martedì 29 maggio 2012

Il giorno dopo gli arresti del pallone

Qui Villa Silvia - Continua anche in questa settimana l'allenamento della squadra per gli ultimi tocchi di pallone di fine stagione. Sempre alle ore 15.00 ci sarà la seduta con quei pochi giocatori ancora rimasti in Romagna.
E' ufficiale l'arrivo del nuovo preparatore atletico Danilo Chiodi, mentre ieri Nicola Campedelli si è recato al Cesena Village di Acquapartita, inaugurato lo scorso anno, per testare il manto erboso. La visita è stata tenuta insieme al vice Piraccini e Groppi nonchè lo stesso Chiodi. Per Nicola Campedelli c'è un triste ricordo: su quel campo nell'estate 2007 inziarono i suoi guai fisici proprio in amichevole contro il Verucchio. Da lì la scelta dolorosa del ritiro prematuro dal professionismo. Tuttavia il sopralluogo è stato giudicato positivo, già in giornata potrebbe arrivare la conferma ufficiale dalla società, secondo La Voce di Romagna.

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La Voce - Il ripescaggio non è utopia
Ieri è arrivata la seconda bufera del calcioscommesse e sono stati arrestati o fermati ben 19 indivudi (tra cui Mauri, Milanetto, Bertani e due ex bianconeri come Pellicori e Turati) dalla procura di Cremona in tutta Italia numerosi tesserati. Dal punto di vista del Corriere Romagna, il Cesena Calcio ora può sperare di essere pescato realmente perchè il patron del Siena  Massimo Mezzaroma e Antonio Conte sono iscritti sul registro degli indagati con l'accusa di "associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva". Il primo presidente indagato è però l'ex del Bari: Pierandrea Semerato con l'accusa di aver aggiustato il derby tra Bari - Lecce dello scorso anno. Servono però tre squadre accusate e processate per far sì chei bianconer i di Romagna, per ora estranei a tutti i fatti eccetto il capitolo di Coppa Italia col Gubbio, riescano a tornare in massima serie. Con l'arresto di Bertani e il sospetto di combine di Novara - Siena 2-2 dello scorso anno anche i piemontesi tremano insieme a Lecce e Siena.

Notizie calciomercato. Secondo La Gazzetta dello Sport, il Chievo Verona sarebbe interessato a Guillermo Rodriguez per rafforzare il pacchetto difensivo. E' molto probabile la sua cessione con la discesa in B, il giocatore non ha mai espresso la volontà di rimanere. Secondo Gianluca di Marzio il Cesena ancora non avrebbe versato 1milione € al Penarol. Continua sempre in uscita la trattativa tra Marco Parolo ed il Napoli (valore dai 3milioni€ ai 5), mentre a giorni si saprà il futuro di Francesco Antonioli.

