domenica 30 novembre 2014

Cesena - Genoa 0-3 13° giornata Serie A 2014/2015

CESENA GENOA 0-3 (Matri 5', Antonelli 8', aut. Volta 43')


RISULTATO FINALE: CESENA GENOA 0-3
CESENA Genoa 0-3. Condizioni climatiche pienamente autunnali con pioggerellina e foschia oggi all’Orogel Stadium Dino Manuzzi. Per la seconda volta in due settimane il CESENA gioca in casa contro una genovese: il Genoa lanciassimo di Gasperini. Sugli spalti anche Braida e Sandreani. Partono fortissimi i genovesi e trovano il vantaggio al 4’, retropassaggio rischioso di Volta a Leali che appoggia male a Lucchini, il quali prolunga per Cascione ma cade. Bertolacci recupera palla, verticale per Matri che a tu per tu con Leali insacca l’1-0. Il CESENA guadagna un corner ma è mal sfruttato e parte il contropiede del Genoa: palla a Matri che serve Rosi dal limite dell’area ma il suo destro viene respinto da Leali in corner. CESENA chiuso nella sua area che rischia il colpo del ko! Sulla battuta Rosi fa da torre sul secondo palo per Matri, tacco per Antonelli che da due passi insacca il 2-0! Incubo per i bianconeri che dopo 8 minuti sono già sotto di due reti.
E’ assedio genoano, si gioca ad una sola porta. Ci prova Brienza con una punizione tagliata a risollevare la testa al Cavalluccio ma Perin esce bene al 13’. Insiste il CESENA, tocco sotto di Carbonero per Brienza largo a destra, palla in mezzo al volo, ma Perin anticipa Cascione in tuffo. Ancora lì i bianconeri, Almeida anticipa Perin in uscita, Coppola ci prova al volo ma guadagna un solo angolo. Pressing forte ora del CESENA che ha chiuso il Genoa nella sua metà campo. Nuova punizione di Brienza al 17’: mischia in area ma Volta non ci arriva dal limite dell’area piccola, Perin si salva. Nuovo calcio da fermo di Brienza dalla sinistra. La difesa ribatte ma dal limite Almeida prova di sinistro, palla fuori di un soffio al 22’! Ci prova anche Coppola dai 20 metri, destro insidioso ma finisce a lato, con Perin in traiettoria.
Riprende ad attaccare il Genoa e Kucka spara un sinistro fulminante dai 20 metri, palla sotto la traversa ma non si infila in porta con Leali immobile al 26’! Rischia il tris il Genoa: Lucchini devìa un tiro di Bertolacci con il braccio non troppo largo, rigore per Russo. Matri dal dischetto calcia non troppo angolato e un super Leali tiene a galla la baracca respingendo ottimamente il tiro alla sua sinistra! Primo cambio per il CESENA: out Coppola per Rodriguez al 35’, piena bocciatura per l’ex Siena che scaglia via la felpa e sbatte un pugno sulla panchina. Nuova palla gol per Matri, ma Leali gli nega ancora la gioia della doppietta. E si arriva quindi al 43’: ennesimo corner del Genoa, palla che finisce al limite dove Burdisso, aiutato da una deviazione di Volta, trova il 3-0. Bisoli in panchina è disperato e sugli spalti i genoani fanno festa per il terzo posto in classifica. Buio pesto in casa CESENA che al fischio di fine primo tempo viene sommerso dai fischi giusti del Manuzzi.
