martedì 13 gennaio 2015

Foschi show: dai limiti ammessi alla telefonata di Zamparini

Qui Villa Silvia - Le sedute di allenamento riprenderanno martedì a Villa Silvia alle ore 14.30 dopo il lunedì di riposo concesso da Mister Di Carlo.

Maxi puntata di Bianco e Nero D'Autore in cui Rino Foschi è stato al centro di ogni dibattito.
"Nell’incontro di ieri con i tifosi ho sentito dire ‘Vergognatevi’ al nostro indirizzo. Ci sono rimasto male, sto cercando di fare il possibile qui nella mia città. Bisogna avere una buona memoria per sapere quello che si è fatto e quello che si sta facendo. Accetto lo sfogo e non mi vergogno di nulla. Si devono vergognare altri, ho rinunciato ad una categoria importante per il Cesena, due contratti da nababbo per dare una mano al Presidente Giorgio Lugaresi e i suoi compagni di viaggio che hanno preso una patata bollente in mano e mi hanno chiamato per salvare la Serie B, la società, l’immagine. Non hanno fatto come accaduto a Siena e Bari. Per la squadra simbolo della Romagna hanno fatto l'impossibile.
Lo scorso anno spendendo 900 mila euro siamo saliti in A. Lugaresi e i soci non mettono via da parte soldi, restano tanti altri milioni da pagare. Ad inizio campionato abbiamo cercato di fare con poco il meglio possibile, concludendo anche operazioni particolari. Mancava qualcosa per ottenere una punta perché tutte quelle a disposizione costavano troppo. Avevo accontentato Bisoli e la piazza acquistano Almeida. In campo si poteva fare meglio ma è brutto uscire dallo stadio in compagnia del Vice Presidente e del Presidente sentendo brutte parole dirette a noi.
Abbiamo riconfermato dei giocatori che, sotto la guida dello stesso allenatore, hanno ottenuto una promozione, abbiamo cominciato a completare la squadra con pochi fondi. Forse l’unica cosa che non avrei dovuto dire alla presentazione di Carbonero è questa frase: ‘E’ tra i migliori 10 sudamericani arrivati in Europa’. L’ho caricato di troppa responsabilità e aspettative dei tifosi.
Infortunati? Solo Pulzetti era già infortunato, non Cazzola e Marilungo. A Cesena si è fatto il massimo del massimo ma con Bisoli si è inceppato qualcosa ed abbiamo ottenuto solo una vittoria in 11 partite. Sono arrivate tante critiche nei suoi confronti, non sappiamo se fossero un bene o un male, resta il fatto che arrivare all'esonero del tecnico vuol dire aver fallito in precedenza.
La squadra aveva preso 14-15 gol su palle inattive prima dell'arrivo dil mister Di Carlo. Avevamo corretto questo problema ma ora i gol avversari arrivano sulle ripartenze. Abbiamo limiti, c’è fragilità psicofisica in squadra. Nel primo tempo a Cagliari eravamo timorosi e non riuscivamo a mettere in pratica ciò che abbiamo fatto in settimana. Ci siamo confrontati tra di noi, come succedeva con Bisoli. Siamo un società a rischio, tutti a Cesena vogliono fare i tecnici ma criticando soltanto il Cesena non si salva. La contestazione dovrebbe finire. Mi metto nelle vesti di un tifoso e la posso comprendre ma va rispettato il lavoro della squadra e della società. Se dobbiamo retrocedere lo faremo a testa alta per ripartire la prossima stagione in Serie B
Zamparini mi ha chiamato domenica mattina “Cosa vuoi fare? Ho speso 25 milioni 2 anni fa e sono retrocesso”. Il Sassuolo è andato in Serie A ma ha speso 22 milioni per salvarsi lo scorso anno. Noi abbiamo fatto il mercato con 900 mila euro perché dobbiamo salvare la società, non mi stanno bene le offese a Lugaresi e ai dirigenti che per salvare la società hanno tirato fuori soldi dalle loro tasche, privandoli alle loro famiglie. Coloro che criticano apertamente non sono tifosi, è gente cattiva e invidiosa. Non possiamo spendere, non c'è altra strada da percorrere.
Mi sono vergognato solo dopo la retrocessione col Verona. Avevamo sbagliato con una squadra fortissima che era in Europa, con Malesani allenatore e gente come Mutu e Camoranesi.