Il martedì è EXTRATIME!
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Copertina per l'astro francese Benzema del Real Madrid: Mourinho lo ha traformato da gatto a leone. Copertina tutta bucherellata dagli "spari" dell'attaccante dopo aver esultato per un gol con la maglia dei "bianchi" di Spagna. "Adesso a caccia ci vado io" così intitola La Gazzetta. Arrivato al Real con un peso di 35milioni €, Pellegrini non lo ha mai consolato e l'appellativo di gatto è arrivato dopo il discorso di Mou: "se manca il cane Higuain, vado a caccia col gatto (l'unica punta rimasta appunto Benzema all'epoca)". Appassionato di Napoli, segue però anche la Juventus di cui ricorda Van Der Sar. Un rapporto da fratello maggiore lo lega con Zidane. Si tira fuori come favorito per l'Europeo ma candida la Spagna, l’Italia, la Germania e anche il Portogallo del suo amico Ronaldo.
Europeo -10: il ct da 5 anni in carica alla Croazia Bilic presto affronterà l'Italia. Intervista quindi all'ex difensore che sacrificò la carriera per raggiungere con la sua nazionale il bronzo mondiale del 1998. La sua frattura all'anca era da poco rimarginata ma decise di giocare e presto l'artrosi lo colpì costringendolo al ritiro. Su Prandelli: "Fa bene a temerci e sa che saremo pericolosi. Solo la Spagna è sopra tutti e favorita al titolo, ma noi ce la giocheremo per il secondo posto. Anche Trapattoni darà fastidio a tutti. L'Italia gioco un buon calcio, in fase difensiva ma sa anche porsi in avanti con intelligenza. Ha fatto un gran lavoro."
Inchiesta sul calcio europeo: Abramovich ci ha messo 10 anni a vincere la Champions col suo Chelsea. Nelle 8 leghe più importanti della Ue (9.517 milioni di fatturato) hanno un proprietario extra Ue 18 club su 144, per 1.913 milioni di fatturato. Ecco come la crisi dell’euro sta alterando i rapporti di forza.
Spazio anche al mercato delle grandi d'Europa e tutti vogliono evitare il City nella prossima competizione continentale.
Tra Europeo e salute. Si chiamano priorità. E un figlio non ha davanti nessuno, tantomeno un Europeo. Carlos Martins lo sa bene. Non sarà in Ucraina né in Polonia perché vuole stare accanto a Gustavo, il suo bambino di 3 anni, che sta combattendo una battaglia difficilissima, contro la leucemia. Ci aveva provato il centrocampista del Portogallo: lette le convocazioni, aveva detto «accetto». E lo faceva anche per Gustavo, ma una minima distrazione al polpaccio lo ha fatto desistere: ha altro cui pensare, con tutto il rispettoper un Europeo.
Di Canio dà un'altra chance al killer. Quel 7 giugno 2008 cambiò tutto. Doveva essere una giornata da sogno per Phil Peak e i suoi due bimbi, Arron di 10 anni e Ben di 8: stavano viaggiando da Manchester verso il circuito di Silverstone, per assistere a una gara automobilistica. Era stata una giornata da sogno per Luke McCormick, 24enne promettente portiere del Plymouth, che allegro tornava dal matrimonio di un compagno di squadra. Aveva bevuto un po’. I loro destini si scontrarono all’alba. Alle 5.45 l’auto di McCormick investì quella della famiglia Peak. Persero la vita i piccoli Arron e Ben, papà Phil si salvò ma rimase invalido. McCormick, che aveva persino preso parte a una campagna sulla sicurezza stradale, fu trovato con un tasso alcolico due volte oltre il consentito. «Guidava come un idiota », riferirono alcuni testimoni al processo, nel quale, nell’ottobre 2008, il portiere - che disse di essersi addormentato al volante - fu condannato a 7 anni e 4 mesi di prigione. Il futuro distrutto: non come quello della famiglia Peak, ma quasi. Licenziato dal Plymouth, dritto in galera. McCormick ha scontato 3 anni e mezzo grazie alle attenuanti, da gennaio è in libertà
vigilata e si allena con lo Swindon Town di Paolo Di Canio (come richiesto dalle autorità nell’ambito
del programma di riabilitazione). Era stato nel giro dell’Under 21 inglese, le qualità ci sono ancora. E il tecnico italiano sembra intenzionato a proporre a McCormick, che a giugno sarà unuomo libero, un contratto per la prossima stagione della neopromossa in League One. «È come un calcio nello stomaco », è stato il commento di Amanda Peak alla notizia. Quando già unanno fa a McCormick fu concesso un giorno di libertà a settimana, per stare insieme alla compagna Naomi e al figlioletto di due anni, i signori Peak non la presero benissimo: «È come camminare sulle tombe dei nostri figli». C’è da capirli. Phil è su una sedia a rotelle, Amanda non può più avere figli. Nessuno può riportare indietro Arron e Ben, né lenire il dolore. Ma dal novembre scorso Mr e Mrs Peak hanno avuto in affidamento una bimba. Si chiama Angel. Li ha fatti sorridere di nuovo.