Ripresa a ritmi molto bassi ma il pallino del gioco lo ha costantemente il Genoa. Si toglie la pettorina Tabanelli, ritorna in campo dopo l’infortunio marito ad agosto. Esce quindi Brienza per l’ex Cagliari al 53’. CESENA che passa al 3-5-2 in fase d’attacco. Gara piuttosto noiosa in questo frangente, i bianconeri cercano di impostare ma non riescono a fare tre passaggi a fila giusti. Guizzo del CESENA: Almeida fa da sponda a Rodriguez, stop di petto e atterramento di Burdisso che lo spinge da dietro, rigore per il CESENA al 61’. Dal dischetto Cascione e si capisce che oggi non è giornata quando la palla si stampa sulla traversa a Perin battuto. Botta di destro molto forte ma il legno nega la gioia gioia della rete, manco quella!
Punizione dal limite conquistata da Almeida: Tabanelli ci prova di destro ma la palla viene ribattuta dalla barriera, ci riprova di sinistro ma ciabatta fuori. Ultimo cambio per Bisoli: Djuric rileva Defrel al 69’. Timidi segnali di vita, Tabanalli tenta fortuna dal limite, il suo destro è facile preda di Perin. Stesso discorso per Almeida, isolato sul lato sinistro, non mette paura la sua conclusione al 75’ al portiere avversario. Lampo del Genoa: Perotti se ne va a sinistra saltando ben tre avversari, mette in mezzo dove Leali respinge, palla che capita sui piedi di Falque ma sfila di un soffio di lato. Risponde per le rime il CESENA all’82’: Tabanelli recupera palla sulla trequarti ospite, retropassaggio per Giorgi che verticalizza per Rodriguez, girata e tiro che Perin devìa sull’incrocio!
Porta stregata per i bianconeri. Primo cambio per Gasperini: out Falque per Lestienne all’84’. Punizione infruttuosa per il CESENA calciata da Giorgi e quindi spazio ad un altro cambio: De Maio rileva Izzo infortunato (88’), poi all’89’ esce Matri per Pinilla. Erroraccio in disimpegno con la squadra sbilanciata, Lestienne fa 20 metri palla al piede con Volta e Lucchini dietro, manata sulla schiena in area ma Russo non concede il rigore. Sarebbe stato rosso diretto. Sul capovolgimento di fronte Aleida prova il destro vincente al 91’ ma Perin si tuffa in tempo. Intanto il pubblico del Manuzzi lascia con tantissimo anticipo lo stadio e al triplice fischio pioggia di fischi per il CESENA. Mai in gara per tutto l’arco della partita, errori e orrori e ripetizione. Non vogliamo essere pessimisti ma la Serie B inizia a farsi veramente vicina se il passo sarà questo d’ora in avanti.
Nel post gara sottolineaiamo come circa 70 tifosi si sono presentati fuori dalla Tribuna Autorità per protestare con fischi e parole poco consone contro la squadra.