Rinforzi? Se potessi prenderei un giocatore per ogni reparto. Ad esempio Manfredini dell'Atalanta vorrebbe venire. Sono troppi 29-30 giocatori, non ripartirei con così tanti. Se Almeida non va, a gennaio parte senza eccessive spese per il nostro budget e potremmo investire su un altro attaccante. Carbonero era protagonista in Sud America, ora si ritrova come Vazquez del Palermo lo scorso anno quando Zamparini me lo regalava e invece oggi lo vogliono tutti. E' un giocatore in difficoltà e sicuramente la situazione di classifica non lo aiuta.
Valzania? Ha qualità importanti ma non è sul mercato. Ha debuttato in Coppa in questa stagione con Bisoli a Udine e ha giocato bene. Ora deve pensare ad allenarsi e ad andare bene a scuola. A fine campionato tireremo le somme, ha tutto per fare bene e crescere. Ha un futuro luminoso e importante davanti a sè.
Defrel? Il Parma sta in silenzio e non parla. In caso di tracollo dei ducali il giocatore resterebbe tutto a noi. Abbiamo delle richieste molto serie per la nostra metà del cartellino anche da grandi club. Ci farebbe molto comodo monetizzare ma deve darci la mano per la salvezza. A meno che non arrivi un'offerta esagerata, rimane a Cesena.
Moncini? Con la Juventus abbiamo un rapporto straordinario grazie anche a Magnusson e Leali. L’operazione di Moncini è stata un buon affare. Anche in futuro si svilupperanno affari importanti.
Quando lavoravo per altre squadre in giro per l’Italia era dura anche andare al bar. Questo sentimento è ancora maggiore per quelle persone come Urbini, Manuzzi, Casadei e gli altri dirigenti che non sono abituati a queste cose. Questa notte non ho dormito per quel “vergognati” anche se ho 80 anni ormai e dovrei esserci abituato. Vorrei non vedere slogan o immagini contro la dirigenza, Bisoli o Di Carlo. Dobbiamo restare uniti, tutti a testa alta fino alla fine. La Curva adesso è uno spettacolo senza le barriere, purtroppo l’altra giorno a Villa Silvia c’era lo striscione “Il Cesena siamo noi” e sono partiti cori da parte di 150 persone contro noi dirigenti. Non ci sto, come fa ad allenarsi una squadra fragile con questo clima? Col Torino ci aspetteranno al varco.
Se in società mi vorranno rimarrò qui, ma se non sento la stima della città non resto. In passato mi sono dimesso quando i risultati non mi davano ragione. Da Palermo venivo ad aiutare il Cesena affrontando qualche rischio. Comprai Santoni per 1,2 miliardi per il bene del Cesena, non per Zamparini. Vedevo lo striscione “Meglio l’Eccellenza che questa dirigenza” ai tempi di Edmeo. Chiamai questi tifosi e dissi che se non andava bene lui, allora nemmeno io potevo esserlo. Di lì a poco Tolsero lo striscione.
Dopo la sconfitta contro il Napoli ho passato una giornata un po’ pesante. C’è stato subito un confronto. Ogni tanto bisogna guardarsi in faccia e pensare quello che si dice e altre cose. Niente di grave, tutto normale.
Lugaresi è romantico, un libro aperto e passionale. Scrive su Facebook ed è un errore a volte, perché ci sono incomprensioni. Anche un bravo poeta fa dei buoni libri ma poi non vengono letti. Io odio i social, non sono molto tecnologico.
In caso di salvezza abbiamo già pianificato tutto. In caso di retrocessione invece possiamo iscriverci con 8 milioni di attivo: possiamo fare quindi un buon campionato di B. Ora dovremo saldare l'ultimo debito legato all'acquisto di Nagatomo per 1,6 milioni e nel frattempo è aperto un mutuo con l'Erario di circa 20 milioni. In linea di massima possiamo pianificare il futuro con una serie investimenti.
Il Torino è una squadra scorbutica con un buon allenatore che fa giocare bene i suoi ragazzi. Probabilmente partiremo come a Cagliari, ovvero in maniera contratta. Non vorrei cori contrari domenica. Godiamoci questa Serie A, ci vorrebbe l’appoggio verso tutti i ragazzi in campo. Possiamo anche prendere un gol nei primi 10 minuti, deve però scendere in campo un'unica squadra, che faccia gruppo per evitare che i problemi si amplifichino subito".

