giovedì 21 giugno 2018

Inviata la controproposta all'erario, Cesena contro il tempo

Qui Corso Sozzi - La risposta negativa dell'Agenzia delle Entrate è stata assorbita dal club bianconero che nelle ultime ore si è impegnato nella controproposta del piano di ristrutturazione. In merito ai debiti con il Fisco, l'A.C. Cesena ribadisce di fare riferimento a quanto rilevato al 30 giugno 2017, ovvero 33,367 milioni di euro mentre l'Agenzia "alza" la quota a 40,3 milioni al 31 marzo di quest'anno. Il passivo negativo totale ammonta quindi a 73,2 milioni di euro. Una cifra esagerata se paragonata a 28/29 milioni di debito attestati in occasione del passaggo di proprietà da Igor Campedelli e Giorgio Lugaresi. 
Il nuovo attacco è corredato da una fidejussione di 5 milioni di euro per i primi 5 anni garantita dalla finanzaria che controlla l'A.C. Cesena. Si tratterebbe della prima tranche del nuovo piano di ristrutturazione a copertura del debito contratto con il Fisco, l'obiettivo è dimezzarlo (da 40 milioni a 20 milioni circa) con rateizzazione ventennale. Per far sì che il Cavalluccio sia salvo dal punto di vista finanziario, occorre che l'ok dall'Agenzia arrivi entro martedì 26. In caso di risposta positiva, partirà un'altra corsa. Infatti, per garantire l'iscrizione alla serie B, per quella data dovranno essere saldati stipendi per un ammontare di 1,7 milioni di euro al fine di evitare una penalizzazione di 2 punti nel prossimo campionato. Altre scadenze sono il saldo di 400mila euro di contributi entro venerdì 29 e il deposito di una fidejussione di 400mila euro. Da ricordare come il Cesena abbia trovato un accordo con tutti gli altri creditori confermato qualche giorno fa in Tribunale a Forlì.
La giornata di giovedì è cominciata con la comparsa al Tribunale Impresa di Bologna degli amministratori societari per esaminare il ricorso della Figc. Sulla testa dei romagnoli pesa la denuncia giunta dalla Covisoc nello scorso febbraio per il riscontro di gravi irregolarità tra cui il mancato pagamento dell'Iva. Nel pomeriggio, il direttore finanziario Christian Dionigi ha incontrato Crédit Agricole (che ha rilevato Cassa di Risparmio di Cesena) per concordare un prestito "lampo" che possa garantire il saldo delle scadenza ravvicinate. Poche ore più tardi, si è radunato un nuovo cda in Corso Sozzi per dare luce verde al cosiddetto Piano B inoltrato all'Agenzia delle Entrate alle ore 18:00 con maggiori garanzie finanziarie e rinforzate raccomandazioni rispetto ai punti deboli mostrati nel riscontro ricevuto martedì scorso.
Nel frattempo, la città malatestiana e il popolo bianconero non sono rimasti impassibili. C'è chi sarebbe pronto a muoversi in caso di fallimento. Il sindaco Paolo Lucchi è interessato all'argomento, a maggior ragione in vista degli Europei Under 21 che si disputeranno tra un anno: i lavori andranno avanti e la quota a carico del club sarebbe coperta dal Comune. Voci di corridoio danno Rino Foschi come "organizzatore" di una cordata di imprenditori locali con la creazione di un nuovo sodalizio cittadino: tutto da verificare. Si aggiungono la fusione con il Romagna Centro; la comparsa di Alessio Sundas, già procuratore sportivo, manager e titolare dell'agenzia Sport Man e già andato all'assalto di altre società in crisi o in vendita; la "mano santa" di Orogel che ha smentito prontamente ogni coinvolgimento in quanto, visto lo status di azienda agricola cooperativa, non è possibile la gestione di un club sportivo. 
Da segnalare che mercoledì ci sono stati numerosi tifosi che hanno contattato o si sono recati direttamente alla sede del Coordinamento per ricevere informazioni sulla campagna abbonamenti che poche ore prima era stata sospesa. Intanto la Curva Mare ha ribadito la propria posizione con un comunicato: "Le parole di Giorgio Lugaresi rivolte a noi Ultras preferiamo non commentarle, è evidente lo stato confusionale in cui si trovava nel momento in cui le scriveva e non è nostra abitudine accanirci su chi è a terra, arreso, indifeso". Il cuore del tifo continua: "Questa dirigenza è stata capace di parlare solo dei soldi che non aveva, di quelli che miseramente elemosinava, mai di quelli che forse si spartiva e mai di sogni, quelli non potevamo permetterceli". L'intervento si chiude con un concetto forse banale ma sincero: "...ma noi ci saremo sempre in serie D come in Serie A!".

1 commento:

  1. Che schifo quando io da anni dicevo queste cose su questa pagina sono sempre stato contestato. Meglio cominciare senza debiti e fallire che avere dei dirigenti così miserabili .

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