PAGELLE - Diamo i numeri!

Leali 7: ne becca tre e per merito suo non ne subisce altrettanti. Gran rigore parato a Matri, fortunato sulla traversa colpita da Kucka. Ha tanto da rimproverare ai compagni. Le poche speranze di salvezza passano dalle sua mani. UNO POSITIVO
Giorgi 6: non è un terzino e forse nemmeno uno da serie A ma il suo impegno è commovente. Limita come può Perotti, autore di una prova fantastica e sempre pericoloso palla al piede. GUERRIERO
Volta 4,5: passi la deviazione di schiena sul tiro di Burdisso, non è ammissibile però che a questi livelli un difensore centrale sia responsabile - seppur non unico - di due reti avversarie nei primi otto minuti di gioco. Il Genoa ci mette tanto del suo ma le colpe di Max sono evidenti. TITANIC
Lucchini 4: non fa meglio del collega di reparto, un match intero in apnea contro il bel Matri. "Regala" il rigore al Genoa che, grazie al cielo, viene neutralizzato da Leali. Sbaglia marcatura e posizione sul fuorigioco sullo 0-1, lascia un buco enorme in area piccola sul secondo gol ospite. Fermiamoci qui. CATASTROFICO
Mazzotta 4,5: male in marcatura su Iago Falque, male pure quando deve dare vita alle rare azioni offensive. Forse il problema è che a Cesena siamo abituati a masturbarci ripensando a come giocava Simone Groppi. Conoscete un buon fisioterapista per accelerare i tempi di recupero di Renzetti? BINARIO MORTO
Carbonero 4,5: non chiedetegli di difendere. Non chiedetegli di creare gioco. Non chiedetegli nulla. L'unico a chiedergli qualcosa è Bisoli che lo lascia ancora una volta novanta minuti in campo. Il fratello buono quando arriva in Italia? DITO PUNTATO
Cascione 5,5: il "meno peggio" in mediana pur sbagliando un rigore che avrebbe potuto dare (non ridete...) nuove speranze di pareggio al Cesena. Copre, gioca palla, inventa, raddoppia. Chissà come giocherebbero i bianconeri senza di lui. SOLO CONTRO TUTTI
Coppola 5: gioca meno di un tempo con qualche infamia e nessuna lode. Sempre meglio del Cafetero col 7 che gioca a trenta metri da lui. Costretto a lasciar posto a Rodriguez nel tentativo estremo (e vano) di riaprire il match. POLVERE
Brienza 5: partitaccia dell'ex Reggina, la tifoseria pretende di più anche da lui. Non si chiedono magie, basta giocare bene al calcio e mettere a disposizione della squadra le proprie doti. Ovvero quello che Ciccio oggi non ha fatto. LUCE SPENTA
Defrel 4,5: non fai in tempo a dire che è diventato un giocatore continuo che ti frega con una prestazione nettamente insufficiente. Al fianco di Almeida o da esterno alto non fa nulla. Per fortuna che non gioca in difesa, altrimenti il cavalluccio avrebbe perso con otto gol di scarto. QUAL E' IL CONTRARIO DI BENE?
Almeida 5,5: il Cesena non gira e tu, centravanti di razza e di stazza, puoi farci poco. Oggi ha tirato in porta, ed è già qualcosa. Forse prima di Carnevale riuscirà anche a buttarla dentro. BEATI GLI ULTIMI...
Rodriguez 6: in un'ora di gioco fa poche cose ma le fa bene. Guadagna sapientemente un rigore e centra una traversa da fuori area. Se in questo match avesse vestito la maglia rossoblu avrebbe fatto doppietta. HIGUAIN DEI NULLATENENTI
Tabanelli 5,5: ritrova il campo dopo tanti mesi, Bisoli prova a buttarlo in mischia per aumentare peso specifico in mediana. Diciamo che il tentativo non è andato per il verso giusto. RIPROVA, GRAZIE
Djuric sv

Bisoli 5: se avesse a disposizione una rosa migliore di questa saremmo qui a chiederne la testa, a sparare 3 in pagella, a maledire il nostro governo e la suocera. Il Cesena ha evidenti problemi in fase difensiva e non ha gioco. Bisoli può dire ancora la sua sul primo aspetto (gol subiti nel 2009/2010?), sul secondo ci sono tanti tanti tanti dubbi. Le soluzioni per il raggiungimento della salvezza sono tre: 1) Lugaresi caccia Bisoli e assume un nuovo tecnico; 2) Lugaresi rinnova la fiducia a Bisoli ma assume un tecnico per la fase offensiva; 3) Lugaresi rinnova la fiducia a Bisoli che, tra urla e miracoli in serie, incomincerà a collezionare risultati utili. Tanti auguri.

Curva Mare 6: applausi già durante il riscaldamento e affissione dello striscione “..e quando il ciel pieno sarà.. di bandiere bianconere..” in riferimento al comunicato settimanale del tifo organizzato che ha chiesto di colorare con bandiere il settore di casa. Con le squadre in campo fumogeni e bandiere tutte alzate, uno spettacolo la Mare. Risultato amaro fin dall’inizio ma il pubblico prova a tenere alto l’onore ma cala inesorabilmente.

Curva Ferrovia Genoa 6,5: oltre 700 rossoblù presenti con bandieroni e numerose pezze appese. Da notare anche uno striscione enorme con il logo della società circondato dai 9 Scudetti vinti. Segno di prestigio dunque. Presenti i gruppi: Guaps, Sette Settembre, Savignone, Banana, Armenia, GAV, Brigata Speloncia, Levante, NOS Genoa, Struppa Rossoblù, ACG, Ragazzi Struppa, Red&Blue, Morro, Vecchia Guardia, Vintage Group, Borgo Ratti, Tranviera Instabili, Terzo Palo, Aina De Levante 1997. Piccola coreografia con pezza nel settore ospiti sorretta da buona parte del pubblico e anche lancio di fumogeni. Per tutto l’arco della gara ci sono scambi di cori e insulti.