Ancora Ljajic sulle copertine dopo la vicenda con Delio Rossi: non canta l'inno e Mihajlovic lo caccia dalla nazionale. Guai a chi non canta. Il neo-c.t. Sinisa Mihajlovic ieri ha cacciato dalla Nazionale Adem Ljajic, reo di non aver intonato l’inno serbo prima dell’amichevole con la Spagna. Verrà archiviato come l’ennesimo capriccio di un ragazzino viziato. Ma dietro l’allontanamento di Ljajic si celano alcune contraddizioni insolute nella Serbia del dopo Milosevic. Adem, 20 anni, è nato nel cuore del Sangiaccato di Novi Pazar. Di fede musulmana, come la maggioranza degli abitanti della regione, il giocatore viene da una delle terre più conflittuali di Serbia. Antico distretto dell’Impero ottomano, il Sangiaccato si incunea fra le frontiere di Serbia, Kosovo, Bosnia e Montenegro. Una regione povera, marginalizzata, in cui la disoccupazione morde ancor più ferocemente che nel resto del Paese. Per 14 anni il regime di Milosevic alimentò l’odio nei confronti dei musulmani, e le imprese dei paramilitari serbi in Bosnia e Kosovo sono un ricordo ancora freschissimo, capace di alimentare diffidenza nei confronti del potere centrale. «Che Dio rafforzi la razza serba», dice uno dei versi dell’inno. Comprensibile che un musulmano del Sangiaccato preferisca il silenzio.
Argentina. Il campionato argentino non si ferma. Neanche la violenza che lo fa sanguinare ogni settimana. Stavolta è morto un ultrà del Lanus in una sparatoria con un’altra fazione della barra brava che ha fatto anche 5 feriti (9 arresti). È la quarta vittima del 2012, la seconda del mese. In settimana, il colombiano Giovanni Moreno era stato intercettato dagli ultrà del Racing mentre rientrava dall’allenamento. L’hanno minacciato, puntandogli una pistola sul ginocchio: «Mi hanno detto che la mia carriera potrebbe finire in un attimo se non vado via». Nonostante la paura, Gio ha chiesto di giocare e ha anche segnato la rete della vittoria del Racing. Comunque se ne andrà. Prima della gara con l’Instituto (serie B), la polizia ha fermato il pullman degli ultrà dell’Almirante Brown: c’erano 3 pistole, 250 proiettili e più di 30 coltelli.
Anche in Brasile c'è caos con gli ultrà o più semplicementi dei delinquenti a piede libero. La procura di San Paolo ha chiesto lo scioglimento di 6 tifoserie organizzate coinvolte in atti criminali. Le torcidas uniformadas colpite dal provvedimento sono quelle di Palmeiras (la Mancha Alviverde), Corinthians (i Gavioes da Fiel), Ponte Preta (la Serponte e la Jovem Amor Maior) e Guaranì (i Guerreiros da Tribo e la Furia Independente): «Nessuno dei loro affiliati dovrà più poter assistere a un incontro di calcio».
HOT GIRL: Per amore si fa tutto, specie se il tutto costa poco. E cosa costa ad Heather Weir, modella, inforcare reggiseno e tanga d’ordinanza e farsi fotografare con la sciarpa rossonera? Piano con gli sfottò, lì al bar: non tifa Milan. La sciarpa è della Red and Black Campaigne, raccolta fondi dei tifosi dei Rangers. L’amore è per Jamie Ness, 21 anni, gioiello di Ibrox: galeotto il fratello, che la fece chiamare da lui per invitarla a una festa. Lei non ci andò ma il numero lo tenne, si sono rivisti e stanno insieme. Farfalla 20 cm a nord di Belen e altro tattoo non identificato sulla natica sinistra, Heather tiene pure un blog tutto cagnolini, cuoricini e cosce all’aria in cui descrive la sua vita a oltre
10mila persone. Ah, la sciarpa viene 10 sterline. Piano coi portafogli, lì al bar: con 20 non vi dà pure il resto della divisa.
Tweet della settimana: difesa e pesca. Nella foto è di spalle, ma il capello non tradisce: Benoit Assou-
Ekotto, difensore camerunese del Tottenham dalle vaporose acconciature, si rilassa così: pescando in riva al lago. Il terzino-pescatore ha tirato su 9 trote e ha twittato un po’ di speranza per il futuro: «È un buon inizio per il mio prossimo lavoro».
Un campo di calcio di erba blu. È la novità che intende introdurre il club di seconda divisione olandese del Telstar di Velsen in vista della prossima stagione per il loro Tata Steel Stadion. «Tennis e atletica hanno campi colorati, perché il calcio no? - si è chiesto il presidente della società -. Anche perché il regolamento della Federazione prevede l’obbligo del colore verde per i campi in erba sintetica, ma non dice niente per quelli naturali». La palla ora passa alla Federcalcio oranje.
Ultimo Extratime dell'anno, appuntamento alla terza stagione tra qualche mese.

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