinata. SCIUSCIA'
Kupisz 5,5: da esternaccio offensivo potrebbe spaccare il mondo se avesse due piedi montati correttamente. A livello tattico deve capire due-tre cose, i toscani lo scherzano spesso ma la corsa alla Paolo Ponzo fa scendere sempre la lacrimuccia. ONORE
Moncini 7: altro giro, altro gol, stavolta serve a poco. Chissenefrega. Sempre pronto a mostrarsi libero. Ammirevole. Se ci crede lui, tutta Cesena deve crederci. LUCA VIDO GLI FA UN PIPPA
Dalmonte 6: il campo pende dalla sua parte. Da buon brevilineo punta l'avversario, non sempre gli va bene e prova il tiro in situazioni poco pulite. Il test di questa sera è superato con riserva, gli serve maggior precisione per salvare il Cesena. GARIBALDI
Schiavone 6,5: panchinaro dopo secoli di titolarità, pesca bomber Moncini con un assist dei suoi. Come farebbe il Cavalluccio senza di lui? INDISPENSABILE
Chiricò 6: non c'entra nulla con questa squadra, non può partire titolare, può giocare solo da subentrante con un punteggio da recuperare. Con (apparente) casino e foga guida l'assalto per il tentativo di pareggio. CAVALLO PAZZO
Jallow 6: Lamin is still alive. Buona volontà ma non ha l'occasione giusta per ribaltare il match. SEI LI', CANAGLIA?

Castori 6: una sola premessa: Schiavone va messo titolare anche con entrambe le gambe fuori uso. Fatta questa doverosa e imparziale premessa, la squadra accusa il colpo ma reagisce senza sbragare, anzi si fa più cattiva e trova il gol col miglior attaccante in rosa, ovvero Scognamiglio, uno che ne farebbe 15 a stagione se giocasse là stabilmente da centravanti. 5 minuti scarsi su 97 in situazione di parità contro la capolista: tanto vale per aver fiducia nonostante la classifica releghi il Cesena in quintultima posizione.

Curva Mare 6,5: trascina la rimonta dopo l'avvio da incubo. Sciarpate e striscioni in ricordo di tifosi non mancano. Colore e passione che travolgono.

Curva Ferrovia Empoli 6: numericamente in grande forma, dal punto di vista canoro non si sentono mai. Bene per il colore e la passione, i tre punti e la Serie A sono loro.

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