INTERVISTE POST PARTITA

Pierpaolo Bisoli
Oggi abbiamo meritato di perdere compromettendo la gara nei primi 7 minuti e non siamo riusciti a venirne fuori. Abbiamo commesso molti errori, dettati anche dalla tensione che si crea con l'ansia di raggiungere quella vittoria che ci manca da tanto tempo. Non ci resta che lavorare tanto, è l'unica medicina che conosco per uscire da questa situazione. L'obiettivo è la salvezza e dobbiamo pensare a raggiungerla tutti insieme uniti fino in fondo. Nel calcio ci sono momenti di difficoltà, l'importante è lottare insieme. Una settimana con una partita in mezzo può servirci per prepararci meglio allo scontro di Bergamo con più serenità".

Giampiero Gasperini
"Per me è una grande gratificazione dopo aver toppato un paio d'anni; per merito del Genoa sono arrivato in alto e per merito del Genoa mi sto togliendo grandi soddisfazioni. L'impatto con la gara è stato veramente notevole. Abbiamo giocato con qualità e con voglia di vincere, realizzando subito un bellissimo gol. La squadra sta dando soddisfazioni, è cresciuta moltissimo nelle ultime settimane e vogliamo goderci questo momento. Non ci illudiamo, però siamo oltre alle migliori aspettative".

Alejandro Rodriguez
"Fisicamente mi manca ancora un po' di recupero ma sto abbastanza bene. Pensavo peggio, i movimenti del ginocchio in allenamento riesco a gestirli ma in partita è diverso. Al mio ingresso in campo Bisoli mi ha detto che avremmo vinto la partita, la squadra ci credeva.
Avrei anche potuto segnare se non fosse per quel gatto di Perin che salta dappertutto. Non so come sia riuscito ad arrivarci.
Oggi abbiamo preso una botta un po' pesante, ma noi dobbiamo saper soffrire e tirare fuori tutto quello di cui siamo capaci. Ora ci manca quella vittoria, quella spinta che ci consentirebbe di vincerne due-tre gare di fila. Alla fine della gara è normale che la gente si sia lamentata, fa parte del calcio.
Il rigore? Non l'ho rivisto in tv, sò solo che Burdisso mi ha incrociato da dietro e sono caduto. Ho sbagliato sull'epidosio perchè ho preso subito la palla per calciarlo, ma così ho messo solo altra pressione a Cascione. Mi sono scusato, ma quando hai la voglia di far gol non ci pensi proprio a queste cose.
L'impegno di Coppa Italia con l'Udinese è importante, non è marginale perchè se vincessimo potremmo andare ai quarti. Non capita tutti i giorni in una competizione ufficiale arrivare così lontano. Non so se sarò della partita, il mister deciderà se schierarmi in campo. Questa settimana abbiamo preparato solo la sfida col Genoa".


Emmanuel Cascione
"Chiediamo scusa alla gente e ai tifosi perchè non meritano questo tipo di prestazioni. Ci sono stati vicini fino adesso e speriamo che continuino per tutto il resto del campionato. Da parte nostra però dobbiamo cercare di dare qualcosa in più, almeno sotto il piano della prestazione come accaduto contro la Sampdoria. E' stato giusto prendere una bordata di fischi, era inevitabile.
Abbiamo giocato sottotono e i gol presi subito ci hanno tagliato immediatamente le gambe. Non deve però essere una attenuante perchè per salvarci dobbiamo avere una reazione che oggi non c'è stata. Abbiamo continuato a subire per tutto l'arco della gara, oggi non ha girato nulla a nostro favore e forse ne è uscita una gara peggiore rispetto a quella col Chievo Verona. Di motivi ce ne possono essere tanti: siamo stati troppo bassi anche dopo essere andati in svantaggio e abbiamo accompagnato poco l'azione. I reparti sono stati molto disuniti e ha permesso al Genoa di trovare maggior palleggio e di giocare in maniera più tranquilla. 
Dobbiamo ripartire ritirando fuori le prestazioni fatte vedere contro Verona, Parma, Sampdoria e Udinese. Non abbiamo sbagliato tutte le partite, siamo usciti a testa alta in molte occasioni. Mercoledì a Udine è positivo giocare subito. Saremo concentrati anche se siamo che la Coppa Italia risulta una competizione in più oltre al campionato. Sappiamo di doverci salvare, quello è il nostro obiettivo e la gara con l'Atalanta sarà importantissima". 

