lunedì 19 marzo 2018

Laribi anima il Cesena: "Siamo vivi"

Qui Villa Silvia - I ragazzi di Fabrizio Castori si sono ritrovati lunedì pomeriggio al centro sportivo Conte Alberto Rognoni dopo i due giorni di riposo concessi a seguito della sconfitta di Foggia giunta al 95'. I preparatori atletici hanno condotto la prima parte di seduta con una messa in azione muscolare e un lavoro aerobico. Nella seconda parte dell'allenamento, il mister ha diretto una partitella a trequarti di campo che è stata vinta dalla squadra nera con due reti di Emmanuello ed una di Kupisz, gli avversari sono andati a segno con il solo Chiricò. Assenti Dalmonte (chiamato dall'Italia Under 20) e Jallow (convocato dalla nazionale gambiana); esercizi in palestra per Donkor e Di Noia, usciti doloranti venerdì scorso dallo stadio Zaccheria, assieme a loro Cacia che invece aveva saltato la trasferta per un problema al polpaccio. Martedì alle ore 15:00 a Villa Silvia ci sarà il secondo allenamento settimanale in vista del match domenicale contro il Perugia, dove mancherà Laribi squalificato e Jallow in dubbio per il rientro dalla nazionale gambiana.

Karim Laribi è stato ospite di Teleromagna.
"Credo che la prestazione sia stata ottima a Foggia al di là dei due errori commessi sui gol loro. Ci siamo proposti tanto in avanti, magari non siamo riusciti a concludere ciò che abbiamo costruito. l'ultimo passaggio magari trema di più la gamba e c'è paura di portare a buon fine il risultato. Poi nella ripresa è andata male. Sicuramente potevamo fare meglio sulla scalata, difficile fermare Kragl che era largo sul 1-1, l'unico era metterci un uomo fisso di lui ma il mister ha preso le sue decisioni. Nella ripresa abbiamo creato tanto, una mia azione, una di Chiricò e Moncini se avesse preso il mio assist sarebbe arrivato davanti alla porta. Non dobbiamo piangerci su.
Le sconfitte portano amarezza, non si dorme, si pensano agli errori, a ciò che sarebbe potuto bastare, ma siamo consapevoli che abbiamo fatto bene contro una squadra forte in un campo molto difficile.
Sono partite belle da giocare in un campo ben fatto e tanti tifosi, allo Zaccheria c'è molto entusiasmo.
La classifica è complicata per la fragilità degli episodi, sono casualità come il recupero, che ci girano tutti a sfavore. Non possiamo chiamarla sfortuna non ci sta perché capita spesso.
Bisogna chiudere le partite e non dare il modo di riaprire le gare e dare fiducia agli avversari.
Il problema è mentale, non fisico. Sono piccole distrazioni che ci penalizzano come lo scorso anno, 12 punti buttati nei minuti di recupero sono tanti.
Il Mondiale? C'è un bel sogno, l'allenatore è cambiato a settembre e non so se ci sarò.
Da quando è arrivato Castori contro le grandi abbiamo sempre fatto bene, come contro il Parma, il Frosinone. Con Spezia e Perugia abbiamo vinto, siamo vivi e possiamo giocarcela con tutti ma dobbiamo limare dei dettagli.
Il rigorista è Cacia, poi io.
Condivido in pieno quello che ha detto Castori, sicuramente noi abbiamo commesso degli errori ma credo avesse voluto cambiare assetto ma i tre cambi lo hanno costretto a non tentare il nuovo modulo.
Gli errori arbitrali ci sono stati ma ormai non conta più nulla dirlo.
Il sesto gol che ho fatto al Foggia ho preferito non esultare perché lì sono stato bene. Appena avevo stoppato la palla volevo metterla là ed è istinto.
Non mi sento un leader, ho i miei atteggiamenti che mi hanno insegnato in famiglia e alla scuola calcio con rispetto verso gli altri. Si fa quello che si può, poi se qualcuno mi vede con un leader ben venga ma non mi reputo tale.
Mi sono preso molti insulti lo scorso anno perché non ero in forma a causa di infortuni pregressi, ora molti complimenti.
Io credo che per raggiungere la salvezza servano meno di 17 punti perché poi bisogna vedere giornata per giornata cosa fanno gli altri. Il girone di ritorno è poi diverso. Il campionato è come lo scorso anno come difficoltà e abbiamo gli stessi punti, sono fiduciosi che possiamo uscire dalla zona rossa e molto vorranno dire gli scontri diretti.
Io ho imparato a giocare sul cemento ma l'erba è tutta un'altra cosa, è profumata e il pallone rimbalza bene a parte quando piove troppo. Io voto a favore dell'erba naturale che è bella, il sintetico ha rovinato il calcio".

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