Notizie calciomercato. Coppola è molto vicino al Catania, la cessione è imminente. Il centrocampista era stato escluso dalla lista dei convocati in occasione dell'ultimo match. De Feudis potrebbe lasciare Cesena e trovare spazio al Modena.
Capitolo Almeida: rischia di essere depositata la risoluzione del contratto. La perdita economica sarebbe minima. Se invece la rescissione sarà consensuale la società può invece recuperare qualcosa.
Succi è stato proposto ad altre squadre ma non si sposta, vuole stare a Cesena e crede di poter dare una mano alla squadra. Smentito l'interessameno del Forlì. Scade nel 2016 il suo rapporto col cavalluccio: in caso di retrocessione sarà rivisto anche il suo stipendio. La società non ha ricevuto offerte dirette per Valzania che ha comunque i fari puntati di diverse società importanti, Tottenham e Fiorentina tra le tante.

Gianluca Segarelli è stato ospite del programma tv Tifo Cesena in onda su Videoregione.
"Bisognava essere pronti ad un campionato di sofferenza. Essere una matricola con problemi societari e pochi soldi da spendere sul mercato è difficile. I rammarici sono le gare con Empoli e Atalanta dove la squadra aveva un doppio vantaggio e occorreva portare a casa punti pesanti: ora è dura recuperare. Non metto in discussione la gara col Cagliari. La classifica è pesante, in 20 partite può succedere di tutto e ci si può rimettere vicino al gruppone della salvezza e far prendere un’altra piega alla stagione. In questo momento mancano motivazione e morale, i risultati non aiutano.
Faccio un’analisi per quello che ho visto dal vivo col Napoli: la squadra non si è sbilanciata ma è propositiva. I partenopei hanno grandi campioni davanti e non perdonano il minimo errore. Il Cesena aveva creato occasioni e invece sono stati colpiti. Se guardiamo il 4-1 finale non c’è storia, ma nemmeno l’Inter ha fatto molto per vincere col rigore ed espulsione. E pensare che in dieci aveva avuto l’occasione per pareggiare il Cesena. Quando sbagli e prendi gol a livello psicologico vai in difficoltà.
La vittoria è la miglior medicina per guarire. Ora c’è la paura di vincere, è tanto che non il Cesena non ottiene i tre puti. Come a Bergamo: in vantaggio per 2-0 poi, poco prima del riposo ha segnato l’Atalanta e la partita è andata a favore loro. Ora ci sono delle gare, tutte difficili per chi sta in fondo, ma non sono tutte proibitive e ci si può rilanciare.
I calci da fermo? E’ una bugia che Bisoli non curi le palle inattive. E' un martello e guarda anche i minimi dettagli. Quando c'ero io ne segnammo pochi su punizione, ma ne incassavamo in pari numero. Ogni sabato mattina li provavamo.
Nel mercato non saprei cosa cambiare. Non vivo lo spogliatoio e sarebbe poco corretto esprimermi. Il campo dà sempre la risposta giusto, bisogna lavorare con quello che c’è e se arriverà qualcuno ben venga. Il materiale a disposizione bisogna curarlo e se non basta spetta alla società ogni decisione.
Garritano? E’ un giocatore che dà fastidio agli avversari. E’ frizzante. L’impatto con la Serie A è duro, ma se la società ha deciso di mandarlo altrove ha avuto i suoi motivi. C'è già Brienza che è un brevilineo come lui e poteva essere considerato un doppione.
Ai miei tempi in Serie C non partimmo benissimo. Perdemmo a Venezia una partita molto brutta giocando anche male. Avevamo 4 partite proibitive contro Lumezzane, Spal, Cremonese, Verona e Bisoli ci promise 11 giorni di ferie extra in caso di vittorie. Così risalimmo al 4° posto ma la vittoria più importante fu col Lumezzane. La Spal era prima in classifica e vincemmo in inferiorità per espulsione di Giaccherini e andammo a Cremona a vincere. In casa col Verona facemmo un partitone. Non sapevamo di poter arrivare primi a fine campionato, in quel momento volevamo solo le ferie. Poi alla fine del campionato ci siamo ritrovati lì in cima e abbiamo lottato fino a vincerlo.
Terminata la carriera agonistica, con un altro ragazzo mi sono cimentato nel costruire una scuola calcio per i bambini a Pesaro. Non è una cosa facile ma lo facciamo con orgoglio. Insegniamo che prima di vincere vi sono i veri valori dello sport e della correttezza in campo. Siamo al secondo anno di attività".

4 commenti:

  1. Coppola e de feudis non verrebbero buoni per la B?

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  2. Coppola non ha spazio, Di Carlo non lo vede, giusto che parta già ora. La vendita non permetterebbe un introito enorme ma aprirebbe spazio a Valzania o ad un eventuale nuovo acquisto.
    De Feudis non si tocca, frase fatta che però rispecchia la realtà. E' uno dei pochi simboli del Cesena, il ragazzo è dispiaciuto per l'attuale situazione. Saprà dare una mano.

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  3. Foschi ha in grande parte ragione, però deve capire che i tifosi si sentono umiliati. C'è poco da fare. Deve accettare le critiche, anche se il budget non dipende da lui...

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  4. Gli errori ci sono dtati indipendentemente dal budget: non aver preso un play maker, aver punrato su carbonero e almeida (non da cesena), aver oreso pulzetti rotto nonostante un mese di prova in estate. Poi certamente non era facile operare con quei limiti di budget e troppi infortuni (marilungo, renzetti, tabanelli etc) hanno peggiorato le cose. Ora valorizziamo quelli do nostra proprieta' anziche' quelli in prestito secco e prepariamo la B.

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