Luca Antonelli
"Siamo stracontenti di questo risultato e di passare una notte al terzo posto. In tanti hanno fatto bene anche Falque, Rosi e Izzo hanno giocato benissimo. Quest’anno è il gruppo che sta facendo la differenza.
Ci sono 25 giocatori che sono 25 titolari. Questa è la nostra forza e il mister è bravissimo a far giocare chi è più in forma. Fateci godere questa serata al terzo posto che non ho mai raggiunto. Avevamo preparato la gara in questo modo, sapendo che avevano messo in difficoltà altri avversari e ci siamo riusciti". 

Armando Izzo
"E’ quello che ci vuole, assieme alla voglia di far bene, per conquistare punti. Siamo un gruppo eccezionale: giochiamo ogni partita come se dovessimo giocare una finale. 
Il ruolo? Per me è uguale. Cerco di ripagare la fiducia del mister. Gasperini non dice la formazione, ma la annuncia domenica mattina. Quando ha pronunciato il mio nome ero contentissimo. Il mister ha creduto in me fin dal primo giorno e non posso fare altro che ringraziarlo: è un ottimo allenatore".

Alessandro Matri
"Era una vittoria importante oggi. Vogliamo continuare su questa strada: nessuno se lo aspettava, nemmeno noi. Ma ci godiamo il momento e ce la giochiamo con tutti.
Sono contento per il mio momento che combacia con i risultati della squadra. Ho passato un'annata negativa, non cinque o sei. Ora mi godo il momento e dimentico il passato. Il nostro segreto? Il lavoro settimanale, la dedizione di un gruppo compatto e unito. Poi quando ci sono i risultati c'è il divertimento. E se c'è il divertimento c'è tutto".

4 commenti:

  1. Come diceva il grande Boskov, "squadra gioca come centrocampo gioca".
    Oggi Bisoli, che pure è un autore di miracoli, ha toppato in pieno, giocando in mezzo sempre in inferiorità numerica, e togliendo addirittura Coppola, distruggendo qualsiasi speranza di fare filtro e costruire. Un mucchio di attaccanti abbandonati in avanti.
    Manu

    RispondiElimina
  2. Bisoli ha toppato atteggiamento, uomini e disposizione in campo: tutto vero. Va ricordato che non è facile cominciare un match sotto di due gol (e le colpe in entrambi i casi sono dovuti a errori e/o disattenzioni dei singoli giocatori, non tanto dell'allenatore). Non c'è gioco, non ci sono risultati. La corsa, la grinta, la carica agonistica e la spinta dei tifosi sono utili fino a un certo punto.
    La gara di Coppa Italia cade in un momento delicatissimo, un buon risultato e una prestazione pressoché convincente potrebbero fare da placebo all'attuale situazione. Non oso però immaginare se dovesse arrivare un'altra partita disastrosa come quella col Genoa.

    RispondiElimina
  3. La partita è iniziata sul punteggio di 0-0 come tutte. Se dopo 7 minuti stava 0-2 è perche' si è sbagliato completamente approccio iniziando molli e impauriti.

    A udine ha senso giocare con le riserve. Inutile e pericoliso rischiare I titolari. Quella da vincere è domenica. Ma come con questa squadra?

    RispondiElimina

Più letti di sempre

Seguici su Facebook

Ultimi commenti